Cardinale, nato a Roma dal principe Girolamo C. nel 1479. Giovanissimo si distinse nel guerreggiare gli Orsini (1498) e nel combattere per gli Spagnoli a Barletta, a Cerignola e al Garigliano (1503). I [...] ebbe il perdono, senza riavere l'ufficio vescovile. Morto Giulio, rientrò in città acclamato; da Leone X, a cui , Roma 1677, col. 354 segg.; A. Consorti, Il cardinale P. C., Roma 1902, tutti con tendenza apologetica. Ampio e sereno racconto in Pastor, ...
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PRIMATICCIO, Francesco
Aldo Foratti
Pittore, scultore e architetto, nato a Bologna fra il 1504 e il 1505, morto a Parigi nel 1570. Scolaro d'Innocenzo da Imola e poi del Bagnacavallo, nel 1526 egli [...] Francesco I lo chiamasse a Fontainebleau (1532), furono Michelangelo, Giulio Romano e il Correggio. Nel suntuoso castello francese, dove composizioni mitologiche nel vestibolo dietro la Porta Dorata c'è la mirabile testimonianza dei disegni. L'artista ...
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SANGALLO, Francesco da, detto il Margotta
Géza de Francovich
Scultore e architetto, nato a Firenze il 1° marzo 1494, morto il 17 febbraio 1576. Giovinetto, vien condotto a Roma dal padre Giuliano. Nel [...] Torelli. Nel 1552 fece una fontana per la villa di papa Giulio III a Roma e la medaglia di Paolo Giovio. Del 1555 avuto parte importante nella costruzione di S. Pietro a Roma.
Bibl.: C. Ravioli, Notizie sui lavori, ecc., dei nove S., Roma 1863; ...
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(App. III, I, p. 126)
Storico e critico d'arte. Nel 1959 succede a L. Venturi quale professore di Storia dell'arte moderna all'università di Roma. Nello stesso anno riceve ex aequo con C. Brandi il premio [...] Feltrinelli per la critica d'arte dell'Accademia Nazionale dei Lincei, di cui diviene socio nazionale nel 1982. Componente del Consiglio comunale di Roma quale indipendente nelle liste del Partito comunista, ...
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Nato a Modena, probabilmente nel 1505, da Iacopo e da Bartolommea della Porta, studiò legge a Bologna, Ferrara, Padova, e sì addottorò a Siena, dove si diede anche a studî letterarî e dove fece rappresentare, [...] di Messer Pietro Bembo, pubblicata anonima in Modena già dal 1563. Nel 1549 B. Varchi aveva ripubblicato le Prose del Bembo e il C. rivide, censurò, compì tutta l'opera. Ciò che ci resta (altre giunte si pubblicarono postume a Basilea nel 1572) ci fa ...
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Secondo di questo nome nella celebre famiglia romana, nacque nel 1535 a Civita Lavinia da Ascanio C. e da Giovanna d'Aragona. Giovanissimo comandò la cavalleria spagnola nella guerra di Siena (1553-54); [...] , approfittando del conflitto tra il padre e il papa Giulio III, occupò di sorpresa Paliano e gli altri castelli V eresse per lui nel 1569 in principato e ducato. Già nel 156 il C. aveva preso parte con don Garzia di Toledo, viceré di Sicilia, a una ...
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GENTILESCHI LOMI, Orazio
Carlo Gamba
Pittore, nato a Pisa nel 1563 (o 1565), morto a Londra nel 1647 (o 1638). Si formò a Firenze sotto il proprio fratello Aurelio Lomi nella tradizione tecnica del [...] .
Orazio ebbe tre figli pittori. Di Francesco e di Giulio si sa che nel 1641 passarono da Londra in Portogallo e 245-314; H. Voss, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIII, Lipsia 1920; C. Gamba, O. G., in Dedalo, III (1922-1923), pagine 245-66; U ...
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GIOVANNI da Verona
Giuseppe Gerola
Architetto, scultore, intagliatore e intarsiatore. Nacque a Verona verso il 1457, e ivi morì il 10 febbraio 1525. Accolto novizio fra gli olivetani, apprese l'intarsio [...] Anna dei Lombardi; condusse per incarico di papa Giulio II il rivestimento ligneo della camera della Segnatura in Arte ital. decorativa, XIX (1910), pp. 85 segg., 96 segg.; B. C. K., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIV, Lipsia 1921 (con bibl.); P. ...
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. Figlio di Ferdinando I de' Medici e quarto granduca di Toscana, nato il 12 maggio 1590. Sposò nel 1608 l'arciduchessa Maria Maddalena d'Austria e nel 1609, per la morte del padre, salì al trono di Toscana. [...] che era stato accorto ministro di Ferdinando I. All'esempio del quale C. cercò d'ispirare la sua condotta nei rapporti con i due maggiori condotti dall'ammiraglio Iacopo Inghirami e poi da Giulio da Montauto, riportarono piccole ma frequenti vittorie ...
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GNOLI, Domenico
Umberto Bosco
Poeta e critico, nato il 6 novembre 1838 a Roma, dove morì il 12 aprile 1915. Abbandonò per tempo la professione legale per darsi all'insegnamento, dapprima a Roma, poi [...] mostra che non fu trasformazione felice. Felicissima invece quella in Giulio Orsini, le cui poesie (Fra terra ed astri, Roma . Cfr. inoltre: A. Graf, in Nuova Antol., 1° aprile 1904; C. Calcaterra, in Studi critici, Asti 1911; B. Croce, La lett. d ...
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giulio1
giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di...
giuliano2
giuliano2 agg. [dal nome di Giulio Scaligero (v. oltre)]. – In astronomia, ciclo o periodo g., il periodo di tempo contenente 2.914.695 giorni (cioè 7890 anni del calendario giuliano, di cui alla voce prec.), che si ottiene moltiplicando...