GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] 173-178).
Nel 1443 il G. si trasferì a Mantova presso Vittorino da Feltre. Con Vittorino collaborò presso la scuola Ca' gioiosa per l'insegnamento della lingua greca, ma allo stesso tempo apprese da Vittorino e approfondì la lingua latina, tanto che ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] Bona Leopolda ebbe nel 1888 una figlia, cui fu posto nome Eros. Scrisse versi non spregevoli e ne pubblicò una raccolta (Ca' Borin, Padova 1920).
Il C. fu insegnante per vocazione, e una larga parte della sua produzione scientifica ha radici nel suo ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] in giu[mb]otto «giubbotto», za[mb]aglione «zabaione» (a partire da una pronuncia con bilabiale intensa), ca[mb]omilla (da cammomilla).
Nella morfologia spicca l’occasionale inserimento di tratti integralmente dialettali, dall’articolo all’infinito ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] . L’eterosillabicità di /s/ preconsonantica si apprezza sia all’interno di parola (rospo → ros.po, astro → as.tro, esca → es.ca), che in posizione iniziale (lo sposo > los.po.so); in ambedue i casi la sillabazione diverge da quella ortografica che ...
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Lingue, regno d'Arles
AAlberto Varvaro
Nel Duecento, la linea di separazione tra lingue germaniche e lingue romanze non corrispondeva in nessun caso al confine tra Regno di Germania e Impero, a est, [...] mentre per quella altorenana abbiamo una misera prova di penna con cinque sole parole in un codice di S. Gallo del 1100 ca. e la cosiddetta versione interlineare di qualche frase di un testo attribuito a s. Agostino in un codice di Einsedeln di cento ...
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È detta tema sospeso (o soggetto assoluto o, alla latina, nominativus pendens) una costruzione in cui una frase sintatticamente completa è preceduta da un ➔ sintagma nominale isolato con funzione di tema [...] in italiano (a confronto con l’inglese, il francese e il tedesco), «Annali della Facoltà di lingue e letterature straniere di Ca’ Foscari» 20, 2, pp. 11-34 (poi in Id., Teoria linguistica e sintassi italiana, Bologna, il Mulino, 1991, pp. 277-309 ...
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(gr. Μακεδονία; bulg., maced. e serbocr. Makedonija) Regione storica della penisola balcanica (circa 70.000 km2 con circa 3 milioni di ab.), divisa politicamente tra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la [...] in gruppi dialettali, fino al 19° sec. considerati parte dell’area linguistica bulgara, pur essendo contraddistinti da ca;ratteri peculiari. Dopo il Congresso di Berlino (1878) la divisione politica ha favorito il differenziamento tra macedone e ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] e della Lucania, dove si ha [p] ~ [v], [t] ~ [ð] (fricativa dentale sonora) e [k] ~ [g] o ~ [ɣ] (fricativa velare sonora). Così a Nicosia si dirà [ˈcaːvo] e [skoˈvɛ] per capo e scopare, [faˈðiːɣa] e [saˈluːðo] per fatica e saluto, [ˈmjeːdəgo] e [aˈmi ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] il fastidio della cortigiana Antonia per l’eccesso di eufemismi nei racconti di Nanna:
parla alla libera, e dì «cu’, ca’, po’ e fo’», che non sarai intesa […] con cotesto tuo «cordone nell’anello» […], «chiave nella serratura», «pestello nel mortaio ...
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Il condizionale è uno dei modi del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Spesso considerato in relazione con il congiuntivo dalla grammaticografia italiana ed europea (Sgroi 2004), può essere [...] che verrà») rispetto a disse che sarebbe venuto (potenziale; presupposizione: «non è sicuro che verrà»); cfr. sicil. rissi ca vineva «disse che (certamente) sarebbe venuto, veniva» (assertiva), rispetto a rissi c’avissa vinutu «disse che (forse ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...