Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] di qualità, non esiste un'altrettanto decisiva differenza di linguaggio; e bisogna dire che la critica sia stata fuorviata dalle prime cabalette del poeta per non riconoscere, come anche al De Lollis accadde, la sua poesia ultima: ché da un lato egli ...
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PENNO, Biagio, conosciuto come Gino
Giancarlo Landini
PENNO, Biagio, conosciuto come Gino. –Tenore. Nacque a Felizzano, in provincia di Alessandria, l’8 dicembre 1920, figlio di Stefano, impiegato nelle [...] fu Lohengrin. Luchino Visconti scelse la voce di Penno per la memorabile sequenza iniziale del film Senso (1954), con la cabaletta dell’aria di Manrico nel Trovatore alla Fenice di Venezia. Nel 1955 si produsse a Bordeaux nel Trovatore, debuttò a ...
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MARENCO, Romualdo Giovanni Battista
Antonio Rostagno
– Nacque a Novi Ligure il 1° marzo 1841, settimo di otto figli, da Giacomo, messo comunale di Novi Ligure, e da Maria Mottiero, filatrice.
Tra i [...] balli anche forme dedotte dall’opera, non ultima la tradizionale forma quadripartita di arie e duetti, con la cabaletta sostituita da un galop. L’orchestrazione costituisce forse l’aspetto migliore della musica del M., spesso nobilitando ispirazioni ...
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MALANOTTE (Malanotti), Adelaide
Leonella Grasso Caprioli
Nacque a Verona il 7 genn. 1785, ultima di nove figli, da Antonio, agente di fondaco, e da Rosa Girelli. Di famiglia benestante, si appassionò [...] 1987, pp. 102 s.; G. Apollonia, Le voci di Rossini, Torino 1992, pp. 99-108; M. Mauceri, Voce che tenera: una cabaletta per tutte le stagioni, in G. Rossini 1792-1992: il testo e la scena. Atti del Convegno internazionale, 1992, Pesaro 1994, pp. 365 ...
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Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, V. musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque [...] , entrambe al servizio della situazione drammatica. Così anche l'eventuale ricorso a strutture formali consuete (come la cabaletta) riceve nuova ragion d'essere dal contesto drammatico. L'opera verdiana è sempre attraversata dalla ricerca di una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Giuseppe Verdi è sicuramente il compositore italiano più popolare e molte delle sue opere [...] nel primo atto, all’apparizione del Trovatore, nel terzo alla notizia della cattura di Azucena, che dà luogo alla famosa cabaletta “Di quella pira”, e soprattutto nel finale quando Azucena rivela al Conte di Luna che Manrico, appena giustiziato, era ...
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PEPOLI, Carlo
Axel Körner
PEPOLI, Carlo (Maria Antonio Amos Nicolò Gasparre). – Nacque a Bologna il 22 luglio 1796 dal conte Ricciardo (Rizzardo) e da Cecilia Cavalca.
Nato pochi giorni dopo l’ingresso [...] Inno di guerra, che Pepoli voleva dapprima collocare nella prima parte dell’opera, venne inserito alla fine del second’atto, come cabaletta nel duetto dei due bassi; il passaggio, uno dei più famosi duetti nella storia del bel canto, ha per incipit ...
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OLIVERO, Maria Maddalena, detta Magda
Giancarlo Landini
Nacque a Saluzzo, il 25 marzo 1910, figlia di Federico, magistrato torinese, e di Adele Ravarono, seconda di due sorelle (Teresa la maggiore).
Gli [...] consegnato al disco, per la perfezione del canto e la capacità di riportare la vocalità di Verdi, comprese le agilità della cabaletta, Sempre libera degg’io, alle ragioni del dramma. Solo nel 1969 la Decca la impegnò in una selezione della Francesca ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] 'introduzione, sulle parole "Ah, annunzia", i cui cromatismi e le cui appoggiature ricorreranno in una frase di "Casta Diva"; la cabaletta di Bianca, nel finale del 1 atto, il cui spunto iniziale verrà a costituire il rondò di "Casta Diva": "Ah bello ...
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PACINI, Giovanni
Saverio Lamacchia
PACINI, Giovanni. – Nacque a Catania l’11 febbraio 1796, come attesta l’atto di battesimo custodito nella parrocchia della Madonna dell’Aiuto (Adabbo, 1875, p. IX), [...] lo stile della prima parte della sua carriera: «In questa mia prima epoca mi si dava il nome di Maestro delle cabalette, poiché in generale avevano qualche pregio di spontaneità, di eleganza e di forma» (Memorie, p. 70). Ma fa anche autocritica, in ...
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cabaletta
cabalétta s. f. [da coboletta, dim. di cobola]. – Breve aria d’opera, semplice ed orecchiabile, ritmicamente veloce e insistente, posta in genere a conclusione di un’aria o di un duetto, con tipico intendimento effettistico; è caratteristica...