In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] nel corso della ricerca si può far risalire all’opera di J.C. Maxwell e di lord Kelvin. Un esempio è il famoso m l’indice statistico f′=Σjhjyj abbia valor medio f, si dimostra (teorema di Gauss-Markov) che ogni funzione stimabile f=Σikibi possiede una ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] a>b, segue ac>bc se c è positivo, e invece ac<bc se c è negativo.
N. interi di Gauss. - Si chiamano così i n. complessi a vita). Fra questi ultimi vanno ricordati: gli indici di F.-J.-M. Divisia (che misurano le variazioni tra l’istante ...
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L'Ottocento: matematica. Le origini della teoria dei gruppi
Jeremy Gray
Le origini della teoria dei gruppi
La teoria di Galois e la soluzione algebrica delle equazioni algebriche
La teoria di Galois [...] si consideri un'equazione di secondo grado della forma ax2+bx+c=0. Essa è risolubile estraendo due radici quadrate e le Gauss per l'aritmetica modulare: se un polinomio f è divisibile per un polinomio g, si dice che f è congruo a 0 mod g. Così, se f ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] F(ζ) con la relazione
[9] NF(ζ)=F(ζ)F(ζ2)…F(ζp-1);
NF(ζ) è un intero ordinario. Diversamente dal caso degli interi di Gauss, che al di fuori del numero intero non c'è rigore e quindi non c'è verità matematica, che esso si nasconde dappertutto ...
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La grande scienza. Combinatoria
Peter J. Cameron
Combinatoria
Secondo alcuni la combinatoria costituisce soltanto una parte della matematica, secondo altri essa non rappresenta una branca separata, [...] Fisher e i campi finiti con F.W. Levi) spinse tale idea in cui ogni coppia di squadre si incontra una sola volta). C'è una stima asintotica grossolana per il numero dei modi; ma , analisi armonica, somme di Gauss, equazioni diofantee. Si tratta di ...
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La grande scienza. Teoria dei numeri
Anatolij A. Karatsuba
Teoria dei numeri
La teoria dei numeri o, adottando una locuzione di Carl Friedrich Gauss (1777-1855), l'aritmetica superiore, è lo studio [...] (s) della forma s= =1/2+it, 0⟨t≤T allora N0(T)>cT con c>0 costante (Hardy e Littlewood, 1921);
3) se N(T) è il numero di tutti
Il problema di Gauss consiste nel calcolo del valore esatto di α nella [16].
Nel 1903 Georgii F. Voronoi dimostrò che ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria dei numeri
Günther Frei
La teoria dei numeri
La teoria dei numeri (o aritmetica) tratta delle proprietà dei numeri. Lungo tutta la sua storia, un tema dominante [...] per 'induzione', vale a dire sperimentalmente. A partire dal 1792, anche Gauss si spinse a calcolare fino a x=3.000.000, e in una data espressione quadratica ax2+bxy+cy2+dx+ey+f, con a, b, c, d, e, f interi, rappresentasse un dato intero m per certi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Algebra
Claudio Procesi
Algebra
Per comprendere la storia dell'algebra del XX sec. è necessario fare un breve quadro dello sviluppo della disciplina [...] cui si scrive f:A→B invece di f∈hom(A,B)). Si assume inoltre l'esistenza di una composizione associativa hom(A,B)×hom(B,C)→hom(A,C) e l' delle equazioni differenziali a coefficienti olomorfi che risalgono a Gauss. La teoria è in gran parte il prodotto ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria degli invarianti
Leo Corry
Teoria degli invarianti
L'algebra del XIX sec. ebbe uno sviluppo intenso che coprì numerosi domini. Nuove entità matematiche come gruppi, anelli [...] di generalizzare la teoria di Gauss delle forme quadratiche al caso nel 1844 che se f si trasforma in T(f), allora φ(f)=δ2φ(T(f)).
A partire dal 1848 con la notazione precedente che
[10] a(bc)+b(ca)+c(ab)=0.
Un'altra identità, più complessa e molto ...
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linea
lìnea [Lat. linea, da linum "filo di lino"] [LSF] Ente geometrico che si estende nel senso della lunghezza e, estensiv., denomin. di corpi o dispositivi nei quali la lunghezza prevale sulle altre [...] è 1 l. a cm2 =1 gauss; (b) in assoluto, cioè relativ. ingl. strip-line): v. microonde, circuiti a: III 829 c. ◆ [ELT] L. bifilare omogenea: v. trasmissione di del campo: v. campi, teoria classica dei: I 472 f. ◆ [RGR] L. del mondo: lo stesso che ...
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errore
erróre s. m. [dal lat. error -oris, der. di errare «vagare; sbagliare»]. – 1. letter. L’andar vagando, peregrinazione, vagabondaggio: gli e. di Ulisse; E lo aspettava la brumal Novara E a’ tristi e. mèta ultima Oporto (Carducci); il...
curva1
curva1 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. curvo]. – 1. a. Nel linguaggio com., ogni linea che non sia retta. b. In matematica, sinon. di linea, intendendosi quindi anche la retta come una particolare curva. Molte curve di tipo particolare...