Il Rinascimento
Sergio Bertelli
Innanzi tutto un problema di cronologia. Come distinguere il periodo che definiamo Rinascimento da quello precedente, che i manuali di storia chiamano Umanesimo; che [...] (titolo di un capitolo della Histoire de France) di J. Michelet (1855) e dall’altrettanto famoso libro di J. Burckhardt Die Kultur der Renaissance in Italien (1860), intendendo Kultur nell’accezione germanica di «civiltà». Notiamo però che già l’anno ...
Leggi Tutto
ZEHRFUSS, Bernard
Pia Pascalino
Architetto, nato ad Angers il 20 ottobre 1911, diplomato alla École des beaux arts di Parigi; Grand Prix de Rome nel 1939. Ha lavorato alla realizzazione di opere d'interesse [...] la collaborazione anche di N. Esquillan, R. Camelot, e J. de Mailly, 1955; Parigi, laboratori Sandoz cui ha collaborato anche M. Burckhardt, 1968); mentre i tecnici delle altre nazioni che hanno più spesso lavorato insieme con Z. sono P. L. Nervi, M ...
Leggi Tutto
GLÜCK, Christian Friedrich von
Pietro De Francisci
Giurista tedesco, nato a Halle il 1° luglio 1755, morto a Erlangen il 20 gennaio 1831. Fu nominato professore a Erlangen nel 1784, indi consigliere [...] ), continua poi (1841-1847) da ch. Mühlenbrüch e da L. Fein, indi da L. Arndts, da B.W. Leist e dal Burckhardt. Essa riproduce lo stato della pandettistica tedesca nel sec. XVIII e costituisce una miniera preziosa di dottrina; venne tradotta anche in ...
Leggi Tutto
tardo antico
tardoantico
Termine adoperato per indicare il periodo che dagli ultimi secoli di vita dell’impero romano giunge a comprendere anche la prima fase dei regni romano-barbarici in Occidente [...] prima ancora delle invasioni barbariche affiora già nelle opere di storici del Settecento e dell’Ottocento (E. Gibbon; J. Burckhardt), ma a introdurre il concetto fu lo storico dell’arte A. Riegl, per spiegare le profonde differenze formali che ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rinascimento: oltre la costruzione dei ‘moderni’
Michele Ciliberto
Quando si parla di movimenti come il Rinascimento – o anche l’Illuminismo – che contengono nella loro stessa definizione un giudizio [...] Una cosa è il punto di vista di un illuminista come d’Alembert, un’altra quello del professore basileese Jacob Burckhardt, che in Historische Fragmente aus dem Nachlass, pubblicati postumi nel 1929 (trad. it. Lezioni sulla storia d’Europa, 1959), si ...
Leggi Tutto
MATERA, Giovanni
Davide Lacagnina
– Nacque a Trapani il 2 sett. 1653 da Leonardo e da Antonina Cangemi. Sin dalle fonti più antiche il M. è ricordato come «Mastru Giuvanni lu pasturaru» (Romano, p. 249), [...] di Palermo, Messina 1824, p. CIII; G.M. Di Ferro, Biografia degli uomini illustri trapanesi, III, Trapani 1831, p. 204; J. Burckhardt, Il Cicerone (1855), a cura di P. Mingazzini - F. Pfister, Firenze 1952, p. 784; G. Di Marzo Ferro, Guida istruttiva ...
Leggi Tutto
Storico dell'arte svizzero (Winterthur 1864 - Zurigo 1945), figlio di Eduard. Rappresentante della corrente della pura visibilità, propose nella sua opera Kunstgeschichtliche Grundbegriffe (1915) un sistema [...] artistici.
Vita
Professore (dal 1893) di storia dell'arte all'univ. di Basilea, successe in quella cattedra al suo maestro J. Burckhardt; passò poi (dal 1901) all'univ. di Berlino, a Monaco (dal 1912) e infine (dal 1924) a Zurigo. Sulla formazione ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valentino Pace
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel suo momento più alto la civiltà figurativa del Quattrocento ha due polarità preminenti, [...] , dove la rinascita ideale è posta sotto il segno di un ritorno all’antichità (Eugenio Garin, Introduzione a J. Burckhardt , La civiltà del Rinascimento in Italia , 1955).
Firenze, lo spazio prospettico
È nella città di Firenze che, ad apertura ...
Leggi Tutto
Filosofo e storico della filosofia, nato a Torino il 16 gennaio 1917, morto a San Domenico di Fiesole il 6 gennaio 1979. Insegnante di filosofia presso il liceo Machiavelli di Lucca (1942-49), è stato [...] e, per suo tramite, di Schopenhauer e del pensiero orientale, ha coltivato insieme studi filologici secondo la tradizione di Burckhardt e Nietzsche. Il suo contributo più rilevante è l'edizione del ''testo critico originale'' di Nietzsche, Werke ...
Leggi Tutto
STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] ed Ernst H. Kantorowicz ‒ un autore, quest'ultimo, in cui è nondimeno viva e operante la lezione di Gothein e di Burckhardt, di Droysen e di von Domaszewski, di Weber e di Dilthey (v. Kantorówicz, Ernst H.). Altri vollero perciò sottolineare come ...
Leggi Tutto
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...