Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] successo solo dal 17° sec. in poi e l’uso fu diverso da lingua a lingua, in rapporto ai vari sistemi di massa 3,1 GeV/c2, scoperto nel 1974, che ha aperto la strada allo studio sperimentale del quark c.
Per quanto riguarda la matematica ➔ i. ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...] del 403 a.C. attribuì alla lettera H il valore di e lunga (eta). Il valore originario fu conservato nella scrittura interiezioni o si trovi in questo o quel dialetto; anche il cosiddetto c aspirato fiorentino non è un fonema a sé ma una variante, in ...
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Disciplina che studia gli effetti e le applicazioni dell’interazione tra un campo di sforzi prodotto in un mezzo dal passaggio di un’onda elastica e la radiazione elettromagnetica. Gli effetti consistono [...] per la prima volta nel 1932 da P.J. Debye e F.W. Sears e, indipendentemente, da R. Lucas e P. Biquard, fu studiato dettagliatamente da C.V. Raman e N.S.N. Nath nel 1936. L’angolo ϑn tra la normale al fascio acustico monocromatico e la direzione di ...
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Settima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto greco la lettera corrispondente alla G è il Γ (gamma), che occupa il terzo posto, nell’alfabeto latino occupato dalla C. Questa infatti [...] la sua correlativa sorda ‹k›; quando si vollero distinguere graficamente i due suoni, per quello sonoro s’introdusse una C lievemente modificata, che fu appunto la G, e le si assegnò nell’ordine alfabetico il posto lasciato libero dalla Ζ, che nell ...
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In fisica, particella corrispondente a una data particella elementare, caratterizzata dall’avere massa, spin e vita media uguali, carica elettrica, momento magnetico, numero barionico, leptonico o altro [...] (P.A.M. Dirac), ha trovato la più esauriente conferma sul piano sperimentale. La prima a. osservata fu il positrone, che C.D. Anderson osservò nella radiazione cosmica (1932). Sempre in coppia con la corrispondente particella ordinaria, l’elettrone ...
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riducibilità In analisi vettoriale due sistemi di vettori applicati (per es., due sistemi di forze) si dicono mutuamente riducibili se si può passare dall’uno all’altro con sole operazioni elementari (➔ [...] in un punto.
In logica matematica l’assioma di r. fu introdotto da B. Russell per superare alcune difficoltà che si ogni proprietà appartenente a un ordine superiore al più basso, c’è una proprietà equiestensiva (cioè posseduta dagli stessi oggetti) ...
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Fisico e matematico inglese (Londra 1850 - Torquay, Devonshire, 1925). Membro della Royal Society dal 1891, sviluppò la teoria del campo elettromagnetico già enucleata da J. C. Maxwell ed elaborò il metodo [...] l'ipotesi dell'esistenza nell'alta atmosfera terrestre di regioni fortemente ionizzate e dotate di potere riflettente per le radioonde: fu detta strato di H. (o di Kennelly-H.) la regione ionosferica oggi indicata con la lettera E. I primi scritti ...
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In fisica, l’antiparticella dell’elettrone, detta anche in passato elettrone positivo; fu scoperta da C.D. Anderson nel 1932 in una fotografia di tracce di raggi cosmici in camera di Wilson, ma la sua [...] esistenza era già stata prevista teoricamente da P.A.M. Dirac (➔ Dirac, Paul Adrien Maurice). Il p. è osservato, oltre che come particella secondaria nella radiazione cosmica, nel decadimento di isotopi ...
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secolo Periodo di tempo di 100 anni; è, dopo il millennio, la misura massima in uso per il computo del tempo. Il concetto di un periodo di tempo più lungo della vita mortale fu definito dagli Etruschi [...] anni, ma che furono in realtà celebrati, specie durante l’Impero, a intervalli di tempo assai irregolari: per la prima volta nel 249 a.C. (le celebrazioni ricordate dalle fonti per anni precedenti non sono sicure) e poi altre sette volte (146, 17 a ...
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fisica C. di fasi Fenomeno per cui in un sistema termodinamico esistono contemporaneamente più fasi. Il problema della determinazione delle condizioni per cui può presentarsi è molto studiato in meccanica [...] , economici e sociali, quello capitalista e quello comunista. Fu ripresa nel clima del ‘disgelo’ dopo la morte di distensione verificatasi nei primi anni 1980, i concetti di c. e di collaborazione internazionale tra sistemi diversi assunsero nuovo ...
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kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...