CICOGNA, Furio
Giuseppe Pignatelli
Nacque ad Asti il 21 giugno 1891 da Livio e da Marina Castellaro. Nel 1897 la famiglia si trasferì a Milano, ove il padre dei C. aveva aperta "una, microscopica azienda [...] era stata varata la legge per la validità erga omnes dei contratti nazionali di lavoro). Nel marzo 1966 il C. fu sostituito nella presidenza della Confindustria da Angelo Costa, che aveva in quegli anni collaborato intensamente con lui (nel biennio ...
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CACCIALUPI, Giovanni Battista (Iohannes Baptista de Casalupis, de Cazzialupis, de Gazalupis, de Sancto Severino)
Giuliana D'Amelio
Nacque da Baldassarre e da Luchina Campi a San Severino nella Marca [...] , p. 235). All'insegnamento senese resta infatti legata la maggior parte delle numerose repetitiones di cui il C. fu autore.
Secondo il Panciroli, il C. sarebbe poi stato chiamato a Pisa nel 1474, a due anni dal trasferimento in quella città dello ...
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CADORNA, Carlo
Nicola Raponi
Fratello maggiore del generale Raffaele, il C. nacque a Pallanza sul Lago Maggiore l'8 dicembre del 1809. Pallanza era in territorio piemontese, ma i suoi abitanti avevano [...] Chiodo egli ebbe una parte di primo piano nella condotta del governo e nella ripresa delle ostilità contro l'Austria.
Il C. fu presente alla battaglia di Novara, il 23 marzo, e quivi raccolse l'atto di abdicazione di Carlo Alberto, trattando poi con ...
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CAMPANA, Giovanni Pietro
Nicola Parise
Nacque a Roma nel 1808 da Prospero, in una nobile famiglia di origine aquilana.
Il nonno Giampietro (morto a Roma nel 1793) era stato ispettore e soprintendente [...] atto di adesione alla repubblica" (ibid., pp. 424 s.).
Caduta la Repubblica e disarmata la guardia civica, il C. fu chiamato a far parte della commissione municipale, insediata dai Francesi il 14 luglio 1849, e successivamente confermata dal papa ...
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CECCHINI, Pier maria
Ferdinando Taviani
Nacque a Ferrara il 14 maggio 1563. Fu uno dei più eminenti attori di professione del suo tempo. Particolarmente noto per il tipo comico di Fritellino che era [...] il personaggio di Fritellino come il "ritratto di tutte le scelleraggini, il compendio di tutte le furberie". Il C. fu forse il primo a trasferire in commedia una maschera che apparteneva alla tradizione buffonesca e carnevalesca, fornendo così di ...
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COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] più valente di un municipalista". Quanto a Melzi, "all'uso di un sultano faceva pervenire le sue idee".
Davvero il C. non fu facile lodatore: si avverte spesso, nei suoi giudizi, un fondo di insoddisfazione che deriva dal raffronto tra le sue fortune ...
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CONTI, Giovanni
Bruno Di Porto
Nato il 17 nov. 1882 a Montegranaro (Ascoli Piceno) da David, piccolo imprenditore calzaturiero, e dall'insegnante Livia Germozzi, studiò al liceo-ginnasio statale di [...] repubblicano-sindacalistico di una società di produttori liberamente associati.
Nella fase decisiva della scelta istituzionale, il C. fu però rappresentante del repubblicanesimo nel suo insieme. Dedicatosi fin dalla clandestinità, con un comitato di ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] vedere il suo palazzo compiuto prima della sua ultima fuga da Roma, nel 1517.
Se la fama delle opere scritte dal C. fu inferiore a quella di cui godette il loro autore ai suoi tempi, le numerose edizioni cinquecentesche di alcune di esse testimoniano ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] apostolo e seguace chopiniano e maestro di Bizet, F. Dubois, H. Wieniawski e V. D'Indy. Se consta che il C. fu attratto dal pianista ungherese Ketten, discepolo del conterraneo Heller, non è da escludere che il "petit italien" (come lo chiamavano i ...
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CICOGNARA, Francesco Leopoldo
Gian Domenico Romanelli
Nato il 26 nov. 1767 a Ferrara dal conte Filippo e da Luigia Gaddi di Forlì, studiò inizialmente a Modena - fra il 1776 e il 1785 - presso il Collegio [...] e inquieto applicandosi con discontinuità alla pittura, alle lettere e alla poesia, alla fisica. Nella esperienza culturale e umana del C. fu senza dubbio fondamentale la "fuga" da Ferrara (dove era ritornato compiuti i diciott'anni) a Roma alla fine ...
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kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...