TABARIN
Mario Ferrigni
Attore e autore di farse francesi, dette "farces tabariniques", delle quali certe facezie salaci e incongrue sono dette "tabarinades", come per analogia si dice in italiano arlecchinate. [...] rimasto alla figura scenica divenuta poi una maschera del classico tipo degli zanni, sopravvissuta, si dice, sul teatro dei burattini bolognesi fino al sec. XIX. Le composizioni sceniche sono scritte in un linguaggio misto di italiano e francese, con ...
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BERTOLUCCI, Attilio
Gabriella Palli Baroni
Nacque il 18 novembre 1911 a San Prospero, frazione di Parma, ultimogenito di Bernardo e di Maria Rossetti, dopo Giovanni e Giulia (morti appena nati), Elsa [...] vantava il Grand Hôtel des Thermes dalle decorazioni liberty, divenne un luogo di scoperte e di divertimenti, come gli spettacoli di burattini, di cui conservò a lungo il ricordo.
Nel 1921 la famiglia si trasferì nel podere di Baccanelli, da dove il ...
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BONVICINI, Franco
Andrea Angiolino
(Bonvi)
Nacque il 31 marzo 1941 a Modena, unico figlio di Mario Emilio, ingegnere presso la Motorizzazione civile di Modena, e Maria Luisa Prampolini, detta Mimma, [...] chiuse la strip, per evitare che la produzione quotidiana la usurasse trasformandola in «una barzelletta da Settimana Enigmistica» (Burattini, 2018, p. 301). La striscia 1370, poi rinumerata 0000, fu quindi un addio ai lettori: «Tutto kuello che ...
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Ulmer, George Edgar
Alessandro Cappabianca
Regista e scenografo austriaco, nato a Olmütz (od. Olomouc, Rep. Ceca) il 17 settembre 1904 e morto a Woodland Hills (California) il 30 settembre 1972. Regista [...] minoranze'.
Nel 1944 realizzò un altro noir, Bluebeard (La follia di Barbablù). Protagonista è un pittore fabbricante di burattini che strangola le sue modelle dopo averle ritratte, per un'oscura vendetta misogina. La pulsione scopica coincide qui ...
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RUGANTINO (o Rogantino)
Giuseppe Ceccarelli
Secondo il Belli "maschera del teatro di fantoccini, la quale presenta un linguacciuto attaccabrighe che finisce poi sempre per toccarne da tutti e numerare [...] Italia moderna, 1908; id., Il teatro popolare romanesco dal 1800 al 1849, ibid., 1908; Ferrigni (Yorick), Storia dei burattini, Firenze 1884; A. Jandolo, Teatro romanesco, Roma 1925; E. Maes, Curiosità romane, Roma 1885; E. Mezzabotta, Il congresso ...
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Narrare con la voce
Bruno Tognolini
La voce che parla nel buio all'inizio del tempo
C'è una voce che parla da molto lontano. La notte è nera, la brace è poca, là fuori ci sono orrori che non dormono. [...] per farsi guardare, sì: fa teatro d'animazione o di figura. In tutte le civiltà i narratori si sono serviti di figure: burattini a guanto e a bastone, mossi da sotto; marionette con aste e fili, mosse da sopra; bambole e manichini; testoni e pupazzi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dal pessimismo di Schopenhauer e dei maggiori esponenti della sua scuola – Eduard von [...] la realtà, e quindi di tutti gli individui, ne discende che gli individui siano da considerare alla stregua di tragicomici burattini nelle mani della volontà, vittime inconsapevoli del suo gioco perverso. Inoltre, poiché la volontà è intesa come un ...
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ALIANELLO, Carlo
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 20 marzo 1901, da Antonio, ufficiale di artiglieria, e da Luisa Salvia.
Ambedue i genitori erano di origine lucana, ma, mentre la famiglia paterna [...] rappresentare una sua commedia (di cui non conosciamo il titolo) al teatro degli Indipendenti di A. G. Bragaglia, recitata dai burattini di Mastrocinque; e nel 1928, a Roma, uscì il primo saggio: Il teatro di Maurizio Maeterlinck. Nel contempo, per ...
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MARMI, Diacinto (Giacinto) Maria
Laura Traversi
Nacque probabilmente a Firenze, intorno al 1625. La sua origine toscana, fiorentina in particolare, è suggerita dall’ampia documentazione relativa alla [...] strutture residenziali e di spettacolo. Lavorò infatti anche per i teatri di corte: risalgono al 1662 i disegni per il teatro dei Burattini e il teatro delle Dame di palazzo Pitti (ibid., pp. 80 s.).
Oltre alla Norma il M. ha lasciato un ingente ...
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Giotto
Manuela Gianandrea
L'artista che "ridusse al moderno" la pittura
Giotto è considerato l'artista che ha rinnovato la pittura italiana, così come Dante, suo contemporaneo, è ritenuto il 'padre' [...] li circonda.
Proprio nelle figure Giotto presenta una delle sue novità più importanti: i personaggi non sono più i 'burattini' immateriali e le figure piatte della tradizione precedente, ma persone concrete, reali, come si vede dalle pieghe morbide e ...
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burattinata
s. f. [der. di burattino], spreg. – 1. Azione o comportamento da burattino, non degni di persone serie: noi Italiani ebbimo sempre una naturale antipatia per le b. (Nievo). 2. Rappresentazione scenica di scarsissimo valore: che...
burattino
s. m. [prob. da Burattino, uno dei nomi del secondo zanni nella commedia dell’arte; der. di buratto]. – 1. a. Fantoccio costituito da una testa, solitamente di legno, alla quale è congiunta una veste, completa in ogni particolare...