Pisistrato
Tiranno di Atene (n. 600 ca.-m. 528/27 a.C.). Acquistò fama vincendo i megaresi, con cui Atene era in guerra, ai quali tolse il porto di Nisea, e forse anche l’isola di Salamina; approfittò [...] del credito acquistato per inserirsi nelle lotte politiche che allora agitavano Atene e per ottenere una guardia armata. Con questa occupò l’acropoli (560) e assunse in Atene il supremo potere: secondo ...
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Alcibiade
Politico e generale ateniese (n. ca. 450-m. 404 a.C.). Fu una delle figure più importanti della guerra del Peloponneso. Imparentato per parte di madre alla potente famiglia degli Alcmeonidi, [...] venne eletto appena trentenne alla suprema carica di stratego; fu dapprima alla testa della corrente più avanzata del partito democratico, che poi abbandonò per passare al partito conservatore di Nicia, ...
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Massinissa
Re di Numidia (n. 238 ca.-m. 149 o 148 a.C.). Figlio del re Gaia, fu inviato dal padre nella Spagna, in aiuto ai cartaginesi, coi quali nel 211 sconfiggeva Publio Scipione, ma fu nel 207 fra [...] gli sconfitti di Ilipa, per opera del figlio di quello (il futuro Africano). Tornato in Africa nel 206 per rivendicarvi il regno paterno, che gli era stato usurpato, dopo aspra lotta lo perdette a opera ...
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Villani, Giovanni
Cronista fiorentino (n. 1280 ca.-m. 1348). Di famiglia popolana, si diede alla mercatura e percorse (1302-08) molte contrade d’Europa. A Roma per il giubileo (1300), si maturò in lui [...] la vocazione di farsi storico di Firenze. Dal 1316 esercitò importanti funzioni pubbliche a Firenze; fu tre volte priore (1316, 1317, 1321), ufficiale alla moneta (1317), camerlengo ai lavori per la nuova ...
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Romualdo, santo
Fondatore dei camaldolesi (Ravenna 952 ca.-Val di Castro, Fabriano, 1027). Benedettino (970 ca.), si diede poi a vita eremitica. Nominato (998) abate di S. Apollinare in Classe, abbandonò [...] presto (999) tale dignità, riprendendo la vita eremitica e fondando vari cenobi ed eremitaggi, centri attivi di riforma monastica: famosi tra tutti quelli di Vallombrosa e di Camaldoli (1012) ...
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Kumaragupta I Mahendraditya
Sovrano indiano (n. 415 ca.-m. 455 ca.) della dinastia gupta. Figlio di Chandragupta II, riuscì a mantenere intatto il suo vasto regno che si estendeva dal Nord Bengala alla [...] penisola del Kathiawar e dalle montagne dell’Himalaya fino a Narmada. Il suo pacifico regno si concluse con la presa del potere da parte di un suo figlio illegittimo, Skandagupta ...
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Lucullo, Lucio Licinio
Politico romano (n. 106 ca.-m. 57 a.C. ca.). Dopo aver combattuto al fianco di Silla (90-84), nel 74 ottenne il consolato e il comando della guerra contro Mitridate, conquistando [...] il Ponto e parte dell’Armenia. Nel 66, a causa dell’ostilità delle sue truppe, sottoposte a ferrea disciplina, e di intrighi politici, L. fu richiamato a Roma, dove condusse vita appartata in un raffinato ...
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Megastene
Geografo ed etnografo greco (n. 350 ca.-m. 290 a.C. ca.). Fu incaricato dai seleucidi di varie missioni in India, tra cui quella del 303 a.C. presso Chandragupta Maurya a Pataliputra. Scrisse [...] un trattato (Indika), probabilmente in quattro libri, sulle regioni visitate in India, descrivendone le caratteristiche geografiche, etnografiche, storiche, filosofiche, sociali e religiose, di cui ci ...
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Tommaso da Celano
Frate minore (Celano 1190 ca.-S. Giovanni in Val de’ Varri, Tagliacozzo, 1260 ca.). Primo biografo di s. Francesco, ebbe da lui l’abito francescano (1215) e andò missionario in Germania [...] (1222). Tornato in Italia fu successivamente ad Assisi, Gubbio e Tagliacozzo, attendendo soprattutto alla compilazione dei suoi scritti. A tre riprese T. scrisse su s. Francesco: la cosiddetta Vita I (o ...
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Eforo
Storico greco (n. Cuma, Eolide, 400 ca.-m. 340 a.C. ca.). Visse in Atene, dove fu discepolo di Isocrate che lo avrebbe esortato a occuparsi di storia. L’opera principale di E. sono le Storie in [...] 30 libri, dal ritorno degli Eraclidi (1104 a.C.) all’assedio di Perinto da parte di Filippo II di Macedonia (340 a.C.): una storia universale in cui erano anche esposte le vicende dei popoli barbari che ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...