Vedi TERRACOTTA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACOTTA
A. Andrén
La parola italiana "terracotta" viene usata, dal Rinascimento in poi, e oggi anche in altre lingue, per indicare varî prodotti di argilla [...] d'Italie, La Gyptothèque Ny Carlsberg, II, Monaco 1912; A. Della Seta, Museo di Villa Giulia, Roma 1918; E. Douglas van Buren, Figurative terra-cotta Revetments in Etruria and Latium in the VI and V centuries B. C., Londra 1921; P. Mingazzini, Il ...
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Divinità maschile mesopotamica, di origine sumerica, che si trova associata con la dea Ishtar (v.). Dal mondo orientale è passata a quello classico con il nome di Adone (v.). Il suo nome appare originariamente [...] , Cylinder Seals, Londra 1939, pp. 13, 17, 59, 60, 97, 106, 111, 113, 114, 115, 117, 118, 130, 270; E. D. Van Buren, Symbols of the Gods in Mesopotamian Art, Roma 1945, p. 13; id., The Guardians of the Gate in the Akkadian Period, in Orientalia, XVI ...
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Architetto e pittore olandese, nato a Haarlem nel 1595, morto nel 1657. Già nel 1614 iscritto nella compagnia dei pittori a Haarlem, venne poi in Italia per studiarvi anche l'architettura del Palladio [...] volle consigliere nella costruzione dei castelli di Honselersdijk e di Rijswijk e gli affidò la sistemazione dell'antico castello di Buren (1636). Dopo la morte del principe (1647) la sua vedova dava al maestro la direzione dei lavori per la grande ...
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Closky, Claude
Closky, Claude. – Artista francese (n. a Parigi 1963), pioniere di arte digitale multimediale. Attivo sin dai primi anni Ottanta del 20° secolo, quando fondò, insieme a Pierre Huyghe, [...] erede sia della tradizione del gruppo francese di letteratura potenziale OuLiPo, quanto dei situazionisti, di Fluxus, Daniel Buren e Andy Warhol e soprattutto dell’arte concettuale, attenta all’analisi linguistica del medium utilizzato. Tutto il suo ...
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BABILONESE, Arte
G. Furlani
Di arte b. non si può parlare propriamente che dal tempo dello stabilirsi della I dinastia di Babilonia, quando questa città fu fatta capitale del nuovo regno semitico nel [...] The Flowing Vase and the God with Stream, Berlino 1933; B. Meissner, Die babylonischen Kleinplastiken, Lipsia 1934; E. Douglas van Buren, The Ear of Corn, Roma 1935; G. Furlani, Dèi e dèmoni bifronti e bicefali nell'Asia occidentale antica, Roma 1935 ...
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ANU (sum. an "cielo", accad. Anum)
Principale divinità sumerica, di carattere fondamentalmente uranico. A. era il dio del cielo, e il suo nome era rappresentato nella scrittura pittografica da una stella; [...] Les religions de Babylonie et d'Assyrie, Parigi 1945, pp. 22 ss. e 45 ss., con una particolareggiata bibliografia; E. Douglas van Buren, Symbols of the Gods in Mesopotamian Art, Roma 1945, pp. 104-106; W. Andrae, Der Anu-Adad Tempel in Assur, Lipsia ...
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ISHTAR
G. Garbini
− Nome semitico della sumerica Innin, Inanna (da Ninanna(k) "signora del cielo"). I. era la più importante divinità femminile mesopotamica, la cui natura e i cui attributi variarono [...] : D. Opitz, Die vogelfüssige Göttin auf den Löwen, in Archiv für Orientforschung, XI, 1936-37, pp. 350-53; E. Douglas Van Buren, A Further Note on the Terracotta Relief, ibidem, pp. 354-57; E. G. Kraeling, A Unique Babylonian Relief, in Bulletin of ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] americane, è quella del gruppo Support-Surface (C. Viallat, L. Cane , A. Valensi) e del gruppo B.M.P.T. (D. Buren, O. Mosset, M. Parmentier e N. Toroni). L’arte concettuale ha in Ben (B. Vauthier) un significativo esponente, collegato al gruppo ...
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WILMOT, David
Henry Furst
Uomo politico e giurista americano, nato a Bethany (Pennsylvania) il 20 gennaio 1814, morto a Towanda (Pennsylvania) il 16 marzo 1868. Sedette nella camera bassa dal 1845 al [...] pare che la sua applicazione ad altri territorî fosse dovuta a Preston King (1806-65) di New York. W. seguì M. Van Buren nel 1848 e divenne poi repubblicano. Fu magistrato dal 1853 al 1861; senatore federale dal 1861 al 1863, e di nuovo giudice sino ...
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PRAXIAS (Πραξίας)
Red.
3°. - Scultore greco, figlio di Lysimachos, ateniese, del demo di Ankyle, attivo ad Atene, Oropos e probabilmente a Delfi intorno al 370-350.
L'attività di P. ad Atene è attestata [...] P. come allievo di Kallimachos intende D. v. Buren, che vede in alcuni rilievi neoattici con la triade apollinea Brunn, Geschichte d. gr. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 173; D. v. Buren, Praxias, in Memoirs Amer. Ac. Rome, III, 1919, p. 91 ss.; J. ...
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O.K.
‹óu kèi› o, all’ital., ‹okèi›. – Sigla statunitense che indica approvazione, consenso, equivalente all’ital. «sta bene, va bene». Ne sono state date molte spiegazioni poco plausibili; sembra ormai accertato che apparve nel 1840, anno...