DUPRÈ THESEIDER, Eugenio
Sofia Boesch
Nacque a Rieti il 22 marzo 1898, da Francesco e da Fanny Rettig.
La famiglia era di origine francese (i due cognomi sono attestati sia uniti sia alternati nella [...] traduzione per la casa editrice Sansoni dell'Etàdi Costantino il Grande di J. Burckhardt, preceduta da una impegnativa Introduzione (edita anche separatamente: Il giovane Burckhardt e "l'età di Costantino", in Convivium, n. s., II [1958], pp. 174 ...
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Militarismo
GGolo Mann
di Golo Mann
Militarismo
sommario: 1. Definizione. 2. Origini storiche. 3. Militaristi e civili. 4. Filosofia. 5. Origini psicologiche e sociali. 6. Militarismo e politica. 7. [...] . Pensatori liberali come lo storico inglese Acton e lo storico dell'arte e filosofo della storia svizzero Burckhardt si mostrarono scossi dall'efficienza della rinnovata macchina bellica prussiana: dai piani di battaglia provvidenzialmente preparati ...
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La storiografia anglofona su Costantino nel XX secolo: linee di sviluppo
Francesco Ziosi
Molte tra le pagine migliori della storiografia del Novecento sul Tardoantico sono scritte in inglese. Questo [...] nel solco che Baynes aveva tracciato, vale a dire in quella tendenza che, in reazione a Gibbon e a Burckhardt, comincia a rivalutare la genuinità del senso religioso di Costantino. Alföldi porta addirittura il segno più oltre e individua nella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Delio Cantimori
Giovanni Miccoli
Delio Cantimori è stato agli occhi di tanti un «grande maestro» (Sasso 2005, p. 278) nella cultura italiana ed europea del Novecento. È questa realtà di fatto che sollecita [...] secolo»: «la confusione che avevo in testa era colpa di Gentile, Croce, De Sanctis, Hegel, Mazzini, Gioberti, Gioacchino Volpe, Lutero, Burckhardt, Sorel» (Di Rienzo 2004, pp. 23 e seg.); omette però le parole che la precedono: «Non starò a fare l ...
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COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] della problematica religiosa, la consapevolezza della "potenza" storica della religione (giusta la terminologia, e la storiografia, del Burckhardt, il cui Costantino fu ben cognito e caro al C., e da lui profondamente studiato, citato e discusso ...
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SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...] , da tutto un altro punto di vista e dando luogo, a sua volta, a una forte accentuazione interpretativa in altro senso, Burckhardt parlava dello "stato come opera d'arte" (arte nel senso, anche artigianale, di abilità e di tecnica, nel senso di genio ...
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BORGIA, Cesare
Felix Gilbert
Figlio del cardinale Rodrigo e di Vannozza Catanei, nacque nel 1475, probabilmente nel mese di settembre, maggiore dei figli nati da quell'unione, dei quali ci sono noti [...] . come rappresentante del potere politico spietato e amorale fu ripreso e rielaborato da Jakob Burckhardt nella sua Civiltà del Rinascimento in Italia. Influenzato dalle idee del Burckhardt, il Nietzsche vide nel B. un uomo che seguiva i suoi istinti ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] Die Idee der Staatsräson in der neueren Geschichte, un discepolo del Droysen e specialmente del Ranke, idealmente solidale con Burckhardt e legato da forte amicizia a Ernst Troeltsch: dal riconoscimento dell'antinomia tra la potenza e lo spirito egli ...
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Il dibattito sulla teologia politica, prima e dopo Peterson
Giuseppe Ruggieri
Fare di Erik Peterson (1890-1960) il perno del dibattito sulla teologia politica, all’interno di un’opera collettiva dedicata [...] politica, abuso teorizzato appunto da Eusebio. In questo, almeno secondo Schmitt7, Peterson si poneva sulla scia segnata da Jacob Burckhardt nella sua monografia su Il tempo di Costantino il Grande (edito per la prima volta nel 1853) che negava a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] le loro storie di Firenze, che il primo tratta dalle origini al 1404 e il secondo dal 1352 al 1455.
Nella scia di Jacob Burckhardt, la critica non è stata, in generale, molto indulgente né con l’uno, né con l’altro, e gli accenni di una revisione di ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...