Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] 9° vol. della Histoire de France di J. Michelet, La Renaissance (1855), quanto con la traduzione dell’opera di J. Burckhardt, Die Kultur der Renaissance in Italien (1860; trad. it. di D. Valbusa rivista dall’autore, 1876). Prima d’allora non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La filosofia civile
Michele Ciliberto
Esistono le tradizioni filosofiche nazionali? E se esistono, qual è il tratto distintivo di quella italiana? È una domanda nella quale si intrecciano problemi di [...] aveva congiunto il problema del Rinascimento con quello delle origini del ‘mondo moderno’; e, del resto, lo stesso Jacob Burckhardt aveva proceduto in una direzione affine, individuando in figure come Federico II ed Ezzelino da Romano le radici della ...
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GRASSI, Ernesto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Milano il 2 maggio 1902 da Giovanni Battista e da Caterina Luce. Compì gli studi nella città natale, dove fu allievo di P. Martinetti ed entrò in contatto [...] . In questa fase egli accettava ancora la definizione filosofica che B. Spaventa e G. Gentile (sulla scia di J. Burckhardt) avevano dato dell'umanesimo come movimento di rifiuto dei valori trascendenti e come riscossa dei valori immanenti dell'essere ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] the late eighth century on translations from Greek, "Arabic sciences and philosophy", 9, 1999, pp. 233-246.
Burckhardt 1968-69: Burckhardt, Johann J. - van der Waerden, Bartel L., Das astronomische System der persischen Tafeln, "Centaurus", 13, 1968 ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] Die Idee der Staatsräson in der neueren Geschichte, un discepolo del Droysen e specialmente del Ranke, idealmente solidale con Burckhardt e legato da forte amicizia a Ernst Troeltsch: dal riconoscimento dell'antinomia tra la potenza e lo spirito egli ...
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Ideologia
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Ideologia
sommario: 1. Il secolo delle ideologie. 2. Dalle guerre ideologiche alle guerre di religione. 3. Ideologie e movimenti no global. 4. L'ideologia [...] il "mondo della sicurezza" andò in pezzi e fra le sue macerie apparvero i "terribili semplificatori" profetizzati da Jacob Burckhardt, capaci - con le loro suggestive diagnosi-terapie dei mali del mondo - di accendere l'entusiasmo delle masse e di ...
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STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] tutti o quasi i secoli passati: godere delle creazioni delle passate civiltà apparve il più alto grado di vita spirituale (J. Burckhardt).
Si avrà così quell'"ipertrofia" di senso storico, che fu denunciata da F. Nietzsche nel suo celebre saggio Dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Gentile
Biagio de Giovanni
Giovanni Gentile, filosofo fra i massimi del Novecento europeo, unì all’elaborazione costante del suo pensiero una vocazione di riformatore politico-religioso, e [...] storia stessa, rilanciata fuori dagli schemi di filosofia della storia, provava a riprendere contatto con la vita, fra Jacob Burckhardt e Wilhelm Dilthey. Perfino la revisione del marxismo, che si avviò in quegli anni, avvenne con la parola d’ordine ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lo storicismo nel secondo dopoguerra
Marcello Mustè
Nella filosofia italiana del secondo dopoguerra, la riflessione sullo storicismo ha rappresentato un passaggio essenziale nel più ampio confronto [...]
Certo, i diversi autori che via via entrarono nel suo caratteristico laboratorio – Karl Marx, Johann Gustav Droysen, Jacob Burckhardt, Max Weber – non offuscarono mai del tutto la sensibilità per il discorso filosofico (che fu tanto respinto quanto ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] . Va pure rilevato il carattere per certi aspetti sorprendente del suo disegno, poiché procede a ritroso da Burckhardt, attraverso Marx, Hegel, Proudhon, Comte, Condorcet, Turgot, Voltaire, Vico, Bossuet, Gioacchino da Fiore, Agostino, Orosio, fino ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...