ALBERONI, Giulio
Romolo Quazza
Nacque il 21 maggio 1664 a Piacenza, primo di sei figli, da Giovanni Maria e da Laura Ferrari, di umile condizione. Morto il padre il 16 giugno 1676, divenne sacrestano [...] di Curia la speranza di ottenere da quelle popolazioni, un po' con le buone e un po' con una dimostrazione di forza, la dedizione alla Santa Sede. Il 26 sett. 1739 un breve papale ordinò all'A. di portarsi ai confini della Repubblica e di saggiare le ...
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FONSECA PIMENTEL, Eleonora de
Cinzia Cassani
Nacque a Roma il 13 genn. 1752 da Clemente e Caterina Lopez de Leon. Era dunque giovanissima quando, nel luglio del 1760, al tempo della massima tensione [...] a Roma, al fine di evitare qualsiasi atto di ritorsione, ordinava a tutti i sudditi della Corona di lasciare entro tre il suggerimento del console portoghese de Sá Pereira, dei quale era buon amico, a indurre, nel 1760, il trasferimento di tutta la ...
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CARLO EMANUELE II, duca di Savoia
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 20 giugno 1634, secondogenito di Vittorio Amedeo I e di Cristina di Borbone, sorella di Luigi XIII. Successo al padre (dopo la [...] Catalano Alfieri, di truppe fresche al comando di Gabriele di Savoia) non prometteva nulla di buono.
Bloccati nella discesa su Savona da un ordine del duca dopo la notizia del fallimento della congiura del Della Torre, ma costretti a peregrinare ...
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CARAFA, Tiberio
Carla Russo
Nacque a Chiusano il 27 genn. 1669 da Fabrizio principe di Chiusano e da Beatrice della Leonessa dei duchi di Ceppaloni. Dopo aver ricevuto una prima educazione da maestri [...] atti di violenza. La decisione dei deputati del Buon Governo, che tennero il controllo della città nei giorni richiesta si limitava alla riconferma del beneficio già ottenuto e a un ordine di esecuzione di esso. Ancora nel 1730, in una sua lettera ...
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CALAMANDREI, Piero
Stefano Rodotà
Nacque a Firenze il 21 apr. 1889 da Rodolfo e Laudomia Pimpinelli. La sua educazione si svolse quieta e severa, in un ambiente in cui le idealità mazziniane del padre, [...] di altri contemporanei. Senza voler qui discutere che cosa sia buona o cattiva "teoria", il vero problema è quello del civilisti, penalisti denunciarono la progressiva perversione di quell'ordinamento, con toni tanto più vivaci quanto più cresceva ...
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PIANCIANI, Luigi
Maurizio Ridolfi
PIANCIANI, Luigi. – Nacque a Roma il 9 agosto 1810, primogenito di Vincenzo e di Amalia Ruspoli, figlia del principe Ruspoli di Cerveteri.
Discendente da una famiglia [...] ancor più deflagrante da Francesco Crispi: «Il più comune buon senso insegna che in fatto di unità nazionale non può sede del governo, Firenze 1864; Progetto di legge sull’ordinamento dei comuni e delle provincie e discorso pronunciato alla Camera ...
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FANTI, Manfredo
Vincenzo Caciulli
Nato a Carpi (od. provincia di Modena) il 23 febbr. 1806 da Antonio e Silea Carbolani, nel 1825 fu ammesso alla Scuola dei cadetti pionieri di Modena, e conseguì nel [...] incaricato di riordinare le truppe volontarie lombarde. Il buon lavoro svolto gli valse il passaggio con lo stesso città il 28 e apprese sia della sconfitta di Novara sia l'ordine di condurre le sue truppe tra Voghera e Tortona. Dava quindi inizio ...
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BONGI, Salvatore
Mario Barsali
Nato a Lucca il 15 genn. 1825 da Francesco e da Adelaide Totti, nel 1845 terminava il corso di giurisprudenza nel locale liceo universitario dopo studi condotti controvoglia, [...] come segretario della locale Pia Casa di beneficenza, si rivelò buono storico col saggio (un'ampia recensione critico-integrativa) Della nessun Archivio di Stato - toscano o italiano - l'ordinamento delle carte e delle serie si è fuso in modo ...
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BERENINI, Agostino
Stefano Rodotà
Nato a Parma il 22 Ott. 1858, si laureò in giurisprudenza in quella università e nel 1883 conseguì la libera docenza in diritto penale. Seguace della scuola classica [...] di diritto criminale (Parma 1886), che conteneva monografie sul duello, sull'adulterio, sui reati contro il buon costume, sull'ordinamento della famiglia. A questo primo libro seguirono numerose altre pubblicazioni, in cui l'originario positivismo ...
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CASANA, Severino
Giorgio Rochat
Nacque il 23 ott. 1842 a Torino, secondogenito del barone Giuseppe Alessandro e di Teresa Cobianchi. Si laureò in ingegneria industriale e lavorò dal 1864 al 1869 alla [...] e dell'organizzazione dell'esercito, che desse garanzie di un buon impiego delle somme concesse (erano i tempi dello scandalo delle del paese e poi nel senso di esaminare l'ordinamento militare italiano in relazione alle esigenze della difesa, ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; che ha per norma e per fine il bene:...