Càrmati furono dei settarî eretici musulmani, seguaci delle dottrine bāṭinite (v.), che parteciparono all'insurrezione suscitata da Ḥamdān ibn al-Ash‛ath (detto Qarmaṭ) nella Bassa Mesopotamia e poi continuata [...] fece attivissimo propagandista e anzi in loro nome proclamò la rivolta contro l'autorità costituita nel 277 èg. (890 a. C.), proprio nel centro della Mesopotamia meridionale, nei dintorni di Wāsiṭ, spargendo il terrore in tutta la vasta regione. Dopo ...
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Uno dei più insigni giuristi musulmani della scuola ḥanafita, alla cui formazione e diffusione egli contribuì potentemente. Di vera stirpe araba, nacque nel 113 dell'ègira (731-732 d. C.) ad al-Kūfah (nella [...] dagli altri sistemi o scuole. Sotto i tre califfi ‛abbāsidi al-Mahdī (158-169 èg., = 775-785 d. C.). al-Hādī e Hārūn ar-Rashīd, fu giudice supremo (qāḍī al-quḍāh) a Baghdād, sino alla sua morte, avvenuta in questa stessa città nel 182 èg. (798 d ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre come filosofo, come matematico, come medico e come cultore teorico e pratico di musica; nato a Saragozza verso la fine del sec. V èg., XI d. C., vissuto dapprima in [...] felicità. Questo libro ebbe poco dopo notevole influenza sul romanzo filosofico di Ibn Ṭ'ufail. L'altro scritto mira a dimostrare che soltanto la speculazione filosofica (e non l'esaltazione mistica dei Şūfī) può condurre alla conoscenza della natura ...
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Uno dei principali giuristi musulmani della scuola shāfi‛ita. Nacque nella Fīrūzābād della Persia meridionale (presso Shīrāz) nel 393 dell'ègira (1003 d. C.), ma per approfondirsi nella teologia e nel [...] diritto si recò prima ad al-Baṣrah (Bassorah) e poi a Baghdād, ove si stabilì definitivamente e dove cominciò a tenere lezioni pubbliche nel 430 èg. (1038-1039 d. C.). Acquistò subito fama straordinaria per la sua dottrina e per la sua vita pia e ...
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Vocabolo reso popolare in Europa dai libri di viaggi in Turchia a partire almeno dagl'inizî del sec. XVII: Pietro della Valle nelle lettere del 1614 già usa deruisc (al plur. deruisci) per designare gli [...] segregata dal consorzio umano; più tardi, sorte nel sec. VI èg. (XII d. C.), le confraternite religiose musulmane, l'arabo faqīr e il persiano darwīsh presero a designare anche i veri affiliati alle confraternite suddette. Dal persiano la voce passò ...
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R Moneta d'oro fondamentale nel sistema numismatico musulmano durante il Medioevo, così come il dirham (v.) lo era per l'argento. Il nome e la moneta, attraverso i popoli aramaici, erano già venuti agli [...] scomparve verso la metà del sec. VIII èg. (XIV d. C.), sopraffatto da un nuovo tipo monetario. Il suo nome (sempre o 1000 fals o fils.
Bibl.: H. Sauvaire, Matériaux pour servir à l'histoire de la numismatique et de la métrologie musulmanes, in Journal ...
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Vocabolo designante coloro che ammettono nel Corano un senso "interno" (bāṭin), cioè recondito o esoterico, da ricavarsi mediante il ta'wīl o interpretazione allegorica. Ma in modo più particolare designa [...] i Batiniti furono anche chiamati con nomi diversi, p. es. Cármati, in Mesopotamia e in Arabia a partire dalla metà del secolo III èg. (IX d. C.), Ta‛līmiyyah cioè "dottrinarî" (in quanto ritenevano che la vera scienza stesse negl'insegnamenti [ta‛līm ...
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Mistico musulmano, i cui insegnamenti diedero origine a parecchie confraternite, importanti anche politicamente, nel sec. XIX, e la cui fama preparò il terreno al sorgere della dinastia Idrīsita (composta [...] discepoli. Negli anni 1229-1234 ègira (1814-1819 d. C.) dimorò ad ez-Zeiniyyah nell'Alto Egitto (presso Luxor), Yemen, accolto in ogni luogo con grandissima venerazione, e si stabilì a Ṣabyā, ove trascorse gli ultimi nove anni della sua vita. La ...
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Forse il più eminente scienziato del Medioevo musulmano, nato nell'ultimo mese del 362 èg. (settembre 973) nei sobborghi (bīrūn) di Khuwārizm (pron. Khārizm, cioè Khīwà a sud del lago d'Aral) e morto il [...] 'impaginatura, nel 1910; il testo arabo fu edito dal medesimo a Londra nel 1887 e ristampato fotomeccanicamente a Lipsia nel 1925); Albērūnī's, The chronology of ancient nations... tradotto da C. E. Sachau, Londra 1879 (con note importanti; il testo ...
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O, come suona il nome completo, ‛Abd Allāh ibn ‛Abd Allāh al-Mayōrqī ("il maiorchino"), è l'autore d'un noto libro arabo contro il cristianesimo, intitolato Tuḥfat al-arīb fī 'r-radd ‛alà ahl aṣ-ṣalīb [...] a Tunisi, vi si fece musulmano. divenne interprete e direttore della dogana tunisina, e nell'823 dell'ègira (1420 d. C.) i cristiani, stampato s. l. (Londra?) nel 1290 ègira (1873 d. C.) e al Cairo nel 1904, fu tradotto in francese da J. Spiro (Abd ...
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