NUMANA
N. Alfieri
Antico centro piceno sorto dal villaggio neolitico sulle alture di Montecolombo e sceso nell'Età del Ferro a ridosso del porticciolo naturale ricavato in uno sperone digradante del [...] 297-325 e tavv. 116-119; I. Dall'Osso, Guida ill. del Museo Naz. di Ancona, Ancona 1915, pp. 129-160; C. Albizzati, Un'ambra scolpita ionica nella raccolta Morgan, in Rass. d'arte antica e moderna, 1919, pp. 183 ss.; von Duhn-Messerschmitt, Italische ...
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TRE FANCIULLE, Pittore delle (Dreimädchenmaler; Three Maiden Painter)
L. Banti
Una idria e dieci crateri, interi o frammentarî, furono uniti inizialmente dal Benson e attribuiti ad un ceramografo corinzio, [...] , ma uniformi, privi di individualità e generalmente di mediocre valore artistico, ciò che rende difficile la loro attribuzione.
Bibl.: C. Albizzati, Vasi antichi dipinti del Vaticano, Roma 1924, p. 45 ss., n. 126, tav. 10-11 (è attribuito al Pittore ...
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CREMONA
N. Degrassi
La città fu fondata, come colonia di diritto latino, dai Romani nel 268 a. C., sul luogo di un precedente abitato, e fu uno dei centri fortificati che poterono resistere all'assalto [...] , 1908, pp. 309 e 1912, p. 426; in Bollett. Storico Cremonese, 1948-49, Notiziario (Pontiroli). Per il busto di Labieno, C. Albizzati, in Historia, IV, 1930, p. 634; per la cassaforte: Not. Scavi, 1887, pp. 209-221; cfr. Dessau, Inscrip. Lat. Sel ...
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LODIVECCHIO
A. Frova
Centro a 11 km ad E di Lodi corrisponde a Laus Pompeia, città della XI Regione augustea (Transpadana), posta fra Lambro e Adda, al punto di incontro delle due vie romane per Mediolanum, [...] . Caretta, Laus Pompeia, Milano 1954; A. Frova, Rapporto preliminare sui saggi di scavo a Lodivecchio, in Arch. Stor. Lod., 1955, p. i; 1958, p. i. Per il ritratto bronzeo: C. Albizzati, in Rassegna d'Arte, 1918, p. 58; id., in Historia, 1931, p. 27. ...
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VOLATERRAE, Gruppo di
P. Bocci
Gruppo di vasi etruschi, per lo più a forma di crateri a colonnette, per la prima volta individuato dal Brunn, più ampiamente descritto dall'Albizzati ed infine suddiviso [...] Sepus a Monteriggioni, il Bianchi Bandinelli pone come termine ante quem il 217 a. C.
Bibl.: H. Brunn, Viaggi in Etruria, in Bull. Inst., 1858, p. 151; C. Albizzati, Due fabbriche etrusche di vasi a figure rosse (Clusium, Volaterrae), in Röm. Mitt ...
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BATON (Βάτων, Baton)
L. Guerrini
Scultore nativo di Eraclea, che, se ammettiamo l'identificazione in un solo artista dei varî B. noti da fonti diverse, sarebbe stato attivo ad Atene ed Eleusi alla fine [...] . 144, s. v.; W. Amelung, in Thieme-Becker, III, 1909, p. 35, s. v.; I. G., II-III2 3858; 4280; 4281; C. Albizzati, in Enc. It., IV, 1930, p. 378; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, pp. 95 e 111; G. Lippold, Die Plastik, in Handbuch, Monaco 1950 ...
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BIGA VATICANA, Pittore della
P. Bocci
Ceramografo etrusco che prende il nome dalla hydrìa a figure rosse del Vaticano Z 82 (da Vulci) con la rappresentazione di un uomo barbato, variamente interpretato [...] molto simile al vaso della Biga Vaticana per il tralcio d'edera (qui a figure nere) che compare su entrambi.
Bibl.: C.Albizzati, Una fabbrica vulcente di vasi a figure rosse, in Mélanges d'Archéologie et d'Histoire, XXXVII, 1918-19, 107, pp. 157 ...
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Vedi SKYLLIS dell'anno: 1966 - 1966
SKYLLIS (Σκῦλλις, Scyllis)
M. Zuffa
Scultore greco di Creta, fratello e collaboratore di Dipoinos, assieme al quale è sempre ricordato. Plinio pone la loro nascita [...] . i ss.; W. Amelung, in Thieme-Becker, IX, p. 323, s. v. Dipoinos; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, III A, 1927, c. 660; C. Albizzati, in Encicl. Ital., XII, 1931, p. 954, s. v. Dipeno; G. M. A. Richter, Sculpture and Sculptors of the Greeks3, New Haven ...
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Vedi SARDOS dell'anno: 1966 - 1973
SARDOS (Sardus Pater)
A. Gallina
Figlio di Makeris (Eracle libico), è la divinità cui gli antichi (Paus., x, 17) attribuiscono l'occupazione dell'isola di Ichnussa, [...] coniate da M. Atio Balbo praetor Sardiniae nel 60 a. C., con leggenda Sardus Pater; il suo capo è coronato di in Pauly-Wissowa, II A, 1923, c. 2253, s. v.; A. B. Cook, Zeus, II, Oxford 1925, p. 143; C. Albizzati, Sardus Pater, in Convegno Arch. in ...
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ANTIOCHOS ([᾿Αν]τίοχος?)
P. Orlandini
1°. - Scultore e copista greco di scuola neo-attica, con ogni verosimiglianza ateniese, attivo verso la fine del I sec. a. C. È noto per essere l'autore di una delle [...] Arch., XV, 1911, p. 499; W. Helbig, Fuehrer3, II, p. 1304; G. M. Richter, Three Critical Periods, Oxford 1951, p. 46; C. Albizzati, in Journ. Hell. Stud., XXXVI, 1916, p. 390; H. Schrader, Phidias, Francoforte s. M. 1924, p. 35; R. Paribeni, Il museo ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...