Ishpuini
Re di Urartu (830-820 a.C. ca., in parte insieme con il figlio Menua). Figlio di Sarduri I, ampliò il regno dal nucleo originario (bacino del Lago Van) verso Est (bacino dell’Urmia e oltre). [...] Le sue prime iscrizioni sono in urarteo (i re precedenti usavano l’assiro) o bilingui (come la stele di confine di Kelishin). Introdusse il culto del dio nazionale Khaldi ...
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Antioco IV Epifane
Re di Siria (n. 215 ca.-m. Tabe 164 a.C.). Figlio di Antioco III, ottenne (175) il regno con l’aiuto dei romani. Rivendicò il possesso della Celesiria contro Tolomeo VI, che sconfisse [...] a Pelusio (168), ma Roma pose il veto alla sua avanzata. Implicato in gravi controversie religiose con gli ebrei, si volse alle conquiste in Oriente ove ebbe molti insuccessi ...
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Umberto I Biancamano
Conte di Savoia (n. 980 ca.-m. dopo il 1046). Signore sottoposto a Rodolfo III di Borgogna (m. 1032), dopo la morte di questi appoggiò la successione sul trono di Borgogna dell’imperatore [...] Corrado II il Salico contro il pretendente Oddone di Champagne (1034). In cambio Corrado gli concesse le contee di Aosta e di Moriana. Fu il capostipite della famiglia Savoia ...
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Benedetto XIII Antipapa
Benedetto XIII
Antipapa (Illueca 1329 ca.-Peñíscola, Valenza, 1422). Pedro Martínez de Luna, membro di un’importante famiglia feudale dell’Aragona e valente canonista, sostenne [...] l’antipapa Clemente VII, al quale successe nel 1394. La sua elezione fu riconosciuta in Spagna, Portogallo, Scozia e Francia. Dichiarato deposto e scomunicato dai concili di Pisa (1409) e di Costanza (1417), ...
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Gerone II
Re di Siracusa (n. Siracusa 306 ca.-m. 215 a.C.). Già stratego, grazie a una vittoria sui mamertini a Milazzo (prob. 265) fu proclamato re dai siracusani. Ostile ai romani all’inizio della [...] prima guerra punica (264), diventò presto loro alleato, atteggiamento che mantenne anche nella seconda guerra punica e che assicurò a lungo alla sua città prosperità ed equilibrio politico ...
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Pasquale II
Papa (n. forse a Bleda 1053 ca.-m. Roma 1118). Raniero, monaco cistercense, successe a Urbano II nel 1099. Si impegnò per far cessare l’investitura dei vescovi da parte dei sovrani; si scontrò [...] violentemente con Enrico V che, disceso in Italia, riuscì a strappargli un accordo a lui favorevole che prevedeva la possibilità dell’investitura imperiale (1111). Nel Concilio lateranense del 1112 P. ...
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Narsete
Generale bizantino (m. Roma 570 d.C. ca.). Contribuì a domare una ribellione scoppiata a Costantinopoli contro Giustiniano (532). Nel 538 fu inviato in Italia con un corpo di rinforzo a Belisario, [...] impegnato nella guerra contro i goti. Nel 550, caduto in disgrazia Belisario, N. comandò la spedizione contro i goti che dalla Dalmazia, via terra, giunse a Ravenna, e sconfisse (552) il re dei goti Totila ...
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Dal Verme, Luchino
Capitano di ventura (n. 1320 ca.-m. Costantinopoli 1367). Dal servizio degli Scaligeri passò a quello dei Visconti; nel 1359, comandante supremo delle milizie viscontee, tenne testa [...] alle schiere di Giovanni Acuto e aggiunse Pavia al dominio dei Visconti. Celebratasi la pace (1364) fra i Visconti e i Guelfi, fu inviato dalla Serenissima a domare la sommossa dei coloni veneziani di ...
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Isacco II Angelo
Imperatore d’Oriente (n. 1155 ca.-m. 1204). Acclamato imperatore (1185) quando Andronico I Comneno fu abbattuto da un’insurrezione popolare, la sua debolezza permise che si ricostituisse [...] l’antico impero bulgaro, mentre all’interno si rafforzò il potere dell’aristocrazia. Il fratello Alessio, sfruttando il risentimento popolare per i privilegi da lui confermati a veneziani, pisani e genovesi, ...
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Mwanga II
Kabaka («re») del Buganda (n. 1866 ca.-m. 1903). Successe al padre Mutesa I nel 1884. Per preservare le tradizioni ganda dalle crescenti influenze esterne, perseguitò duramente cattolici, anglicani [...] (1885-86) e musulmani (1888), che nel 1888-89 si rivoltarono, allontanandolo dal trono, poi riottenuto con l’appoggio inglese. Accettò nel 1894 il protettorato britannico, ma nel 1897 lanciò una rivolta. ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...