tardo antico
tardoantico
Termine adoperato per indicare il periodo che dagli ultimi secoli di vita dell’impero romano giunge a comprendere anche la prima fase dei regni romano-barbarici in Occidente [...] prima ancora delle invasioni barbariche affiora già nelle opere di storici del Settecento e dell’Ottocento (E. Gibbon; J. Burckhardt), ma a introdurre il concetto fu lo storico dell’arte A. Riegl, per spiegare le profonde differenze formali che ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] ed Ernst H. Kantorowicz ‒ un autore, quest'ultimo, in cui è nondimeno viva e operante la lezione di Gothein e di Burckhardt, di Droysen e di von Domaszewski, di Weber e di Dilthey (v. Kantorówicz, Ernst H.). Altri vollero perciò sottolineare come ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Santo Mazzarino
Mario Mazza
Per solidità di dottrina, per varietà e vastità di interessi, per originalità di pensiero Santo Mazzarino può considerarsi uno dei maggiori storici dell’antichità del 20° [...] Hegel-Croce, a favore dello «storicismo degli storici», come egli designa quello di Niebuhr, di Leopold von Ranke, di Burckhardt.
Il distacco di Mazzarino dallo storicismo ‘assoluto’ si compie lungo tre linee di fuga. In primo luogo, la riflessione ...
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mentalita, storia della
mentalità, storia della
Uno dei più importanti indirizzi storiografici maturati a partire dagli anni Trenta del 20° sec., nell’ambito della nouvelle histoire, la storia di nuovo [...] . Wallon, le tesi antipositiviste di H. Berr, i primi approcci alla storia delle credenze e dei riti operati da J. Burckhardt e J. Huizinga), Febvre propose la definizione di «attrezzatura mentale» per spiegare il modo in cui gli uomini delle diverse ...
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Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] ). Si tratta infatti di una definizione soggettiva e spesso strumentale. Di una "terribile semplificazione", avrebbe osservato Jakob Burckhardt. Amplificata e incentivata dai media, per i quali lo slogan accattivante tende spesso a prevalere sull ...
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Il potere di Costantino
Dimensioni e limiti del potere imperiale
Averil Cameron
Non vi è un solo modo di interpretare il regno di Costantino, la sua personalità e i suoi obiettivi. Le contraddizioni [...] reazioni molto partecipi e appassionate: dalla profonda ostilità espressa da Edward Gibbon nel XVIII secolo – e da Jacob Burckhardt nel XIX – fino alla percezione, radicata negli storici della Chiesa più tradizionali, di Costantino come l’imperatore ...
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Costantino nella storiografia cattolica tedesca
Claus Arnold
Nel cattolicesimo di lingua tedesca del tardo Settecento e dell’Ottocento1 l’immagine di Costantino e lo studio della cosiddetta ‘svolta [...] Knöpfler, storico della Chiesa a Monaco di Baviera e alunno di Hefele, si rifà sia a Flasch che a Burckhardt, giudicando il Costantino di quest’ultimo «molto unilaterale»59. Sullo sfondo della critica burckhardtiana, Knöpfler, però, soppesa con cura ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] . La prima, che aveva accreditato la realtà di sogni e visioni, era prevalsa sino al XVIII secolo. La seconda, sostenuta da Burckhardt e da Dury in Francia, che attribuiva a Costantino solo l’anima di un politico – capace di riscuotere l’appoggio dei ...
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L’‘epoca’ di Costantino e il Tardoantico
Andrea Giardina
La questione costantiniana si pose nella stessa età di Costantino. Se ci si riferisce al problema classico, oggi largamente superato, della sincerità [...] vite, cit., p. 14.
50 Ivi, p. 15.
51 M. Mazza, Spätantike. Genesi e trasformazioni di un tema storiografico (da Burckhardt a Mickwitz e Marrou via Riegl), in Id., Tra Roma e Costantinopoli. Ellenismo Oriente Cristianesimo nella Tarda Antichità. Saggi ...
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KANTORÓWICZ, ERNST HARTWIG
RRoberto Delle Donne
Nacque a Posen (oggi Poznań) da un'agiata famiglia di industriali ebrei il 3 maggio 1895. Nella città natale, allora capitale dell'omonima provincia prussiana, [...] D'altra parte, già Gothein, con cui K. aveva discusso la sua tesi di dottorato, aveva imparato da Dilthey e da Burckhardt a fermare l'attenzione sull'unità (Gesamt-heit) dei vari aspetti della vita culturale. Per Dilthey la 'comprensione' di un'epoca ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...