Cellule nervose della retina dei Vertebrati prive di neurite. Tipi simili si trovano anche nella catena ganglionare di Invertebrati e nei granuli del bulboolfattivo dei Vertebrati. Sono elementi associativi. ...
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Emisferi cerebrali
Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
di Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
EMISFERI CEREBRALI
Dominanza cerebrale
di Henry Hecaen
sommario: 1. Introduzione. 2. Emisfero sinistro. a) Dominanza [...] I. I. Glezer (v., 1968). La commissura anteriore è fondamentalmente la commissura della paleocorteccia e dei bulbiolfattivi, ma contiene anche fibre di origine neocorticale; di fatto, le scarse connessioni interemisferiche neocorticali nelle specie ...
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Recettori
RRagnar Granit
di Ragnar Granit
SOMMARIO: 1. Concetti generali: a) cenni storici; b) tipi di recettori; c) definizioni elementari; d) potenziale generatore; e) adattamento; f) altri modi di [...] non si può dire particolarmente accessibile; infatti, circa 20.000 recettori convergono verso una cellula nel bulboolfattivo e quindi devono essere piccolissimi per trovare posto nell'epitelio nasale. Per chiarezza è dunque necessario cominciare ...
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Orientamento degli animali
LLeo Pardi
di Leo Pardi
Orientamento degli animali
sommario: 1 Che cosa è l'orientamento. 2. Un cenno sulla storia del problema. 3. Strategie per trovare una meta. a) Ricerca [...] , nonché sostanze chimiche in diluizioni estreme. L'acqua del fiume originario determina risposte elettriche, a livello del bulboolfattivo, molto più intense rispetto a quelle provocate da acque di varia origine.
Si suppone fondatamente che questa ...
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Le cure parentali
Fritz Trillmich
(Lehrstuhl für Verhaltensforschung Universität Bielefeld Bielefeld, Germania)
Rudolf Diesel
(Lehrstuhl für Verhaltensforschung Universität Bielefeld Bielefeld, Germania)
Le [...] che si susseguono nel corso del parto producono modificazioni neurofisiologiche nel bulboolfattivo della madre, che le permettono di riconoscere con precisione le caratteristiche olfattive di ciascuno dei suoi piccoli. In tal modo viene stabilito ...
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Ontogenesi dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
(Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema, Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia)
Per un neonato di mammifero la capacità di apprendere, [...] . Un'analisi più dettagliata ha inoltre dimostrato che le relazioni sinaptiche tra i diversi tipi di neuroni del bulboolfattivo si modificano, cosicché la presentazione successiva dell'odore al quale l'animale è stato condizionato evoca un segnale ...
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Struttura degli odori e sistemi olfattivi
John J. Hopfield
(California Institute of Technology Pasadena, California, USA)
L'olfatto e il gusto sono i due sensi chimici. Sebbene la differenza sia piuttosto [...] è resa ancora più complicata dal fatto che vi è un elevato numero di assoni che portano segnali al bulboolfattivo da altre parti del cervello, corteccia prepiriforme inclusa. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, dobbiamo notare che i primi ...
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Olfatto
Aldo Fasolo
L’importanza di percepire gli odori
Nel naso è posto un organo di senso di cui non si parla spesso: l’olfatto, sinonimo di odorato. Le sue cellule nervose segnalano al cervello la [...] osso della base del cranio per raggiungere e comunicare con una zona specializzata del cervello, chiamata bulboolfattivo. I neuroni dell’olfatto hanno una vita relativamente breve e si rigenerano molto facilmente.
Il segnale odoroso e la scoperta ...
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Nervoso, sistema
Maurizia Alippi Cappelletti
Vincenzo Bonavita
Alfonso Di Costanzo
Simone Sampaolo
Vanessa Ceschin
Vittorio Erspamer
Il sistema nervoso è un insieme di strutture tra loro coordinate, [...] collegato non soltanto con i centri visivi ma anche con gli olfattivi del telencefalo e i gustativi del diencefalo e con centri eccezione dei Mammiferi. I bulbi sono molto sviluppati nei Ciclostomi e nei Selaci, che dall'olfatto e dal gusto ricavano ...
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In anatomia comparata, la parte essenzialmente olfattoria del telencefalo dei Vertebrati. È rappresentato da due diverticoli della parte anteriore e ventrale degli emisferi, i lobi olfattori. Ciascun lobo [...] olfattorio si prolunga nel tratto olfattorio e termina in un rigonfiamento (bulbo olfattorio).
Nell’Uomo, in cui è poco sviluppato, comprende l’ippocampo, il lobo olfattivo, le formazioni settali, principalmente il setto pellucido e la sostanza ...
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glomerulo
glomèrulo s. m. [der. del lat. glomus -mĕris «gomitolo», con suffisso dim.; propr., «piccolo gomitolo, agglomerato di corpuscoli»]. – 1. In botanica, gruppo di fiori che nell’insieme formano una palla: è quasi sempre un’infiorescenza...