Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] di Gabriele D'Annunzio e dei dannunziani, con un contributo anche dei futuristi. D'Annunzio in particolare scrisse Cabiria (diretto nel 1914 da Giovanni Pastrone), assumendosi l'autorialità del film e legittimando così il cinema come forma ...
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Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] infatti una forte presenza di letterati, arruolati come sceneggiatori; esperienza chiave è il lavoro di Gabriele D'Annunzio per Cabiria (1914, diretto da Giovanni Pastrone), per il quale il vate scrisse anche le auliche didascalie. All'interno del ...
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BUFFA (in arte Nazzari), Amedeo
Sisto Sallusti
Nacque a Cagliari il 10 dic. 1907 da Salvatore, proprietario di mulini e di un pastificio, e da Argenide Nazzari. Morto il padre nel 1913, la madre si [...] , dopo qualche titubanza accettò di partecipare come Alberto Lazzari, un divo del cinema ricco ed egoista, a Le notti di Cabiria di F. Fellini (1957, premio Oscar per il miglior film straniero), ritrovando il consenso unanime dei critici in verità ...
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FERRARA, Franco
Giuseppe Rossi
FERRARA, Franco (all’anagrafe Francesco)
Nacque a Palermo il 4 luglio 1911 da Giovanni e Marianna Pagano, entrambi di origine siciliana, terzo di quattro figli. Il padre, [...] (1953) e Il giudizio universale (1961) di Vittorio De Sica, I vitelloni (1953), La strada (1954), Il bidone (1955), Le notti di Cabiria (1957) e La dolce vita (1960) di Federico Fellini, La bella di Roma (1955) e La ragazza di Bube (1963) di Luigi ...
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Vedi LEMNO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LEMNO (v. vol. IV, p. 542 e s 1970, p. 407)
L. Beschi
La prosecuzione di scavi e restauri della Scuola Archeologica Italiana di Atene nella città di Efestia, [...] ). Area sacra, il nuovo heroon (scavi 1979-81), ibid., XLVIII-XLIX, 1988-1989, pp. 379-425.
In generale: D. Levi, II Cabiria di Lemno, in Χαριστηριον εις Α. Opλavδov, III, Atene 1966, p. 110 ss.; O. Gärtener, Lemnos, das wenig betretene, in Hellas ...
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Comune del Piemonte (130,01 km2 con 869.312 ab. al censimento del 2011, divenuti 857.910 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Torinesi), città metropolitana e capoluogo di regione. Sorge alla confluenza [...] di importanti case di produzione, in particolare l'Ambrosio film e l'Itala Rossi (che produsse tra gli altri il celebre kolossal Cabiria, 1914, di Giovanni Pastrone). T. in pochi anni si trovò quindi a essere, assieme a Genova e Milano, uno dei poli ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] Lang, 1978, p. 73). Prima di Lang avevano fatto della scenografia una grandiosa protagonista Giovanni Pastrone con la sua colossale Cabiria (1914), e in seguito Raoul Walsh con The thief of Bagdad (1924; Il ladro di Bagdad), le cui scene sofisticate ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] di massa del cinema spettacolare ed è già evidentemente compiuta in grandi produzioni di soggetto storico come l'italiano Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone e il capolavoro di Griffith Intolerance (1916), anche se venne perfezionata al suo sommo ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] impiego con il 'primissimo piano' (o close up), il 'primo piano' e il 'dettaglio' (per es. la mano del sacerdote in Cabiria di G. Pastrone, 1914). Si può citare ancora l'occhio tagliato di Un chien andalou di Buñuel (1929; Un cane andaluso), o il ...
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La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] la prima guerra mondiale, se i film che ricostruiscono momenti dell’imperialismo romano, da Antonio e Cleopatra a Cabiria, sono portatori di un unico senso, le immagini legate alla rappresentazione delle vicende della Serenissima giocano su registri ...
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cabirico
cabìrico agg. [dal gr. καβειρικός, der. di Κάβειροι «cabiri»] (pl. m. -ci). – Relativo al culto dei cabiri: misteri c., il culto c., ecc. In archeologia, vasi c., serie di vasi della fine del sec. 5° a. C., provenienti dal cabirio...