Crasso, Marco Licinio
Politico romano (n. 114 ca.-m. 53 a.C.). Partigiano di Silla, nel 72 a.C. ebbe insieme a Gneo Pompeo il comando della vittoriosa guerra contro Spartaco. Nel 70, insieme allo stesso [...] Pompeo, fu eletto console e nel 65 censore. Grande uomo d’affari e organizzatore, divenuto uno dei cittadini più ricchi di Roma, nel 64 sostenne la candidatura di Catilina e fu accusato di aver preso parte ...
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Filisto
Politico e storico siracusano (n. 430 ca.-m. 356 a.C.). Fu governatore dell’acropoli di Siracusa sotto Dionisio I che aiutò a farsi tiranno; più tardi, venuto in contrasto con Dionisio e da lui [...] bandito, si ritirò ad Adria donde fu richiamato poco dopo la morte di lui (367) dal figlio Dionisio II. Durante la lotta tra quest’ultimo e Dione, F. comandò una flotta di Dionisio, ma in una battaglia ...
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Bertrando del Poggetto
Ecclesiastico (Pouget, Agnac, 1280 ca.-Avignone 1352). Eletto cardinale da Giovanni XXII nel 1316, è noto soprattutto per la sua legazione in Italia, col compito di creare un vasto [...] dominio papale, affidatagli nel 1319 e iniziata effettivamente l’anno dopo. Sconfisse i suoi avversari ghibellini Matteo Visconti e il figlio Galeazzo, ottenendo poi successi in Emilia e Romagna, culminati ...
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Mecenate, Caio Clinio
Cavaliere romano (n. 69 ca.-m. 8 a.C.). Di nobile famiglia etrusca di Arezzo, fu uno dei più ascoltati consiglieri di Ottaviano; tra i principali autori dell’accordo di Taranto [...] del 37, fu, durante la guerra con Sesto Pompeo e dopo, il rappresentante di Ottaviano a Roma e in Italia. Quando Ottaviano divenne Augusto, M. conservò un ruolo di intermediario tra il principe e quel ...
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Fondatore dello Stato zulu (n. 1787 ca.-m. 1828) nell’od. Sudafrica. Secondo la tradizione, S. era figlio illegittimo del capo del piccolo clan Zulu, che lo cacciò a sei anni con la madre. Divenne un abilissimo [...] guerriero, combattendo per il capo nguni Dingiswayo. Morto il padre prese il comando del clan Zulu (1816) e, introducendo innovazioni di strategia militare e armamenti e imponendo una rigida disciplina ...
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Rabeh Zubair
Condottiero islamista sudanese (n. 1835 ca.-m. 1900). Schiavo del negriero al-Zubair Rahma Mansur, giunse a comandarne le forze che compivano razzie nelle regioni del Sudan nilotico e quindi [...] ne divenne il successore. Si scontrò con Gordon Pasha (➔ Gordon, C.G.). Fortemente antieuropeo, aderì alla rivoluzione mahdista di Muhammad Ahmad ibn ‛Abdallah, senza però porsi al suo comando. Costruì ...
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Boemondo III
Principe di Antiochia (n. 1144 ca.-m. 1201). Figlio di Costanza, figlia di Boemondo II, principessa d’Antiochia, e di Raimondo di Poitiers, successe alla madre nel 1163. Ambizioso e spregiudicato, [...] tentò due volte (1164 e 1180), ma inutilmente, d’impadronirsi dell’importante fortezza di Harenc. Nel 1183 fece la pace col Saladino, ma la ruppe nel 1187, e l’anno dopo questi invase le sue terre. Ancor ...
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Le Coq, Robert
Politico francese (Montdidier 1310 ca.-Calahorra, Spagna, 1368). Di famiglia borghese, con il favore di re Giovanni II divenne il membro più influente del consiglio reale, vescovo e duca [...] di Laon, e infine pari di Francia (1351). Durante la prigionia del re di Francia Giovanni II, in mano agli inglesi, prese le parti di Carlo II il Malvagio, re di Navarra, contro il Delfino Carlo. Divenuto ...
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Catilina, Lucio Sergio
Politico romano (n. 108 ca.-m. 62 a.C.). Di famiglia patrizia, fu pretore nel 68 a.C., governatore della provincia d’Africa. Dopo aver tentato invano di accedere al consolato (66 [...] e 64), decise di crearsi un partito personale che facesse leva sullo scontento delle masse e dei nobili caduti in disgrazia. Ordì quindi una congiura con elementi dell’aristocrazia e con l’aiuto delle ...
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Ramiro III
Re di León (n. 962 ca.-m. 984). Figlio di Sancho I, gli successe all’età di cinque anni, sotto la tutela della madre e della zia. Anarchia dei nobili, scorrerie dei normanni (grave quella [...] compiuta con l’appoggio dei danesi nel 968) e sfortunate guerre contro gli arabi (fino al 981) compromisero il suo regno. Nel 982 i nobili si ribellarono e diedero la corona al cugino Bermudo II. R. lo ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...