(lat. Munda) Antica città della Spagna (forse sul luogo dell’odierna Montilla, prov. di Cordova). Ricordata già nel 214 a.C. per una vittoria di Scipione sui Cartaginesi, è famosa per la battaglia nella [...] quale Cesare, nel 45 a.C., annientò le milizie pompeiane guidate da Gneo Pompeo, figlio di Pompeo Magno. I pompeiani persero nello scontro 30.000 uomini, i cesariani 1000. Seguì la conquista di M. che ...
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Afṭasidi Dinastia musulmana di Spagna che regnò a Badajoz dal 1027 al 1094. Sorta dalla dissoluzione del califfato di Cordova, dopo incessanti guerre interne con gli Abbadidi di Siviglia e con il Regno [...] cristiano di Castiglia e León fu abbattuta dall’invasione almoravide. Gli A. furono grandi mecenati di poeti e artisti ...
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BENTIVEGNA, Francesco
Francesco Brancato
Nato a Corleone (Palermo) il 4 marzo 1820, da Giliberto e da Teresa de Cordova dei marchesi della Giostra, appartenne a cospicua famiglia e, avviato dapprima [...] alla carriera ecclesiastica, passò poi nel Real Convitto Ferdinando di Palermo. Esuberante e irrequieto, non completò il corso degli studi; mostrò invece interessi alla vita politica dell'isola, condividendo ...
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Una delle piccole dinastie arabe (Mulūk aṭ-Ṭawā'if, Reyes de Taifas) sorte in Spagna dopo la caduta del califfato omayyade di Cordova (1031 d. C.). Fondata a Saragozza nel 1039 da Sulaimān ibn Hūd, la [...] dinastia comprese nel suo dominio Lérida, Tudela e Calatayud. Nel 1110 fu abbattuta dagli Almoravidi ...
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Seneca, Anneo (detto il Vecchio o il Retore)
Seneca, Anneo
(detto il Vecchio o il Retore) Retore e storico latino (n. Cordova metà del sec. 1° a.C.- m. 37 d.C. ca.). Recatosi in gioventù a Roma, manifestò [...] subito la sua inclinazione agli studi retorici, sebbene non abbia mai esercitato la professione di oratore. Tornato a Roma in età matura, vi rimase fino alla morte, frequentando gli oratori celebri e attendendo ...
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Nome (arabo Mulūk aṭṭawā’if «re delle nazioni») con cui la storiografia spagnola designò quei capi arabi che, al declino del califfato omayyade di Cordova, fondarono piccoli principati autonomi nei propri [...] domini ...
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Città della Spagna meridionale (236.988 ab. nel 2008), in Andalusia; capoluogo della provincia omonima (12.647 km2 e 901.220 ab. nel 2008). Sorge presso il fiume Genil che qui riceve il Rio Darro (Salon [...] e il pontifex.
Fondata dagli Arabi presso il sito dell’antica Iliberis, nell’11° sec., alla caduta del califfato di Cordova, fu soggetta alla dinastia berbera degli Zairiti (1015-90). Il secondo e più noto periodo della sua storia musulmana è l ...
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Generale e uomo politico spagnolo (Valenza 1476 circa - Capo d'Orso, Amalfi, 1528). Dopo aver dato buona prova del suo valore soprattutto al servizio di Consalvo di Cordova e combattendo per i Cavalieri [...] di Rodi, fu nominato da Ferdinando il Cattolico viceré di Sicilia (1509) e governatore e castellano a vita di Tripoli (1510). Da Palermo, dove volle limitare le usurpazioni nobiliari e insediò il Sant'Uffizio, ...
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Famiglia ebraica originaria dalla Provenza, che ha dato diversi scrittori alla letteratura medievale. Tra essi, Yiṣḥāq Ben Mōsheh, noto come Profiat o Efod (sec. 14°-15°), nativo di Cordova, è autore dell'epistola [...] detta Alteca boteca, apologia del giudaismo ...
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Figlio (m. 1018) di Borrell II, cui successe (992); fu a Roma per chiedere aiuti a Silvestro II contro i Saraceni. Intervenne poi nelle loro lotte civili, a Cordova, in aiuto di Muḥammad ibn Hishām detto [...] il Mahdī ...
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alcazar
alcázar ‹alkàtħar› s. m., spagn. [dall’arabo al-qaṣr «palazzo, fortezza», che risale, attrav. il gr. biz., al lat. castrum] (pl. alcázares ‹alkàtħares›). – Nome, in Spagna, di molte fortezze o cittadelle di età musulmana, e anche di...