Astronomo e matematico arabo di Spagna (n. Madrid - m. 1007 circa). Fondò a Cordova una fiorente scuola di matematica. Oltre alle sue opere astronomiche, tra cui un rifacimento delle Tavole di al-Khuwārizmī, [...] sono a lui attribuiti, senza sicuro fondamento, scritti apocrifi di alchimia e magia (tra essi la Ghāyat al-ḥakīm, in versione latina Picatrix) ...
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VILLAHARTA (A. T., 39-40)
Guido Ruata
Stazione idrominerale spagnola nella provincia di Cordova. Ha sette sorgenti alcaline e ferruginose, ricche di acido carbonico, radioattive, usate per bevanda nelle [...] forme gastro-intestinali ed epatiche, nell'anemia e clorosi, nel diabete, nei catarri vescicali ...
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È quella parte della provincia di Cordova (Spagna meridionale) che si stende alla sinistra del fiume Guadalquivir e sulle due rive del Guadajoz, costituita da estese pianure di terreni terziarî e sedimentarî, [...] che verso S. trapassano in basse catene di colline e di montagne. La Campiña ha inverni temperati ed estati molto calde, con piogge scarse, specialmente all'O.; è fertilissima e produce gran copia di cereali, ...
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Munda
Antica città della Spagna, probabilmente nel luogo dell'attuale Montilla, vicino a Cordova; ivi, il 17 marzo del 45 a.C., Cesare sconfisse gli ultimi resti dell'esercito pompeiano comandati da [...] Gneo Pompeo. Dopo la conquista, la città venne rasa al suolo.
D. allude indirettamente alla battaglia di M. in Pd VI 71-72 onde si volse [l'aquila romana] nel vostro occidente [in Spagna], / ove sentia ...
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Erudito spagnolo, nato verso il 1425, forse a Cordova, e morto a Roma al principio del 1485. A 20 anni era già dottore in diritto civile e canonico, e maestro di teologia e arti liberali. Aveva conoscenza [...] della poesia, componeva musica, parlava e scriveva il latino, il greco, il caldeo e l'arabo. Nel 1443 venne in Italia, e l'anno seguente era nella corte aragonese, confessore regio. Alla fine del 1445 ...
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(lat. Munda) Antica città della Spagna (forse sul luogo dell’odierna Montilla, prov. di Cordova). Ricordata già nel 214 a.C. per una vittoria di Scipione sui Cartaginesi, è famosa per la battaglia nella [...] quale Cesare, nel 45 a.C., annientò le milizie pompeiane guidate da Gneo Pompeo, figlio di Pompeo Magno. I pompeiani persero nello scontro 30.000 uomini, i cesariani 1000. Seguì la conquista di M. che ...
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Teologo portoghese (Oporto 1536 - Tivoli 1608); gesuita (dal 1552), insegnò filosofia e teologia a Cordova e Salamanca. La sua Theologiae moralis summa (3 voll., 1588-93) subì qualche censura; passato, [...] anche per contrasti con i suoi superiori, tra i domenicani, ne condivise l'opposizione al molinismo. Il trattato De pontificis romani clave (1593) fu censurato dall'Indice (ag. 1603). Rientrato nella Compagnia ...
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Ibn Masarra, Muhammad ibn Abdallah
Ibn Masarra, Muḥammad ibn ‛Abdallāh
Pensatore e mistico musulmano (Cordova 883 - ivi 931). Il suo insegnamento sembra fondere i principi della scuola mu ̔tazilita [...] (➔) con le dottrine neoplatoniche, anche sulla base di un’esegesi allegorica del Corano (il «Trono» di Dio è la materia prima). Già rintracciate nello pseudo-Empedocle (M. Asín Palacios), le fonti della ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] nel 1037) e di Aragona (che nel 1137 si unì alla contea di Barcellona), le cui forze riunite si spinsero fino a Cordova (1010); ma, dopo le prime vittorie, la penetrazione cristiana nella S. musulmana subì un arresto.
Invocati dai re di Taifas, i ...
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Pittore spagnolo (n. 1470 circa - m. Siviglia 1545). Probabilmente di origine tedesca, è documentato a Cordova dal 1496 e, dal 1508, a Siviglia, dove lavorò per la cattedrale. Tra le sue opere più significative: [...] la Vergine della rosa (Siviglia, Santa Ana) e la Vergine dei navigatori (tra il 1531 e il 1536; Siviglia, Alcázar), grandiosa rielaborazione del tema tradizionale della Madonna della Misericordia, eseguita ...
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alcazar
alcázar ‹alkàtħar› s. m., spagn. [dall’arabo al-qaṣr «palazzo, fortezza», che risale, attrav. il gr. biz., al lat. castrum] (pl. alcázares ‹alkàtħares›). – Nome, in Spagna, di molte fortezze o cittadelle di età musulmana, e anche di...