Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] (10) a. la bianca neve
b. i rossi papaveri
c. il dolce miele
Alcuni aggettivi hanno significato diverso a seconda Novecento, Bologna, il Mulino.
Lepschy, Anna L. & Lepschy, GiulioC. (1999), Soggetto e oggetto, in Iid., L’amanuense analfabeta e ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] trasferimento o passaggio: di male in peggio, dalla padella alla brace;
(c) il tipo porta a porta, giorno per giorno, formato da due nomi , in Italiano e dialetti nel tempo. Saggi di grammatica per GiulioC. Lepschy, a cura di P. Benincà et al., Roma, ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] interpunzione: per es., in iscrizioni anteriori al V secolo a.C. sono attestati il tratto verticale e i tre punti, usati , pp. 143-164.
Lepschy, Anna Laura & Lepschy, GiulioC. (2008), Punteggiatura e linguaggio, in Mortara Garavelli 2008a, pp. ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] F. Cesati & Madrid, Universidad nacional de educación a distancia, pp. 299-313.
Lepschy, Anna L. & Lepschy GiulioC. (1981), La lingua italiana. Storia, varietà dell’uso, grammatica, Milano, Bompiani.
Mortara Garavelli, Bice (1985), La parola ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] il soggetto è separato dal verbo, fuori del nucleo della frase (45 c.) (Cennamo 1995: 95-96):
(44) il mio rapporto di fiducia Bologna, il Mulino.
Lepschy, Anna L. & Lepschy, GiulioC. (1977), The Italian language today, London, Hutchinson (trad. ...
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Gli impersonali sono verbi caratterizzati dalle seguenti proprietà:
(a) appaiono in costrutti privi di soggetto esplicito;
(b) nei tempi semplici il verbo è alla III persona singolare (piove, bisogna);
(c) [...] 1°, pp. 77-122.
La Fauci, Nunzio (2009), Compendio di sintassi italiana, Bologna, il Mulino.
Lepschy, Annalaura & Lepschy, GiulioC. (19882), The Italian language today, London - New York, Routledge (1a ed. London, Hutchinson, 1977; trad. it. La ...
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Verbi pronominali è un’etichetta generica che indica tutti i verbi nella cui forma di lemma appare un pronome clitico (➔ clitici), sia esso intrinsecamente legato al lemma (come in accorgersi, pentirsi) [...] abbia quel significato (10 a.), badarci (10 b.) e tenerci (10 c.) non lo sono in quanto la particella è opzionale:
(10)
a. 22, pp. 239-281.
Lepschy, Anna Laura & Lepschy, GiulioC. (19863), La lingua italiana. Storia, varietà dell’uso, grammatica ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...]
(b) età (maestrina, negretto, tenentino);
(c) estensione (foglietto, spiaggetta, tastierina);
(d) ), La formazione delle parole in italiano, Tübingen, Niemeyer.
Lepschy, GiulioC. (1987), Diminutivi veneti e italiani: a proposito di “Libera nos ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] elemento retto.
Sul numero e sulle peculiarità dei verbi modali non c’è pieno accordo. In questa voce (seguendo le considerazioni di , Bologna, Zanichelli.
Lepschy, Anna L. & Lepschy, GiulioC. (1981), La lingua italiana. Storia, varietà dell’uso, ...
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Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] dicono spesso
b. uomini e donne vi ci si incontrano su un piede di parità
c. le ossa ce le si fa sul campo
d. *vi ce le si fa portare, glielo sono riuscito a portare, ecc.
Lepschy, GiulioC. (1978), Saggi di linguistica italiana, Bologna, il ...
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giulio1
giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di...
giuliano2
giuliano2 agg. [dal nome di Giulio Scaligero (v. oltre)]. – In astronomia, ciclo o periodo g., il periodo di tempo contenente 2.914.695 giorni (cioè 7890 anni del calendario giuliano, di cui alla voce prec.), che si ottiene moltiplicando...