GERMIGNY-DES-PRES
C. Heitz
GERMIGNY-DES-PRÉS (Germiniacus nei docc. medievali)
Centro della Francia centrosettentrionale (dip. Loiret), celebre per l'oratorio eretto nell'803 e completato nell'806 da [...] . L'intradosso delle arcate appare scanalato, con un motivo forse ispirato alle arcate della Grande moschea di Córdova, anch'esse segnate da analoghe scanalature.Nella calotta absidale si conserva una fondamentale testimonianza dell'arte di epoca ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] spagnola, come pure alla stessa origine si possono far risalire alcuni capitelli che ricordano quelli della Grande moschea di Cordova. La Kutubiyya deve la sua fama soprattutto al minareto, alto oltre m. 60, i cui motivi decorativi sottolineano la ...
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MOSAICO
B. Finster
Termine di incerta etimologia che definisce in generale la decorazione di una superficie architettonica (pavimento, parete, soffitto) realizzata per mezzo di piccole pietre naturali [...] a diffondere i modelli e le tecniche dell'arte musiva bizantina. Una di queste lavorò nel sec. 10° nella Grande moschea di Córdova, un'altra nel sec. 12° nella chiesa della Natività a Betlemme, mentre i m. del monastero di Gelati, in Georgia, sempre ...
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L'Africa islamica: introduzione
Vincenzo Strika
L'Islam è penetrato in Africa attraverso due vie principali: l'Africa settentrionale e il Corno d'Africa. Mentre la prima diede vita a un'arte che [...] in Spagna, sempre più minacciata dalle armi cristiane e costretta, dopo la frammentazione del califfato omayyade di Cordova, a ricorrere all'aiuto degli Almoravidi, Berberi del Sahara. Costoro, se momentaneamente posero freno alla Reconquista ...
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Taranto Comune della Puglia (249,8 km2 con 191.050 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata nella parte più interna del golfo omonimo e ha il suo nucleo originario nella falsa isoletta [...] , Maria d’Enghien. Nel 1463 il principato di T. tornò a far parte della corona. Conquistata da G. Fernández de Cordova (marzo 1502) e in seguito fortificata dagli Spagnoli, T. sostenne ripetuti attacchi turchi nel corso del 16°-17° secolo. Occupata ...
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L'Africa islamica: Tunisia
Alessandra Bagnera
Giovanna Ventrone Vassallo
Enrico Cirelli
Federico Cresti
Gabriella Di Flumeri Viatelli
Mourad Rammah
Patrice Cressier
di Alessandra Bagnera
Inquadramento [...] che testa di ponte di importazioni orientali materiali e intellettuali nel Maghreb e ferro di lancia contro il califfato omayyade di Cordova, non resta oggi che un campo di rovine, giacché oltre i tre quarti della superficie che essa un tempo ...
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STUCCO
J. Gierlichs
Termine che si riferisce alla decorazione a rilievo della superficie parietale o alla configurazione del dettaglio architettonico attraverso l'applicazione di un materiale che ha [...] risalgono gli archi intrecciati, disposti su più livelli, decorati in s., dell'ampliamento della Grande moschea (al-Masjid al-Jāmi') di Córdova del sec. 10°, che si deve ad al-Ḥakīm II (Ewert, 1968), mentre la più ricca decorazione dell'epoca dei ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] città e costituivano luoghi di sosta e di tappa. Ne è un esempio il c. di El Vacar, sulla strada che da Córdova conduceva all'Estremadura: il rettangolo delle sue mura è fiancheggiato da bastioni a base quadrata (quattro agli angoli e quattro lungo i ...
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AERARIUS
I. Calabi Limentani
Aerarius faber, o anche, semplicemente, ae., era l'artigiano dell'aes, il rame e le sue leghe, prima fra tutte il bronzo, e poi in generale, di ogni altro metallo fuso. [...] I. L., xii, 4473).
L. Naevius Eleuther, Narcissus, Thesmus (lib., Roma, iscr. fun., C. I. L., vi, 9138).
C. Octavius Felix (lib., Córdova, in Spagna, iscr. fun., C. I. L., ii, 2236).
C. Plotius Faustus (lib., Roma, iscr. fun. collegiale, C. I. L., vi ...
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Vedi PAPIRO dell'anno: 1963 - 1996
PAPIRO (πάπυρος, papyrus)
V. Bartoletti
Pianta palustre (Cyperus papyrus), coltivata anticamente soprattutto in Egitto. Le fibre ricavate dal fusto della pianta servivano [...] d. C., e non sono pochi i p. arabi del sec. IX; in questo periodo, a Costantinopoli come a Roma, a Bagdad come a Cordova, il p. fu ancora comunemente usato. Soltanto nel sec. X le fabbriche egiziane cominciarono a scadere, e questo termine di tempo ...
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alcazar
alcázar ‹alkàtħar› s. m., spagn. [dall’arabo al-qaṣr «palazzo, fortezza», che risale, attrav. il gr. biz., al lat. castrum] (pl. alcázares ‹alkàtħares›). – Nome, in Spagna, di molte fortezze o cittadelle di età musulmana, e anche di...