Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] e non è certo se questo sia un mezzo di far buoni libri». Tuttavia, spiega come si sia sforzato d'arrivare a al destino, del 1906. Dopo di allora seguì solo la novella, con miglior fortuna.
Anche Alfredo Panzini esordì come scrittore piuttosto tardi ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] alcuna di nuovo»? Risponde l'interrogato: «eccettuata la seconda parte delle Novelle amorose io non so altro». Al che Pallavicino obietta che, non mancando il sodalizio di «buoni ingiegni, farebbe meglio di applicarsi a qualche composizione soda e di ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] permesso l'intesa e l'unione dei suoi genitori) e l'«essere buono», giacché solo per mezzo del «volgare» gli è stato possibile apprendere il gli Studi conventuali dei Domenicani di Santa Maria Novella, dei Francescani di Santa Croce e degli ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] quasi a crearsi una dissonanza di forma e di contenuto fra le novelle e la cornice intera, la quale non contempla l'irruzione così alle volte sì prolisse che, se non si ha più che buona lena, convienci due o tre fiate riposare, pria che finita sia ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] uno bel parlare, od alcuna cosa da mettere in conto fra i buoni» (qui a p. 797). E nel Novellino il lampeggiare di un appunto, e soltanto, nei brani narrativi. Si confronti qualche brano della novella De integro amico (qui alle pp. 258-9). Quando i ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] versi «Tutte le cose di che 'l mondo è adorno / uscir buone di man del Mastro eterno». Ma l'esempio stesso, per le modalità ammette contaminazioni varie: con l'egloga pastorale, con la novella filosofica e galante, con il romanzo, ecc.
L'impressione ...
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Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] ];
173. Gausbert de Poicibot: 11 = [12];
177. Gormonda: 1 = [29];
205. Guillem Augier Novella: 4a = [21]; 7 = [15];
217. Guillem Figueira: 1 = [42]; 1b = [8]; errori e "disonora, abbassa e abbandona" ogni buona impresa (vv. 14-16); il conte di Tolosa ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] i vocaboli asseriva che così li univa il Tasso: «buona parte delle parole paiono appiastricciate insieme, e duo o tre uniscono quello della luce: infine l'alba personificata in forma novella pur nel ricordo dell'antico mito della Dea che apriva il ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] , l'arietta o l'odicina settecentesca vi trovano larga diffusione e buon terreno per dare frutto: dal Sestini, al Carrer, al Prati la chanson de geste, ma tiene forse più della novella regionale tramandata oralmente: quasi una fiaba di Capuana. Già ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] medievale, legato indissolubilmente alla vita di corte, ma l'uomo piacevole di «sottile ingegno e buono naturale» che sempre «accomodava la novella col ragionamento», legato quindi a una società conversevole e varia. Si dirà che prima di incarnarsi ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novellare
v. intr. [der. di novella] (io novèllo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Raccontare novelle (o una novella): trascorrere la sera novellando accanto al fuoco; se la morte è una pestilenza, vogliamo scordarcene, novellando? (Bufalino);...