Licinio, Valerio Liciniano
(Valerius Licinianus Licinius) Imperatore romano (n. 250 ca.-m. 325). Nel 308 fu nominato Augusto. Alla morte di Galerio, governò la Penisola Balcanica, accordatosi con Massimino [...] Daia. Si alleò poi con Costantino; frutto dell’accordo fu anche la promulgazione a Milano (313) del celebre editto di tolleranza verso i cristiani. Morto Massimino Daia, da lui sconfitto presso Adrianopoli, ...
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Lisimaco
Re di Tracia e generale macedone (n. 360-355 ca.-m. 281 a.C.). Seguì Alessandro Magno nell’impresa d’Asia (334-323). Alla morte del sovrano gli fu assegnata la Tracia; nel 309-308 fondò la nuova [...] capitale Lisimachia e nel 306-305 assunse il titolo di re. Sconfitto Antigono, re di Macedonia, a Ipso (301), ottenne gran parte dell’Asia Minore e dopo la guerra contro Demetrio I la Macedonia e la Tessaglia. ...
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Barbarossa, Khair al-Din
Corsaro e ammiraglio turco (Mitilene 1465 ca.-Istanbul 1546). Dopo aver compiuto incursioni piratesche nell’Egeo e in Africa settentrionale, conquistò Algeri nel 1518 insieme [...] al fratello Baba Uruj (dal cui nome sembra derivi il soprannome di Barbarossa, con cui è noto nelle fonti italiane). Nel 1533 occupò Tunisi e fu nominato dal sultano Sulaiman capitano generale della flotta ...
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Vladimirescu, Tudor
Capo rivoluzionario e patriota romeno (Vladimiri, Oltenia, 1780 ca.-Târgoviçte 1821). Dopo aver combattuto nella guerra russo-turca (1806-12), s’inserì nel movimento generale di liberazione [...] dei popoli balcanici, collaborando dapprima con l’Eteria di A. Ipsilanti. Ma la sollevazione di contadini armati (panduri), di cui si mise a capo il 18 genn. 1821, giungendo dall’Oltenia a Bucarest, allarmò ...
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Toro Seduto
(propr. Tatanka Iyotake) Capo indiano sioux (n. 1831 ca.-m. 1890). Nel 1867 fu eletto capo dell’intera nazione; nel 1876, rifiutatosi di condurre il suo popolo in una riserva, si alleò con [...] cheyenne e arapaho e guidò la vittoria su G.A. Custer a Little Big Horn (25 giugno). Rifugiatosi con la sua tribù in Canada nel 1877, quattro anni più tardi si arrese. Nel 1885 entrò a far parte del circo ...
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Mose Nachmanide
Mosè Nachmanide
Dottore ebreo (Gerona 1194-Palestina 1270 ca.). Sostenne la verità assoluta dei libri tradizionali, Bibbia e Talmud, contro le contemporanee tendenze della speculazione [...] filosofica ebraica. Tra le sue opere esegetiche emerge il commento al Pentateuco e al libro di Giobbe, nel quale sono presenti elementi cabalistici; scrisse inoltre commenti talmudici, opere giuridiche, ...
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'Uthman ibn 'Affan
‛Uthman ibn ‛Affan
Califfo rashidun (Taif 579 ca.-Medina 656). Terzo dei califfi successori di Maometto, successe a ‛Umar ibn al-Khattab nel 644. Fra i primi convertiti all’islam, [...] era genero del profeta Maometto. È attribuita a lui la redazione del Corano, fino ad allora circolante solo oralmente. Avversato dalla tradizione sciita, che lo accusava di venalità e di nepotismo per ...
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Manetone
Alto sacerdote egiziano nato a Sebennytos, moderna Samamud (ca. metà 3° sec. a.C.). Durante il regno di Tolomeo II Filadelfo pubblicò (dedicandola al sovrano) l’opera in tre volumi chiamata Aigyptiaka [...] («Storia dell’Egitto»). Essa ci è pervenuta in modo frammentario attraverso alcuni passi citati da Flavio Giuseppe, Giulio Africano, Eusebio e nella Cronografia di Giorgio Sincello. La sua suddivisione ...
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Zara Iaqob
(o Costantino I) Imperatore d’Etiopia (n. 1399 ca.-m. 1468); regnò dal 1434 fino alla morte. Centralizzò il potere, contrastando le autonomie feudali, represse i movimenti ereticali che scuotevano [...] la Chiesa etiopica e mediò la ricomposizione fra opposte fazioni monastiche. Promosse contatti con l’Occidente, inviando una delegazione etiopica al Concilio di Ferrara-Firenze del 1439-41. Si eresse a ...
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Kofi Karikari
(o Kofi Kakari) Asantehene («re») dell’Asante (n. ca. 1837-m. 1884). Succeduto a Kwaku Dua I, regnò dal 1867 al 1874, conducendo una grande campagna di rioccupazione della Costa d’Oro [...] e scontrandosi in particolare con la Confederazione Fante (➔ Fante). L’avanzata asante indusse gli inglesi a rovesciare la politica di disimpegno seguita dopo il 1865 e ad allestire nel 1873 una grande ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...