Inventore e studioso di fisica (n. Agordo 1617 - m. in Polonia 1680); viaggiò in Egitto, poi (1641) si stabilì in Polonia, ove diresse la zecca di stato. Nella Misura universale (1675) propose come unità di lunghezza quella del pendolo che batte il secondo, attribuendo a tale unità il nome di "metro"; da essa derivò le unità di misura per superfici e volumi e indirettamente anche per i pesi. Suggerì, ...
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Famiglia di burattinai italiani. Capostipite Luigi Rimini (Carpi 1775 - Modena 1839), israelita che, convertitosi, prese il cognome C.; perfezionò gli spettacoli di burattini in uso ai suoi tempi, e creò [...] il popolare tipo di Sandrone; ebbe a successori i figli Francesco e Paolo. La figlia Ermenegilda sposò il burattinaio Giulio Preti, continuando al suo fianco l'arte paterna ...
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CUCCOLI, Filippo
Roberta Ascarelli
Nato a Bologna il 2 dic. 1806 da Domenico e Rosa Ghedini, dopo aver frequentato le scuole dell'Archiginnasio, entrò all'età di quattordici anni nell'azienda tessile [...] l'11 luglio 1872.
Fonti e Bibl.: F. Mistrali, Gli dei se ne vanno, in Il Monitore di Bologna, 23 luglio 1872; C. Ricci, I burattini di Bologna, in La Tribuna, 8 sett. 1886; Id., Teatri di Bologna nei secoli XVII e XVIII, Bologna 1888, pp. 665-671; Id ...
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Burattinaio (Selo Medvedkovo 1901 - Mosca 1992); allievo di una scuola di pittura, compì le sue prime esperienze teatrali nell'ambito del Teatro d'arte di Nemirovič-Dančenko, alla Muzykal´naja Studija. [...] , anche in fortunate tournée all'estero (in Italia nel 1961), una gamma vastissima di figure e tipi umani avvalendosi di burattini, di fantocci, di trucchi di ogni genere. Fu proclamato artista nazionale dell'URSS nel 1953. Ha scritto, fra l'altro ...
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CAMPOGALLIANI (Rimini), Luigi
Sisto Sallusti
Nacque a Carpi (Modena) nel 1775 (non si conoscono il mese e il giorno, né il nome del padre e della madre) da una famiglia di ebrei convertiti di cognome [...] .
Si usava acquistare sedie dall'alto schienale terminante con pomi lavorati al tornio; segati, questi erano trasformati in teste di burattini, con due fori per gli occhi e un foro per l'indice che li muoveva. I burattinai coprivano lo schienale con ...
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CUCCOLI, Angelo
Roberta Ascarelli
Figlio di Filippo e di Maria Gasperini, nacque a Bologna il 12 ott. 1834. Poco dotato per il mestiere paterno di burattinaio (aveva una voce timida ed incerta), il [...] è molto antica (il suo nome si ritrova tra gli zanni del Seicento), ma la caratterizzazione posteriore è legata al teatro dei burattini prima con il Cavallazzi e quindi con i Cuccoli. La sua popolarità si estese con il C. oltre le mura cittadine ed ...
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Burattinaia, costumista e scenografa (Roma 1908 - ivi 1992). Attiva come scenografa e costumista sia nei teatri d'opera (Regio di Torino, Opera di Roma, Scala di Milano) sia in quelli di prosa (Teatro [...] alla creazione di fantocci di stoffa, per i quali realizzò i suoi primi spettacoli. Nel 1947 fondò l'Opera dei Burattini, che si impose in Italia e all'estero per la qualità dell'invenzione drammaturgica, la raffinatezza degli allestimenti e delle ...
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DURANDI, Iacopo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Santhià (Vercelli) il 25 luglio 1739, dal notaio Domenico, "persona di comoda fortuna", di famiglia originaria di Candelo (Vercelli), e da Benedetta [...] fin dalla prima infanzia opere di poesia e i drammi dei Metastasio, che il D. s'ingegnava di adattare per i suoi burattini. Metteva in ciò tanto impegno che in seguito il padre gli fece costruire un piccolo teatro familiare, dove il D. stesso si ...
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Letterato (Roma 1637 - ivi 1700), fratello del card. Niccolò, viaggiò in Europa, Asia, Africa, America, a Roma visse nella cerchia di Cristina di Svezia e fu tra i primi Arcadi. Ebbe ingegno, conforme [...] 'opera buffa, la leggenda di Don Giovanni gl'ispirò il melodramma L'hempio punito (1669). Fu famoso soprattutto per il teatro di burattini da lui fondato, che constava di 124 figure e di 24 cambiamenti di scena. Per tali spettacoli scrisse Il noce di ...
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burattinata
s. f. [der. di burattino], spreg. – 1. Azione o comportamento da burattino, non degni di persone serie: noi Italiani ebbimo sempre una naturale antipatia per le b. (Nievo). 2. Rappresentazione scenica di scarsissimo valore: che...
burattino
s. m. [prob. da Burattino, uno dei nomi del secondo zanni nella commedia dell’arte; der. di buratto]. – 1. a. Fantoccio costituito da una testa, solitamente di legno, alla quale è congiunta una veste, completa in ogni particolare...