ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] che una brillante riduzione scenica della famosa novella boccaccesca di Andreuccio da Perugia. Nella 11; G. Lumbroso, I maestri di zecca di P.A., in Memorie italiane del buon tempo antico, Torino 1889, pp. 129-142; L. Morandi, Pasquino e pasquinate, ...
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Paolo Procaccioli
Nacque ad Arezzo nel 1492, da Luca, calzolaio, e morì a Venezia nel 1556. Lasciata la patria per Perugia, esordì come poeta con l’Opera nova (1512), firmandosi come «fecundissimo giovene Pietro Pictore Arretino»: una raccolta prossima alla convenzione della poesia cortigiana alla ... ...
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Letterato (Arezzo 1492 - Venezia 1556). Commentatore mordace di uomini ed eventi, nonostante i nemici che inevitabilmente si fece riuscì a mantenere salda la sua posizione. Fu autore di rime, di commedie (tra cui La Cortigiana, 1525), di sei libri di Lettere (1537-57) e dei celebri dialoghi tra prostitute ... ...
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Appellativo usato in If XXX 31 per indicare Griffolino (v.); in Pg VI 13 per indicare Benincasa da Laterina (v.); l'indicazione si estende (l'altro [Aretino], v. 15) a Guccio de' Tarlati (v.). Inoltre, nella forma latina, come attributo di Guittone (v.), in VE I XIII 1, II VI 8. ...
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Nato ad Arezzo nel 1492, di umili ma non ignobili natali, lasciò adolescente la città nativa per Perugia, ove s'avviò, pare, alla pittura, mentre si dirozzava l'animo nell'amore della poesia, senza per altro abbeverarsi, com'era di moda, alle fonti dell'Umanesimo. Da Perugia o forse da Siena, verso ... ...
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GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] tutela, parla un nuovo linguaggio […]. Situazione novella, politica novella, uomini nuovi. I morti seppelliscano i loro 1914-1945, Milano 1948, ad ind.; G. Ansaldo, Il ministro della buona vita. G. e i suoi tempi, Milano 1949; V. Galizzi, G ...
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DELLA ROBBIA, Andrea
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 20 ott. 1435, quartogenito di Marco di Simone lanaiolo, e di una monna Antonia (1413-14 maggio 1444).
Da tempo i Della Robbia avevano rag [...] del duomo di Firenze che il D. sembra aver affidato in buona parte a collaboratori.
I due angeli per la cattedrale, finiti in una cappella del chiostrino dei morti di S. Maria Novella.
Intorno al 1510 per S. Giovanni dei Fiorentini a Viterbo ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] che non arrivo a comprendere, ma io mi prenderò una buona vendetta facendogli ingoiare mezzo Hegel dentro a questo libro o scarabocchio che solo nella filosofia ed in quanto filosofia sarebbero novellamente rinate. Per lui il taglio tra il vivo ed ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] , 6-9).
La struttura del poema, in cui si inseriscono numerose novelle, come la patetica vicenda di Iroldo e Tisbina (I, 12), l . e critica nel tempo, Milano 1954.
Critica. Una buona storia della critica boiardesca ha dato Giovanni Ponte nei Classici ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] e il popolo" diventava così il presupposto di una "cristianità novella", l'annunzio di un'epoca imminente in cui "Iddio sarà seguita da un altro testo destinato alla stessa sede, Del buono, uscito invece in forma autonoma a Bruxelles nel 1843; e ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] funeraria del sensale fiorentino Gaspare Del Lama in S. Maria Novella: i magi hanno infatti le sembianze di Cosimo e dei fu ordinata al F. dopo il 1482 forse grazie ai buoni uffici di Lorenzo il Magnifico. Un elemento compositivo nuovo è costituito ...
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CAMMELLI, Antonio, detto il Pistoia
Domenico De Robertis
Nacque a Pistoia, come ripetutamente attesta egli stesso (sonn. 196, v. 3; 233, vv. 12-14; 479, v. 1; Dialogo, p. 14), e come conferma il soprannome [...] da una consuetudine durata tutta la vita, è che, lasciata una buona volta la Toscana, e messosi "in via, Cercando la ventura, i nomi classici di Filostrato e Panfila i casi tragici della novella boccaccesca (Decam. IV, 1) di Guiscardo e Ghismonda ( ...
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LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] . tale maniera rientrava in una tradizione che, a buon diritto, poteva rivendicare come propria e che, inoltre, . Mannini, Firenze 2004; D. Melini, Le immagini della musica in S. Maria Novella in Firenze, in I Beni culturali, XII (2004), 2, pp. 17-26; ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro e Alessandro Verri
Carlo Capra
Può apparire arbitrario riunire in un unico saggio i profili dei due fratelli Verri che, soprattutto nell’età matura, si distinsero nettamente l’uno dall’altro [...] sua smania di frequentare il teatro, le «conversazioni» della buona società milanese e, soprattutto, la sua relazione con una quadretti (La festa da ballo, I tre seccatori, Badi, novella indiana) cui si contrappone la scelta di un vivere sociale ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novellare
v. intr. [der. di novella] (io novèllo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Raccontare novelle (o una novella): trascorrere la sera novellando accanto al fuoco; se la morte è una pestilenza, vogliamo scordarcene, novellando? (Bufalino);...