Attrice italiana (Parabiago 1929 - Milano 2013). Figlia d'arte, debuttò giovanissima nella compagnia girovaga del padre. Passata alla rivista nel 1948, incontrò D. Fo, divenuto poi suo marito, nello spettacolo [...] di cabaret Il dito nell'occhio (1953). Dal 1958 è stata protagonista delle numerose commedie scritte da Fo. Si è imposta con una recitazione estrosa ed aggressiva, passando con disinvoltura dalla satira spregiudicata di La signora è da buttare (1967) ...
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Attrice e cantante statunitense (n. Los Angeles 1946), figlia di Vincente e di Judy Garland. Già interprete nota di commedie musicali a Broadway, ha ottenuto fama internazionale con l'interpretazione del [...] film Cabaret di B. Fosse, premiato con l'Oscar (1972). Tra gli altri suoi film ricordiamo: Silent movie (L'ultima follia di Mel Brooks, 1976); A matter of time (Nina, 1976), in cui è stata diretta dal padre; New York, New York (1977); Stepping out ( ...
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Attore italiano (Brindisi 1923 - Bologna 2002). Dopo esperienze alla radio e nel varietà, si rivelò come interprete dalla mimica comica e sfrontata al fianco di D. Fo e F. Parenti nell'irriverente cabaret [...] Il dito nell'occhio (1953), seguito da Sani da legare (1954), che gli valsero un'immediata popolarità. Dedicatosi da allora a una intensa attività in teatro (anche con spettacoli propri come Sssst!..., ...
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Attore francese (Brunoy, Essonne, 1928 - Honfleur 2007). Dopo aver studiato recitazione al Centre du spectacle di Parigi, ha svolto un'intensa carriera teatrale recitando alla Comédie Française, ma anche [...] nella rivista, nel cabaret e nel teatro leggero. Ha cominciato l'attività cinematografica negli anni Cinquanta con alcuni piccoli ruoli in Les diaboliques (1955) e Cette sacrée gamine (Mademoiselle Pigalle, 1956). Spesso a suo agio nella commedia, ha ...
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Regista tedesco (n. Stoccarda 1949). Formatosi come attore alla scuola di Otto Falckenberg a Monaco di Baviera e poi al Café La Mama di New York, agli inizi degli anni Settanta fondò il collettivo Rote [...] Rübe, che praticava una forma di teatro d'agitazione caratterizzata dalla contaminazione di cabaret, cinema e musica. Rivelatosi a Parigi presso P. Brook con una versione rock de L'opéra de quat'sous di B. Brecht (1979), ha messo in scena con ...
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Cantante e attrice tedesca (n. Münster 1963). Ha esordito come cantante interpretando brani di K. Weill, É. Piaf e M. Dietrich, per poi orientarsi verso un repertorio più spiccatamente jazzistico. L. ha [...] all’attivo ventitré album ed è stata protagonista di celebri musical quali Cats, Der blaue engel, Chicago e Cabaret (che le è valso il Theatre World Award nel 1999); negli anni ha cantato brani scritti per lei da S. Walker, N. Cave ed E. Costello ( ...
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Commediografo inglese (Islington 1925 - Twickenham 2004). Nella sua vasta produzione teatrale si avverte l'eco dissimulata di una tematica psicologica che, partendo da Pirandello, arriva a Beckett e a [...] e la battuta profonda, ricorre ora alla tecnica brechtiana ora al teatro nel teatro, al colloquio col pubblico alla maniera del cabaret, al paradosso puramente mimico. Fra le sue commedie: Next time I'll sing to you (1963); A scent of flowers (1965 ...
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Knef, Hildegard (propr. Hildegard Frieda Albertine)
Francesco Costa
Attrice cinematografica e teatrale tedesca, nata a Ulm il 28 dicembre 1925 e morta a Berlino il 1° febbraio 2002. Bella, bionda, ironica [...] Imponendosi infatti sulle scene della Berlino postbellica, rappresentò il simbolo della rinascita artistica del teatro e del cabaret nella città ridotta in macerie dai bombardamenti, mentre risulta significativa la sua presenza nel primo film tedesco ...
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– Pseudonimo con cui è noto il regista, coreografo e maestro di equitazione francese Clément Marty (n. Courbevoie 1957). Artista policentrico e innovativo sperimentatore di tecniche espressive che coniugano [...] la compagnia Le théâtre équestre Zingaro, che ha debuttato nello spazio circense di Aubervilliers (Parigi) con lo spettacolo Cabaret équestre (1984-90), cui hanno fatto seguito tra gli altri Opéra équestre (1991-93), Chimère (1994-96), Éclipse ...
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Scrittore tedesco (Hannover 1864 - Monaco di Baviera 1918). Autore di opere aggressive in cui l'oggetto fondamentale della disamina è la borghesia nella sua apparente moralità, W., rifiutando la pretesa [...] dei promotori del teatro moderno.
Vita
Giornalista, fra l'altro redattore del Simplizissimus, regista e attore di teatro e di cabaret, come tale fondatore del locale Die elf Scharfrichter di Monaco, dotato di estrema dinamicità e di una non sempre ...
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cabaret
‹kabarè› s. m., fr. [prob. dal medio oland. cabret, che è dal piccardo camberete «cameretta»]. – 1. a. Locale caratteristico, di solito piuttosto ristretto, con servizio di bibite, bevande alcoliche, meno spesso di ristorante, divenuto...
cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...