Pittore. Nacque a Ferrara, secondo quanto si suppone, circa il 1460, morì a Mantova nel 1535. Fu educato da Cosmè Tura, come dimostra un S. Sebastiano dove è la scritta col suo nome, in ebraico, nella [...] quando un gran concorrente sopravvenne nella corte stessa: Giulio Romano. Nel 1522 dipinse il gran quadro a XXIV (1921), pp. 185-88; G. Gronau, Frauenbildnisse des Mantuaner Hofes von L.C., in Pantheon, I (1928), pp. 235-41; L. Ozzola, Perugin oder ...
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Nato a Verona il 16 gennaio 1760 di famiglia assai numerosa (egli era il secondo di dieci figli) e non ricca, entrò giovinetto nella congregazione di S. Filippo Neri, e quando questa fu disciolta nel 1810, [...] nell'epigrafe dettata per il busto erettogli a Roma, scrisse che il C., con la vita e cogli scritti, mantenne gloriosamente la lingua d' tornò poi alla carica nella Proposta, spalleggiato da Giulio Perticari. Più tardi però essi si riconciliarono. ...
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Nacque, di famiglia fiorentina, a Lamporecchio nel 1497 o '98 e visse i primi vent'anni nel Casentino e a Firenze. Fu protetto dal cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena suo parente, il quale lo mise al [...] e carte, Roma 1887, pp. 1-35; P. Micheli, L'Orlando innamorato rifatto da F. B., in Saggi critici, Città di Castello 1906; P. Nediani, Dal Boiardo al B., Catania 1905; C. Testi, Il B. e i Berneschi, in Atti Accad. olimp. di Vicenza, IX (1923-24). ...
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Nato in Mugello, forse nel villaggio La Casa da cui traeva nome la sua nobile famiglia, il 28 giugno 1503, morto a Montepulciano il 14 novembre 1556. Studiò a Bologna, a Firenze e dal 1525 di nuovo a Bologna, [...] la Querini, molte poesie latine, le traduzioni in latino da Tucidide, ecc. Alla morte di Paolo III (1549) il D. C. sperò invano i favori di Giulio III e, dopo aver venduto il chiericato di camera, si ridusse a vita privata, prima a Venezia, poi, nel ...
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Nato a Samminiatello presso Montelupo in provincia di Firenze il 20 luglio 1865, è il fondatore del nazionalismo italiano. Laureato in lettere a Firenze, pubblicò nel 1892 un giornale letterario, Germinal, [...] dell'oceano (1913). Negli anni innanzi la guerra europea il C. dedusse dalle sue idee l'opposizione del nazionalismo non solo al la funzione sociale della proprietà privata; un rifacimento del Giulio Cesare (1926) e tra l'altro una nuova opera ...
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Nato a Savona nel 1552 ed ivi morto nel 1638,- ebbe una giovinezza piuttosto agitata, perché gli mancarono nei primi anni le cure del padre, morto quindici giorni prima ch'egli nascesse, e della madre [...] , la Firenze, l'Amedeide). Invece, come nella lirica anacreontica, il C. lasciò un'orma incancellabile nella poesia melodrammatica: suo vanto è l'avere scritto, per la musica di Giulio Caccini, il Rapimento di Cefalo, rappresentato nel 1600 a Firenze ...
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Drammaturgo e romanziere del sec. XVIII. Nato a Brescia nel 1711, il C. fu prima gesuita e professore d'eloquenza a Modena (1736-37); lasciò poi l'insegnamento per vivere della sua opera di scrittore; [...] lasciando al Goldoni, al solito, il rischio e l'onore dei primi tentativi. Nell'autunno del '53, s'iniziò l'ardente lotta del C., succeduto nel teatro S. Angelo al suo rivale, con il Goldoni, passato a quello di S. Luca. Il Goldoni, per strappare al ...
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Eminente teologo ed erudito greco del sec. XVII. Nato a Chio nel 1586 da Nicola Allatios ('Αλλάτιος, in ital. Allacci o Allaccio, o Allazio), fece i primi studî sotto lo zio materno Michele Neuridis, che [...] dedicarsi allo studio della medicina sotto la guida di Giulio Cesare Lagalla, di cui poi scrisse la vita in Bibliographie hellénique du XVIIḥme siècle, III, Parigi 1895, 435-471; C. Mazzi, Leone Allacci e la Palatina di Heidelberg, in Propugnatore, n ...
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Compositore di musica, nato a Firenze il 14 settembre 1760, morto a Parigi il 15 marzo 1842. Ebbe le prime nozioni di musica dal padre ed apprese l'armonia e il contrappunto con Bartolomeo e Alessandro [...] magnifico esito; un po' meno clamoroso fu quello della seconda, Giulio Sabino (1786), ma ciò non impedì che all'autore fosse
Nel 1795, riorganizzandosi il Conservatorio parigino di musica, il C. ne veniva nominato ispettore, poca cosa per i suoi ...
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E più noto col nome di cardinale Caetano (Gaetano, lat. Caietanus) dalla città di Gaeta, ove egli nacque il 20 febbraio 1468. A 16 anni entrò tra i domenicani e studiò prima a Napoli, indi a Bologna. Nel [...] . Tommaso e prendeva viva parte al movimento scientifico dei tempi di Giulio II e Leone X.
Nella famosa elezione fatta da Leone X, il 10 luglio 1517, di 31 cardinali, fu incluso il C., che, già celebre per sapere teologico e per tendenze riformatrici ...
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giulio1
giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di...
giuliano2
giuliano2 agg. [dal nome di Giulio Scaligero (v. oltre)]. – In astronomia, ciclo o periodo g., il periodo di tempo contenente 2.914.695 giorni (cioè 7890 anni del calendario giuliano, di cui alla voce prec.), che si ottiene moltiplicando...