L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] scuola torinese, Matteo Bartoli, Benvenuto Terracini, e Giulio Bertoni.
Bartoli elaborò un’originale linguistica spaziale, che e prospettive politico-culturali, Bologna, il Mulino.
Lepschy, GiulioC. (a cura di) (1990-1994), Storia della linguistica ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] dell’italiano. Alcuni studi recenti, in Id. 1978a, pp. 77-93 (1a ed. in «Italia dialettale» 29, 1966, pp. 49-69).
Lepschy, GiulioC. (1978d), La pronuncia dell’italiano, in Id. 1978a, pp. 95-109 (1a ed. in «L’Italia dialettale» 30, 1967, pp. 181-192 ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] a cura di V. Gerratana, Torino, Einaudi, 4 voll., vol. 3º.
Lepschy, GiulioC. & Raponi, Lorenza (1989), Il movimento della norma nell’italiano contemporaneo, in Lepschy, GiulioC., Nuovi saggi di linguistica italiana, Bologna, il Mulino, pp. 9-24 ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] Padova, Unipress.
Guasti, Maria Teresa (1992), Causative and perception verbs, (tesi di dottorato), Università di Ginevra.
Lepschy, GiulioC. (1978), Saggi di linguistica italiana, Bologna, il Mulino.
Manzini, Maria R. (1991), Il soggetto delle frasi ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] tempo;
(b) la lingua varia attraverso lo spazio;
(c) la lingua varia attraverso gli strati e i gruppi sociali; vol. 1º Internal factors; vol. 2º Social factors).
Lepschy, GiulioC. (1979), Linguistica, scienza e razionalità, in Crisi della ragione, ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] , Armando.
Ladefoged, Peter & Maddieson, Ian (1996), The sounds of the world’s languages, Oxford, Blackwell.
Lepschy, GiulioC. (1964), Note sulla fonematica italiana, «L’Italia dialettale» 27, pp. 53-67.
Maddieson, Ian (1984), Patterns of sounds ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] lingua perduta e ritrovata. L’italiano degli italo-americani, Firenze, La Nuova Italia.
Lepschy, Anna Laura & Lepschy, GiulioC. (1999), Anglismi e italianismi, in Iid., L’amanuense analfabeta e altri saggi, Firenze, Olschki, pp. 169-182.
Marcato ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] in parte ricostruibili con sicurezza. Dal IX-VIII secolo a.C. nella regione del basso Adige e tra Brenta e Piave CLEUP, 1979-1993, 15 voll., vol. 4º, pp. 59-73.
Lepschy, GiulioC. (1962), Fonematica veneziana, «L’Italia dialettale» 25, pp. 1-22.
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] 113.
Hans-Bianchi, Barbara (2005), La competenza scrittoria mediale. Studi sulla scrittura popolare, Tübingen, Niemeyer.
Lepschy, GiulioC. (2002), Mother tongues and other reflections on the Italian language, Toronto, University of Toronto Press.
Lo ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] perfino una doppia vita, visto per esempio che l’attività di Giulio Cesare Cortese si colloca in parte dopo la data della sua .it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070420_00/.
Lepschy, GiulioC. (1978), Saggi di linguistica italiana, Bologna, il ...
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giulio1
giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di...
giuliano2
giuliano2 agg. [dal nome di Giulio Scaligero (v. oltre)]. – In astronomia, ciclo o periodo g., il periodo di tempo contenente 2.914.695 giorni (cioè 7890 anni del calendario giuliano, di cui alla voce prec.), che si ottiene moltiplicando...