Scrittore greco (sec. 2º d. C.) nato ad Efeso, ma che volle farsi chiamare di Daldi per dar onore al luogo di nascita della madre. Scrisse una "spiegazione dei sogni" (᾿Ονειροκριτικά, originariamente in [...] due libri poi ampliata in cinque), di stile atticista e indirizzo stoicizzante. L'opera, che contiene per noi preziosi elementi folcloristici, fu popolare nel Rinascimento. ...
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Poeta latino di Verona (m. in Asia 16 a. C.), amico di Virgilio, Tibullo e Ovidio. Secondo Tibullo fu poeta elegiaco d'amore, ma soprattutto poeta didascalico. I titoli dei suoi poemi didascalici, Ornithogonia, [...] Theriaca e Alexipharmaca, per noi perduti, ma ammirati dagli antichi tanto che Quintiliano eguaglia l'autore a Lucrezio, rivelano che fu imitatore di Nicandro. ...
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Matematico greco (metà del sec. 4º a. C.), fratello di Menecmo; "inventore" delle coniche. Secondo notizie conservateci da Pappo, D. applicò per primo alla quadratura del cerchio una curva già prima considerata [...] (forse per la trisezione dell'angolo) da Ippia e che, per questa nuova applicazione, fu poi chiamata, forse dallo stesso D., quadratrice (τετραγωνίζουσα). ...
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Poeta greco di Megalopoli in Arcadia (sec. 3º a. C.); è autore di meliambi (di sei dei quali rimangono frammenti), carmi di carattere melico e giambico in dialetto dorico. È noto anche come legislatore [...] e perché fu, nella lega achea, comandante di un contingente di Megalopolitani alla battaglia di Sellasia (222 a. C.). ...
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Oratore e uomo politico romano (140 a. C. - 91 a. C.); console nel 95 fece approvare una legge sugli alleati che contribuì a far scoppiare la rivolta contro Roma. Console nel 92 fece espellere da Roma [...] i retori latini. Fu il più grande oratore romano prima di Cicerone, e anche dotto giurista. ...
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Scrittore greco (sec. 6º a. C.), autore di una specie di teogonia, Le sette caverne (‛Επτάμυχος), che fu detta la prima opera di prosa greca. Dai pochi frammenti a noi giunti si ricava che dovette aver [...] contatti con la teogonia orfica e influsso su Pitagora, che sarebbe stato scolaro di Ferecide ...
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Poeta romano (fine 1º sec. a. C.); lodato da Ovidio, esaltato fra i massimi da Velleio Patercolo, meno apprezzato invece da Quintiliano, fu autore di un poema perduto sulla battaglia di Azio e la morte [...] di Cleopatra; a lui può probabilmente ricondursi un anonimo frammento (67 versi) in un papiro ercolanese ...
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(gr. Κλυτία o Κλυτίη) Nella mitologia greca, ninfa amata da Febo (il Sole), che l’abbandonò per Leucotoe. C. denunciò allora l’amore al padre di Leucotoe, che mise a morte la figlia. Ma il Sole non tornò [...] più da C., che si consumò guardandolo immobile, finché fu trasformata in eliotropio. ...
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Scrittore greco, fiorito verso il 200 a. C., detto il Callimacheo, perché seguì l'opera del suo maestro Callimaco, o anche il Peripatetico. Fu rinomatissimo per la sua opera sulle vite di filosofi, retori, [...] poeti, legislatori, dei sette savî e perfino di Zoroastro e dei Magi ...
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Poetessa greca (fine sec. 4º a. C.), autrice di epigrammi (ne restano 21) impeccabili per lingua e metro, semplici ed eleganti, nei quali compare, per la prima volta nella Grecia, il sentimento bucolico, [...] per cui A. precorre Teocrito. Fu di modello all'epigrammatica ellenistica. ...
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kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...