Celebre letterato ebreo, talmudista e cabalista (Gerusalemme 1727 - Livorno 1806); lasciò il libro Il nome dei grandi, che è un repertorio bibliografico della letteratura ebraica. ...
Leggi Tutto
Agitatore religioso ebreo (Smirne 1626 - Dulcigno 1676). Si presentò come messia a Smirne (1648), ma fu scomunicato dai rabbini locali. Abbandonò allora la città, recandosi a İstanbul, a Gerusalemme e [...] al Cairo. Decisivo fu il suo incontro con il cabalista Nātān di Gaza, che lo convinse della sua identità messianica e ne divenne il sostenitore e l'ideologo. In breve tempo il mondo ebraico fu violentemente scosso dal più grande movimento messianico ...
Leggi Tutto
Shabbetay Tzevi
Agitatore religioso ebreo (Smirne 1626-Dulcigno 1676). Si presentò come messia a Smirne (1648), ma fu scomunicato dai rabbini locali. Abbandonò allora la città, recandosi a Istanbul, [...] a Gerusalemme e al Cairo. Decisivo fu il suo incontro con il cabalista Natan di Gaza, che lo convinse della sua identità messianica e ne divenne il sostenitore e l’ideologo. In breve tempo il mondo ebraico fu violentemente scosso dal più grande ...
Leggi Tutto
- Storico delle religioni (n. 1911 - m. Parigi 2003). Docente di Storia dell'esoterismo cristiano alla EPHE (École Pratique des Hautes Études) di Parigi (1965-79), dedicò buona parte della propria esistenza [...] e interpretazione della vita e delle opere di G. Postel (1510-1581), umanista, orientalista e interprete dell'eredità cabalista del Rinascimento. Dei suoi scritti commentò e tradusse: Guillaume Postel et son interprétation du candélabre de Moyse en ...
Leggi Tutto
Scrittore ebreo di origine lituana (Smorgon, Vilnius, 1880 - Gerusalemme 1944). Nel 1921 si trasferì in Palestina, dove insegnò in un liceo di Gerusalemme. Fortemente influenzato dal realismo francese, [...] dell'Europa orientale. Tra le sue opere: Šelomo Molkho (1927), romanzo storico che narra le vicende di uno pseudo-messia e cabalista vissuto all'inizio del 16º sec.; Ba-miš 'ol ha-ṣar ("Nel sentiero stretto", 1937), romanzo sulla figura di Gesù all ...
Leggi Tutto
GIRAUD, Giovanni
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 28 ott. 1776 dal conte Ferdinando, fratello del cardinale Bernardino, e da Teresa Folcari, secondogenito di quattro maschi, dei quali [...] a un sacerdote marchigiano, G. Della Meldola, "sufficiente grammatico", come egli lo definisce, ma gretto, superstizioso e fanatico cabalista del giuoco del lotto, il quale con i suoi metodi rigidi lo spinse a non amare lo studio. Fortunatamente ...
Leggi Tutto
D'ORSI, Achille
Luciana Soravia
Nacque a Napoli il 6 ag. 1845 da Giovanni e Giovanna Feola. Nel 1857 si iscrisse al Reale Istituto di belle arti di Napoli, dove frequentò la scuola di scultura allora [...] nel cui ambito egli presentò opere come Un pescatore (1864), Don Basilio (1871), La beghina (1872), La calunnia (1874), Il cabalista e Sulla fossa (1876).
Con tali lavori - si tratta per lo più di bozzetti in terracotta o gesso di piccole dimensioni ...
Leggi Tutto
AULETTA, Pietro
Ulisse Prota-Giurleo
Nacque a S. Angelo a Scala (Avellino) da Leonardo verso il 1698. Compì i suoi studi nel conservatorio musicale di S. Onofrio a Nanoli con i maestri N. Grillo, A. [...] il tenore Gregorio Babbi. Al teatro Valle di Roma l'A. fece rappresentare nel carnevale 1747 Il Marchese di Spartivento ovvero Il cabalista ne sa men del Caso (con alcune arie di B. Micheli), e nel carnevale successivo ancora a Torino fu eseguita al ...
Leggi Tutto
LUZZATTO, Mošes Ḥayyim (Ramḥal)
Lisa Saracco
Nacque nel 1707 a Padova da Jacob e da Diamante, appartenenti al ramo patavino della famiglia, i quali garantirono al figlio un'ottima educazione, introducendolo [...] di pubblicare il suo Ḥoker u-Mekubbal o Ma'amar ha-wikkuaḥ (Un dialogo fra un filosofo e un cabalista; vedi ora Le philosophe et le cabaliste. Exposition d'un débat, a cura di J. Hansel, Lagrasse 1991), nel quale polemizzava apertamente con l'Ari ...
Leggi Tutto
BENAMOZEGH, Elia
Renzo De Felice
Nacque a Livorno, dove trascorse tutta la sua vita, il 24 apr. 1823 da Abraham e da Clara Curiat, ebrei marocchini stabilitisi da vari anni nella città toscana. La famiglia [...] del sec. XIII e il B. nel sec. II), essi si possono però ridurre sostanzialmente ad uno solo: il B. fu cabalista convinto; la cabala è alla base di tutto il suo sistema e della sua stessa forma mentis: non solo egli, oltre che studiarla, la visse ...
Leggi Tutto
cabalista
(o cabbalista) s. m. e f. [der. di cabala] (pl. m. -i). – 1. Studioso della cabala (nel sign. 1), autore di opere relative alla cabala. 2. Chi con la cabala pretende d’indovinare il futuro o i numeri del lotto che saranno estratti.
cabala
càbala (o càbbala) s. f. [dall’ebr. qabbālāh, propr. «ricezione, tradizione»]. – 1. Il complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate a un numero ristretto di persone e tramandate...