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Matematico italiano (Torino 1736 - Parigi 1813), di famiglia d'origine francese. Indirizzato dal padre verso gli studî legali, si iscrisse a quattordici anni all'univ. di Torino, iniziando anche [...] lo studio della matematica. Lesse gli Elementi di Euclide e l'Algebra di A.-C. Clairaut e poi, in meno di due anni, le Instituzioni analitiche di M. G. Agnesi, l'Introductio in analysin infinitorum di Eulero, le Lectiones de methodo integralium di G. ...
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Matematico greco, autore di numerosi trattati, operò attorno al 300 a. C. nella colonia di Alessandria, allora di recente fondazione. E. è particolarmente noto per un'opera, gli Elementi (v.), contenente [...] aritmetica e della geometria, dato che i Greci ignoravano l'algebra), presentati in struttura assiomatica. È importante notare che, e soltanto attorno al sec. 2° o 1° a. C. iniziarono a essere considerati come uno dei fondamenti della matematica. ...
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Matematico, fisico, astronomo e geodeta tedesco (Brunswick 1777 - Gottinga 1855), considerato uno dei più grandi genî scientifici di tutti i tempi. Taluni aneddoti su G. fanciullo testimoniano di una sua [...] trentennio le ricerche, più generali, di E. Galois sulle equazioni algebriche risolubili per radicali. Già nel 1794, a soli 17 anni, il teorema di G. in tale forma costituisce, com'è noto, una delle equazioni di J, C. Maxwell dell'elettromagnetismo. ...
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Fisico e matematico inglese (Bristol 1902 - Tallahassee, Florida, 1984), premio Nobel per la fisica nel 1933. Diplomato in ingegneria elettrica, virò poi i suoi interessi verso la scienza fondamentale. [...] una rigorosa ed elegante formulazione matematica basata sull’algebra non commutativa di operatori. Derivò l’equazione dell’elettrone (positrone), che fu scoperta sperimentalmente da C. Anderson nel 1932. Sempre nell’ambito della matematica ...
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Matematico (Madras 1904 - Princeton 1960), nipote di Alfred North Whitehead (v.). Compì i suoi studî a Oxford e a Princeton, dove incontrò il matematico O. Veblen che ebbe influenza sul suo orientamento [...] Dopo un primo gruppo di lavori sulla geometria differenziale e sull'algebra di Lie, si interessò alla congettura di Poincaré e trovò ). È stata pubblicata la raccolta completa delle sue opere (Mathematical works of J. H. C. Whitehead, 4 voll., 1962). ...
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Matematico greco vissuto in Alessandria verso il 250 d. C. Ci rimangono di lui, oltre a un libro sui Numeri poligonali, i primi sei libri di Aritmetica (gli altri sette sono andati perduti). D. è da considerarsi [...] di 2º grado. È probabile che l'opera di D. sia stata il punto di partenza dell'algebra araba, ed è certa la sua influenza sulla scuola algebrica italiana (R. Bombelli scoprì, tradusse e commentò i primi cinque libri dell'Aritmetica). Alcuni termini ...
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Matematico e logico (Mannheim 1841 - Karlsruhe 1902); prof. al politecnico di Karlsruhe, fu eminente algebrista. Classiche le sue Vorlesungen über die Algebra der Logik (3 voll., 1890-95), in cui viene [...] notevolmente, fra i logici posteriori, G. Peano, L. Couturat e C. I. Lewis. Opere: Über die formalen Elemente der absoluten Algebra (1874); Der Operationskreis des Logikkalkuls (1887); Abriss der Algebra der Logik (post., 2 voll., a cura di E. Müller ...
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Matematico (Richmond, Surrey, 1821 - Cambridge 1895). Dedicatosi dapprima alla professione legale, le sue ricerche matematiche gli valsero la cattedra di algebra nell'univ. di Cambridge; pubblicò quasi [...] di algebra (teoria degli invarianti e covarianti delle forme algebriche) e di geometria proiettivo-algebrica, astronomia teorica, intervenendo in particolare in una controversia tra J. C. Adams e alcuni astronomi francesi. Fu socio straniero dei ...
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Matematico inglese (Londra 1923 - Birmingham 2010). Ha insegnato a Birmingham (1958-82) e quindi nell'univ. dello stato di New York, a Binghamton (1982-2003), di cui ora è professore emerito. È uno dei [...] , con S. Wylie), A comprehensive textbook of classical mathematics: a contemporary interpretation (1970, con H. B. Griffiths), Course in homological (1972, con U. Stammbach), A course in modern algebra (1974, con Y.-C. Wu), Lectures in homological ...
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Matematico (Ragusa di Dalmazia 1566 - ivi 1626). Discepolo di C. Clavio a Roma, di M. Coignet ad Anversa e di F. Viète a Parigi, in contatto con G. Galilei e con altri matematici e scienziati del suo tempo, [...] dei pesi specifici di numerosi metalli e liquidi. Studioso di Apollonio, si interessò di geometria: nell'opera sua più interessante, De resolutione et compositione mathematica (post., 1630), applicò l'algebra alla risoluzione di problemi geometrici. ...
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ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, il complesso dei fillomi (foglie, antofilli, brattee)...
matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, intesa come scienza della quantità...