VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi [...] mole e modo di lavorare ricorda la macchina Owens. Le parti in tubo e bacchetta che si trovano nell'interno dei bulbi sono prodotte nel modo già descritto mediante la macchina Danner o Philips. Queste lavorazioni si fanno ora anche in Italia.
Lastre ...
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Famiglia di pappagalli delle regioni australiana e malese, di grandezza eguale e talvolta superiore a quella dei piccioni di media e grossa mole; deve il nome al grido che, in talune specie, può essere [...] rosee. Un paio di specie, con la mascella superiore lunga e mobile, atta a scavare il terreno per estrarne bulbi e tuberi, sono dette Cacatua nasuti e costituiscono il genere Licmetis Wagl. Il Calocephalus galeatum Lath., unico rappresentante del ...
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Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] perdita della capacità di tossire, spasmo riflesso dei muscoli laringei o paralisi dei muscoli adduttori della laringe); 2) bulbare, da lesione dei nuclei del respiro, con totale perdita della capacità di controllo del ritmo del respiro (irregolare ...
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Sintomo
Sandro Forconi
Il termine sintomo (dal greco σύμπτωμα, "avvenimento fortuito, accidente", derivato di συμπίπτω, "accadere, capitare") in senso figurato sta per indizio, segno di qualcosa che [...] rivolge lo sguardo verso l'alto; segno di Graefe, la palpebra superiore non si abbassa e non segue il movimento dei bulbi oculari quando il paziente guarda verso il basso; segno di Sainton, nistagmo nello sguardo laterale; segno di Kocher, retrazione ...
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TERMOELETTRICITÀ
Eligio PERUCCA
. È lo studio dei fenomeni di produzione di forza elettromotrice da differenza di temperatura, e dei fenomeni inversi. Più specificatamente comprende i seguenti fenomeni [...] differenziale H. Grazie alla simmetria, una corrente i nel reoforo AB sviluppa uguali quantità di calore per effetto Joule nei due bulbi R, S. Eppure al passaggio della corrente si osserva nel termoscopio un dislivello h il cui senso muta col senso ...
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feto, sviluppo del sistema nervoso nel
Nell’uomo, il sistema nervoso inzia il suo sviluppo intorno alla 3a settimana dal concepimento, quando l’ectoderma della placca neurale comincia a differenziarsi [...] sviluppata da permettere la flessione del collo e del tronco; alla 10a, stimoli localizzati possono provocare movimenti dei bulbi oculari, apertura delle labbra, parziale chiusura delle dita della mano e flessione delle dita dei piedi. La ...
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IRIS
Fabrizio CORTESI
Genere di piante Monocotiledoni della famiglia Iridacee (Tournefort, ex-Linneo, 1735). Comprende erbe perenni bulbose o rizomatose a foglie ensiformi o lineari (guainodî) equitanti [...] dei fiori, tanto per farne bordure e aiuole, quanto per i loro fiori recisi: alcune forniscono un rizoma iscritto nelle farmacopee e usato in profumeria (v. giaggiolo). Si moltiplicano facilmente per via vegetativa per mezzo dei loro bulbi o rizomi. ...
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Strabismo
Luciano Cerulli
Con il termine strabismo (dal greco στραβισμός, derivato di στραβός, "losco, strabico") si intende la perdita del normale parallelismo degli assi oculari. Questa condizione [...] quando a un muscolo che fa compiere un dato movimento al bulbo oculare arriva un impulso di una certa intensità, al suo in condizioni fisiologiche, il costante mantenimento in asse dei bulbi oculari. Nell'adulto, quando si realizza un deficit ...
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. Con questo nome s'indicano le malattie batteriche delle piante. Può dirsi che le batteriosi vadano di anno in anno aumentando, mentre un tempo si riteneva che fossero solo prerogativa degli animali, [...] B. amylobacter, e come per i tuberi di patata, potrebbe manifestarsi anche nei locali di conservazione. Il marciume poi dei bulbi di giacinto, non è da confondere con altro (marciume giallo) dovuto a Pseudomonas hyacinthi E. F. Smith.
B. solaniperdoa ...
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Istologo e patologo italiano (Corteno, Brescia, 1843 - Pavia 1926). Figlio di un medico, studiò medicina a Pavia ed ebbe tra i suoi maestri B. Paninza ed E. Dehl. Dopo la laurea (1865), entrò [...] osservazione al microscopio di parti di tessuto nervoso (corteccia cerebrale, cervelletto, piede d'ippocampo, corpo calloso, bulbi olfattorî, midollo spinale, fibre nervose, ecc.) colorate con la sua tecnica, alla quale apportò continui miglioramenti ...
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bulbare
agg. [der. di bulbo]. – Del bulbo, soprattutto come termine anatomico: sindrome b., sindrome neurologica determinata da lesione circoscritta del bulbo spinale o midollo allungato; uretra b., la porzione dilatata dell’uretra perineale...