. In astronomia si dice azimut d'un astro, l'angolo 1ra il semimeridiano del luogo d'osservazione dalla banda del punto sud e il semicircolo verticale passante per l'astro; e si conta da 0° a 360° nel [...] di passare dall'azimut geodetico dì un punto N, situato a una certa altezza h sul livello del mare, all'azimut segnata sulle lamine mobili dell'astrolabio. Per tutto ciò si veda C. A. Nallino, Etimologia araba e significato di asub e di azimut, in ...
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Espressione araba divenuta tecnica nel diritto musulmano, la quale significa "sede della guerra" e designa il complesso dei territorî soggetti a dominio non islamico e non abitati da musulmani; il resto [...] ", che ha curiosi riflessi sul diritto successorio e su alcune moderne scappatoie giuridiche in materia di contratti altrimenti illeciti, C.A. Nallino, Delle assicurazioni in diritto musulmano ḥanafita, in Oriente moderno, VII (1927), pp. 446-471. ...
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Filosofo arabo musulmano della Spagna, morto circa il 600 dell'ègira, 1204 d. C. Fu amico e discepolo dell'altro famoso filosofo Ibn Ṭufail (v.) ed ebbe rinomanza anche nell'Occidente europeo per un suo [...] che cioé non esistano in realtà moti celesti da occidente a oriente e che i moti planetarî diretti (ossia verso 483-510 (insufficiente dal punto di vista matematico astronomico); C. A. Nallino, art. Sun, in Hastings, Encyclopaedia of religion and ...
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Matematico, astronomo, geografo e cronografo musulmano, che visse a Baghdād favorito dal califfo al-Ma'mūn (813-833 d. C.), e morì dopo l'846-847. Dalle storpiature medievali latine del suo nome nacque, [...] algebra pratica che esista in arabo (ed. con trad. ingl. a cura di F. Rosen, Londra 1831; già tradotta due volte in Geschichte der Algebra und der Rechenkunst, Heidelberg 1917; C. A. Nallino, al-Ḫuwârizmî ed il suo rifacimento della geografia di ...
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Nessun avvenimento politico interno è da segnalare dopo il 1936. Lo sviluppo civile ed economico del paese è stato favorito dagli utili derivanti dalla concessione dei petrolî nella provincia di el-Aḥsā' [...] Arabo Sa‛ūdiano è entrato nelle N.U.; nel 1946 ha aderito alla Società degli stati arabi, o Lega Araba, costituita al Cairo.
Bibl.: C. A. Nallino, L'Arabia Saudiana (a cura di Maria Nallino), Roma 1939; K. S. Twitchell, Saudi Arabia, Princeton 1947. ...
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Orientalista, nato a Napoli il 15 febbraio 1898. Allievo di C. A. Nallino, F. Gallina e G. Levi Della Vida negli studî orientali, entrò nel 1920 nella carriera coloniale; fu dal 1919 al 1925 in Somalia, [...] . Ha partecipato nel 1928-29 alla spedizione del duca degli Abruzzi alle sorgenti del Uebi Scebeli. Ha preso parte a quasi tutti i negoziati per la preparazione diplomatica e politica della guerra etiopica e successivamente per il riconoscimento dell ...
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Califfo ottomano (1922-1924), il primo e l'ultimo ch'ebbe tale titolo senza l'altro di sultano. Nato il 30 maggio 1868, secondogenito del sultano ‛Abd ul-‛Azīz; fu eletto "Califfo dei musulmani" dalla [...] all'alba del 4 marzo abbandonò il palazzo di Ḍōlmah Bāghčeh a Costantinopoli, dove aveva preso dimora, e venne in Svizzera, II-VII (1922-1927); si veda specialmente l'articolo di C. A. Nallino, La fine del così detto Califfato ottomano, riv. cit., IV ...
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Presunto vocabolo arabo che, a partire per lo meno da Agostino Nifo (già in uno scritto del 1492) e fino a tutto il sec. XVII, figura in libri filosofici e medici europei come equivalente di "datore delle [...] del Nifo o d'altri prima di lui, dalla storpiatura d'un vocabolo astrologico arabo dimso in occidente, ma di altro significato.
Bibl.: C. A. Nallino, in Giorn. crit. d. fil. it., VI (1925), pp. 84-91 (ove si aggiunga che il vocabolo si trova anche ...
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. Si chiamano così i circoli minori paralleli all'orizzonte; essi hanno il loro centro nella verticale del luogo, e lungo di essi rimane costante la coordinata del primo sistema chiamata altezza e quindi [...] del circolo dell'orizzonte, cosicché somigliano ad arcate di edifici o di ponti. Il nome compare in Europa già prima della metà del sec. XI, in Ermanno Contratto (cfr. C.A. Nallino, in Rivista degli studi orientali, VIII, Roma 1919, 396-400). ...
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Arabista spagnolo, nato a Fonz (Aragona), il 23 giugno 1836, morto ivi il 6 novembre 1917, professore a Granata (1865), a Saragozza (1868) e a Madrid dal 1874 al 1902. Diede grandissimo impulso agli studî [...] la collezione di testi Bibliotheca arabico-hispanica, finalmente con l'insegnamento, dal quale uscì rinnovato l'indirizzo degli studî arabistici in Spagna.
Bibl.: C. A. Nallino, in Riv. di studi orient., VII (1918), pp. 906-08; bibl. in Hoemanje ...
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