Figlio del console del 141 a. C., fu tribuno della plebe (100), pretore (91) e console (88) con Silla; con questo fu autore di importanti leggi; cercò, quando Silla andò in Oriente, di assicurare la pace [...] all'Italia. Fu fatto assassinare da Gneo Pompeo Strabone. Da distinguere dall'omonimo figlio, morto nei tumulti dell'88, genero di Silla e padre di Pompea, seconda moglie di Giulio Cesare. ...
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Generale spartano, che nel 414 a. C. fu inviato a Siracusa per liberare la città dal blocco posto dagli Ateniesi. Comandò nel 413 le operazioni a terra e, dopo la battaglia navale in cui fu annientata [...] la flotta ateniese, inseguì Nicia e Demostene nella loro ritirata. Tornato in patria (412), fu alcuni anni dopo accusato di aver trafugato parte del bottino e dovette andare in esilio. ...
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Ministro di Tolomeo IV Filopatore, dal 221 a. C., fu, con la complicità della sorella Agatoclea, il vero e corrotto padrone dell'Egitto, specialmente quando, morto Tolomeo IV nel 204, si fece nominare [...] tutore del successore minorenne Tolomeo V. Ma dopo solo pochi mesi la sua scandalosa condotta provocò la rivolta dell'esercito e del popolo di Alessandria che lo massacrò con i familiari (202) ...
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Fratello del console del 74 a. C., fu adottato da un Marco Terenzio Varrone, per cui fu detto Marco Terenzio Varrone Lucullo. Nell'83 a. C. vinse i seguaci di Mario. Console (73), governò la Macedonia [...] e soggiogò i popoli oltre i confini della provincia fino al Mar Nero. Propose la legge Terenzia Cassia frumentaria per la distribuzione di cereali al popolo ...
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Pretore (45-44 a. C.), fu vinto in Siria da Cecilio Basso; ambedue dovettero in seguito sottomettersi al proconsole Cassio. Essendosi dichiarato per gli uccisori di Cesare, ebbe il comando della loro flotta, [...] batté Dolabella e i Rodî e (42) Domizio Calvino. In seguito alla sconfitta di Bruto e Cassio, si rifugiò presso Sesto Pompeo, che però lo fece uccidere (40) ...
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Figlio del M. console del 251 a. C., fu console nel 206 insieme a L. Veturio Filone, col quale fronteggiò quell'anno Annibale nel Bruzio; l'anno successivo ebbe ancora il comando di due legioni contro [...] il duce cartaginese. Fu fervido sostenitore degli Scipioni; fece incarcerare il poeta Nevio per gli attacchi alla sua famiglia e agli Scipioni. ...
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Medico, oriundo della Gallia (4º-5º sec. d. C.); fu a Roma magister officiorum della casa imperiale con Teodosio I, poi con Arcadio. Fu autore di un'opera di notevole interesse nella quale sono descritti [...] i farmaci e le magie (pubbl. 1536 con il titolo De medicamentis empiricis, physicis ac rationalibus liber, in 36 capitoli) ...
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Stratego della lega Etolica (203 a. C.). Fu nemico dei Romani e alleato di Antioco III di Siria, che dopo la sconfitta delle Termopili (191) seguì in Siria. Tornò qualche anno dopo in Etolia, e fu ancora [...] stratego (181 e 173); ma la sua avversione ai Romani ebbe sempre più deboli effetti ...
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Storico latino (1º sec. d. C.); fu console prima del 65, poi governatore della Spagna Tarraconese (68-69). Le sue storie, che comprendevano parte dell'impero di Caligola, l'impero di Claudio e di Nerone, [...] e forse anche alcuni avvenimenti del 69, furono con ogni probabilità fonte degli Annali di Tacito ...
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Senatore romano (metà 2º sec. a. C.); fu padrone del poeta Terenzio, a cui dette presto la libertà; forse è lo stesso T. L. che è ricordato per avere dato nel foro giochi gladiatorî e per avere esposto [...] pubblicamente rappresentazioni pittoriche di essi, iniziando un costume che fu poi imitato. ...
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kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...