PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] caduta dell'Impero romano, P., come Verona, fu designata dagli Ostrogoti quale seconda Pavia romanica: testimonianze monumentali e storico-artistiche, ivi, pp. 102-107; C. Maccabruni, La Torre Civica come luogo della memoria, in La Torre Maggiore ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] o commemorativo, ma era stato usato, già nei secc. 5° e 6°, per la costruzione di c. in tutta l'Italia settentrionale (Santa Croce a Ravenna, Ss. Apostoli a Verona, S. Maria Mater Domini a Vicenza). La pianta a croce con bracci molto corti (quasi ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] settentrionale, da S. Lorenzo di Verona in particolare (Salmi, 1954). Il Cristianesimo nei primi secoli, in Immagini e memorie di Spoleto, Spoleto 1963, pp. 9-15; C. Pietrangeli, Le origini e l'epoca romana, ivi, pp. 17-24; G. Antonelli, Il ducato ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] di cultura monastica, Niederzell, fu fondato nel 799 dal vescovo di Verona Egino, la cui chiesa - uno spazio a navata unica conclusa da non solo la chiesa, ma tutto il complesso monastico; la c.d. Cluny II, l'abbaziale voluta da s. Maiolo e ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] Non mancano tuttavia cattedrali assai fornite di libri, come quella di Verona, dove, a parte i volumi già posseduti, al tempo si ha invece alcuna notizia solida circa una b. annessa alla c.d. Università di Costantinopoli; e anzi è in discussione la ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] , II, Note di urbanistica e di archeologia del territorio, Verona 1987, pp. 443-455; Carta archeologica del Veneto, a 4, pp. 35-38; 5, pp. 42-44; 6, pp. 48-51; M.C. Calvi, Il piatto d'argento di Castelvint, Aquileia nostra 50, 1979, coll. 353-416; ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] tradizione antica (per es. nel duomo di Modena, con l'inserimento delle c.d. metope).Questi dati elementari, intesi a dare un'idea del t. non più di m 5, come nel caso del S. Stefano di Verona (Verzone, 1942, pp. 173-174); altri esempi noti sono l' ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] verde urbano nel Trecento, in Gli Scaligeri, 1277-1387, cat., Verona 1988, pp. 261-266; Le jardin médiéval, Warluis 1990; B con il pl. horti, a partire dal sec. 2° a. C., si voleva intendere piuttosto il g. di divertimento. Il termine italiano g ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] codice (Santiago de Compostela, Arch. de la Catedral y Bibl., C) che illustra le quattro vie, i quattro percorsi che portano e l'Oliviero scolpiti nel portale maggiore del duomo di Verona dall'altra. L'indagine ulteriore vede la ripubblicazione dei ...
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Agricoltura
P. Mane
M. Bernardini
Dal punto di vista storico-artistico, lo studio dell'a. medievale può avvalersi di testimonianze iconografiche dalle diverse e numerose tipologie. Esse costituiscono [...] B. Bresciani, Figurazioni dei mesi nell'arte medievale italiana, Verona 1968.
D. Pearsall, E. Salter, Landscapes and compare la raffigurazione di una noria (Roma, BAV, arab. 368, c. 19r). Questo strumento noto già in precedenza (il termine arabo nā ...
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veronica
verónica 〈berónika〉 s. f., spagn. [dal nome dell’icona che raffigura il volto di Cristo (v. veronica1), richiamata dalla cappa distesa]. – Figura tipica della corrida, nella quale il torero spostandosi lateralmente porta il toro a...
baglioniano agg. e s. m. (f. -a) Che è proprio del cantautore e uomo di spettacolo Claudio Baglioni; come s., chi è seguace, fan di Claudio Baglioni. ◆ Lo spettacolo deve piacere, senza rischi inutili. Fatuo e sfacciato, ricorre ad ogni astuzia,...