Il vocabolo è venuto dagli Arabi di Spagna, presso i quali al-manākh designava tavole astronomiche che davano il modo di determinare il giorno della settimana, di trasformare una data qualsiasi di un'èra [...] appunto le forme registrate dal Glossario del Ducange (1688) e dal Thesaurus di Roberto Stefano riveduto da C. Hase (1831). Ma, anche a prescindere dall'incertezza della forma della parola greca peculiare agli Egizî (della quale invano fu tentata un ...
Leggi Tutto
. Il vocabolo ebraico 'ādhām è originariamente nome comune che designa in genere la razza umana, o in particolare un suo individuo (latino homo); eccezionalmente, l'uomo in contrapposto alla donna (latino [...] ). In questo giardino v'era "ogni sorta di albero bello a vedersi e buono a mangiarsi", e inoltre "l'albero della vita in mezzo al -1360. La versione etiopica e araba fu edita da C. Bezold, nelle Orientalische Studien zu Nöldeke's 70 Geburtstag ...
Leggi Tutto
Associazione di fedeli eretta per l'esercizio di opere di pietà e di carità con una regolare organizzazione, e avente per scopo anche l'incremento del culto pubblico. A differenza delle congregazioni, [...] cristiano. Tracce di confraternite si trovano in Francia nel secolo VII; i capitoli di Incmaro di Reims (852), c. 16, esortano i parroci a reprimere gli abusi delle confraternite e delle gildonie. In Italia alcuni le fanno risalire al 1260; altri al ...
Leggi Tutto
Z Regione dell'Arabia di nord-ovest gravitante sul Mar Rosso e racchiudente i due territorî sacri dell'islamismo: la Mecca e Medina. Staccatasi dall'Impero ottomano con la rivolta del giugno 1916, fa parte [...] storia più antica v. bibl. s. v. arabi: Storia; maometto; per quella più recente oltre alla cit. opera di C. Snouck Hurgronje, I, pp. 24-189 (sino a tutto il 1887), v.: T. E. Lawrence, The Revolt in the Desert, Londra 1927; J. B. Philby, The recent ...
Leggi Tutto
. Vocabolo arabo che significa "il (ben) guidato (da Dio)" e designa presso i musulmani un personaggio da loro atteso, il quale conquisterà il mondo intero, sterminerà tutti gl'infedeli che non si convertiranno [...] , profetarono la venuta del mahdī ora dalla Mecca, ora dalla Siria, ora dal Khorāsān, mentre a partire dall'ultimo ventennio del sec. III èg. (inizio del sec. X d. C.) si fa sempre più strada l'idea ch'egli sorgerà dall'estremo sud-ovest del Marocco ...
Leggi Tutto
L'Alfarabi o Alpharabius o Avennasar, ecc. degli scritti latini medievali, uno dei più famosi filosofi musulmani, soprannominato in arabo al-mu‛allim ath-thānī "il secondo maestro" (il primo essendo Aristotele), [...] . 3 dei Beiträge zur Geschichte der Philosophie diretti da C. Baeumker; l'opuscolo, in arabo Fuṣūṣ al-hìkmah enumerazione delle scienze è in corso di pubblicazione in arabo e spagnolo a cura di A. Gonzáles Palencia; per ora cfr. M. Bouyges in Mél. de ...
Leggi Tutto
Sono funzioni di una variabile indipendente, che si definiscono nel modo che segue: su di una circonferenza di centro O, il cui raggio si prenda per unità delle lunghezze, si fissino un punto A, che si [...] di archi multipli di una parte aliquota della circonferenza. Il più grande astronomo greco, Ipparco di Nicea (sec. II a. C.), fu il fondatore della trigonometria propriamente detta; egli compose un'opera in dodici libri, sul calcolo delle corde di ...
Leggi Tutto
Segno o simbolo scritto, che rappresenta lo zero o una delle nove unità nel sistema di notazione numerica decimale; il vocabolo si applica anche al numero rappresentato da una o più cifre. Spesso quei [...] progressiva e con lo zero, la cui invenzione è il fatto scientificamente più importante; ciò avvenne intorno al 500 d. C., e solo a poco a poco il sistema entrò in uso. Fuori dell'India la fama di questo mirabile metodo di scritturazione dei numeri e ...
Leggi Tutto
L'Algazel o Algazelus dei nostri scrittori medievali; uno dei più insigni pensatori musulmani: teologo, mistico, moralista, filosofo e giurista, nato a Tūs nel Khorāsān (Persia di nord-est) nel 450 èg. [...] , del grande teologo e giurista shāfi‛ta Imām al-Ḥaramain, alla morte di questo (478 èg.-1085 d. C.) si trasferì a Baghdād, ove il celebre ministro selgiūqide Niẓām al-Mulk sei anni più tardi lo volle professore di materie teologiche e giuridiche ...
Leggi Tutto
. Col nome di Bābī (aggettivo relativo arabo-persiano dal sostantivo arabo bāb) si designano i seguaci d'una setta religiosa nata poco prima della metà del sec. XIX in Persia, in seno all'islamismo sciita [...] quando gli uomini sono preparati a riceverla. Quindi nel 1261 èg., 1845 d. C., compose a Bushire (Būshehr) sul Golfo 1865, 4ª ed., 1923, voll. 2; E. G. Browne, A traveller's narrative written to illustrate the episode of the Báb, Cambridge 1891, ...
Leggi Tutto