Poeta (Venezia 1583 - ivi 1660 circa); di famiglia fiorentina, autore di varî poemi, tra cui uno su Attila (La Venetia edificata, 1624), collaborò attivamente con C. Monteverdi, scrivendo per lui i libretti [...] delle opere La finta pazza Licori (1627) e La Proserpina rapita (1630). Compose il suo libretto più celebre per La finta pazza (1641) di F. P. Sacrati ...
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Critico e poeta (Monte San Savino 1862 - Roma 1928). Discepolo di Carducci, amico di D'Annunzio e Scarfoglio, esordì come poeta con la raccolta Minime (1882) e collaborò ai principali giornali letterarî [...] di Dante, 1901; Ricordi di s. Francesco d'Assisi, 1927). Tra le edizioni postume si ricordano la scelta di Liriche e saggi a cura di C. Calcaterra (3 voll., 1933) e le Lettere a cura di N. Vian (2 voll., 1976). Nel 1957 è stato avviato il processo di ...
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Critico letterario e scrittore italiano (Firenze 1925 - Roma 2010). Si è occupato prevalentemente di letteratura italiana otto-novecentesca, conseguendo risultati notevoli nella biografia di Giovanni Verga [...] (1963) e nello studio su Gadda (Il gran Lombardo, 1973). Come narratore, C. predilige le rievocazioni, autobiografiche e municipali, ed è tentato dal calligrafismo (L'uomo della novità, 1968; Le rughe di Firenze, 1970; Insonnia, 1984; Viaggi (reali e ...
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Epitomatore (sec. 4º d. c.) di Valerio Massimo, di cui ridusse l'opera in un solo libro, talvolta correggendola, ad uso, com'egli dichiara, dei declamatori. L'epitome è giunta integralmente e, con l'altra [...] epitome fatta da Gennaro Nepoziano, aiuta parzialmente a riparare alla lacuna del 1º libro di Valerio Massimo ...
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Letterato (Frattamaggiore 1778 - Napoli 1856); come poeta in italiano riecheggia C. I. Frugoni; migliore come poeta dialettale; felici gli epigrammi. Tutte le sue commedie (raccolte in Etica drammatica, [...] 1862) sono ispirate a finalità educative; tentò anche il dramma. Sacerdote, nel 1848 svestì l'abito ...
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Uomo politico e letterato romano (2º-1º sec. a. C.); di famiglia patrizia, trovò la morte per opera di Mario e Cinna nei disordini dell'87 a. C. Maggiore notorietà raggiunse come oratore (è citato con [...] lode da Cicerone) e poeta tragico ...
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Tardo epitomatore latino (4º-5º sec. d. C.) delle Historiae di Sallustio; da lui dipende anche per la lingua, nello scarno trattato sulla guerra civile di Mario, assai utile per la ricostruzione dell'opera [...] di Sallustio ...
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Oratore latino originario della Gallia (1º sec. d. C.); è uno degli interlocutori del dialogo tacitiano De oratoribus. Fu capo della cancelleria imperiale sotto Ottone. ...
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Scrittore romano (sec. 4º d. C.), autore del Liber prodigiorum (giuntoci senza il principio), che raccoglie i prodigi contenuti nell'opera di Livio. ...
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giulio1
giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di...
giuliano2
giuliano2 agg. [dal nome di Giulio Scaligero (v. oltre)]. – In astronomia, ciclo o periodo g., il periodo di tempo contenente 2.914.695 giorni (cioè 7890 anni del calendario giuliano, di cui alla voce prec.), che si ottiene moltiplicando...