Personaggio del teatro dei burattini inglese, spesso rappresentato in lite con la moglie Judy. Il nome è abbreviazione di Punchinello, adattamento dell’it. Pulcinella. ...
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Burattino creato a Lione, a imitazione dei burattini italiani, da Laurent Mourguet negli ultimi anni del 18° secolo. G. è un canut, cioè un operaio di setificio; ha per moglie, Madelon e come inseparabile [...] amico Gnafron. La figura di G. divenne così popolare in tutta la Francia che il suo nome significa oggi burattino in genere. ...
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Tipo di spettacolo del teatro giapponese che comporta la presenza di fantocci manovrati dall’uomo (burattini o marionette). Tra le forme più celebri, il ningyo joruri (o più semplicemente joruri), che [...] sorse nel 17° sec. e raggiunse i massimi livelli artistici grazie alla collaborazione del drammaturgo Chikamatsu Monzaemon ...
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Attrice, nata a Firenze il 9 dicembre 1906. La sua prima rivelazione fu nel teatro "Baracca e burattini", diretto in Roma da Lucio d'Ambra (1932). Fu particolarmente notata nella parte di Elena nel Sogno [...] di una notte d'estate di Shakespeare, messo in scena da M. Reinhardt al Maggio Fiorentino del 1934. Nel 1934-35 fu con la compagnia Tòfano-Rissone-De Sica; ma si affermò definitivamente dal 1936 a fianco ...
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Uno dei nomi degli zanni della commedia dell’arte. Nella seconda metà del 19° sec., Fasulein è un burattino, protagonista del teatro bolognese dei burattini di F. e A. Cuccoli; ancora oggi personaggio [...] del teatro dei burattini emiliano, si caratterizza per la sua vivacità e le sue monellerie. ...
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Famiglia di burattinai italiani. Capostipite Luigi Rimini (Carpi 1775 - Modena 1839), israelita che, convertitosi, prese il cognome C.; perfezionò gli spettacoli di burattini in uso ai suoi tempi, e creò [...] il popolare tipo di Sandrone; ebbe a successori i figli Francesco e Paolo. La figlia Ermenegilda sposò il burattinaio Giulio Preti, continuando al suo fianco l'arte paterna ...
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CUCCOLI, Filippo
Roberta Ascarelli
Nato a Bologna il 2 dic. 1806 da Domenico e Rosa Ghedini, dopo aver frequentato le scuole dell'Archiginnasio, entrò all'età di quattordici anni nell'azienda tessile [...] l'11 luglio 1872.
Fonti e Bibl.: F. Mistrali, Gli dei se ne vanno, in Il Monitore di Bologna, 23 luglio 1872; C. Ricci, I burattini di Bologna, in La Tribuna, 8 sett. 1886; Id., Teatri di Bologna nei secoli XVII e XVIII, Bologna 1888, pp. 665-671; Id ...
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Una delle quattro forme del teatro giapponese classico, sviluppatasi nel 17° e nel 18° sec. (le altre sono il kabuki, il no e il kyogen). Utilizza le marionette ma, a differenza del nostro teatro dei burattini, [...] è caratterizzato da una notevole complessità ed è quindi rivolto a un pubblico adulto ...
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Burattinaio (Selo Medvedkovo 1901 - Mosca 1992); allievo di una scuola di pittura, compì le sue prime esperienze teatrali nell'ambito del Teatro d'arte di Nemirovič-Dančenko, alla Muzykal´naja Studija. [...] , anche in fortunate tournée all'estero (in Italia nel 1961), una gamma vastissima di figure e tipi umani avvalendosi di burattini, di fantocci, di trucchi di ogni genere. Fu proclamato artista nazionale dell'URSS nel 1953. Ha scritto, fra l'altro ...
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burattinata
s. f. [der. di burattino], spreg. – 1. Azione o comportamento da burattino, non degni di persone serie: noi Italiani ebbimo sempre una naturale antipatia per le b. (Nievo). 2. Rappresentazione scenica di scarsissimo valore: che...
burattino
s. m. [prob. da Burattino, uno dei nomi del secondo zanni nella commedia dell’arte; der. di buratto]. – 1. a. Fantoccio costituito da una testa, solitamente di legno, alla quale è congiunta una veste, completa in ogni particolare...