pramana
pramāṇa
Termine sanscr. («mezzo conoscitivo» o «atto cognitivo») che indica uno strumento utile a ottenere conoscenza valida. Il termine è usato in associazione sintagmatica con altri derivati [...] un ruolo importante alla percezione (pratyakṣa, ➔), che per i Cārvāka (➔) è l’unica fonte di conoscenza accettabile. Le scuole buddiste e giainiste, il Nyāya, il Vaiśeṣika, il Sāṅkhya, lo Yoga, la Mīmāṃsā e il Vedānta accettano anche l’inferenza ...
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CASSIANO da Macerata (al secolo Beligatti Giovanni)
Marica Milanesi
Nacque a Macerata nel 1708, ed entrò nel 1725 nell'Ordine dei cappuccini, presso il convento della sua città. Nel 1738 venne inviato [...] la vita civile si identificava con quella religiosa. I convertiti, che avevano rifiutato di partecipare alle pubbliche preghiere buddiste, vennero condannati alla fustigazione, e la libertà di culto e proselitismo concessa nel 1741 venne abolita nel ...
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giainismo
Religione indiana riconducibile storicamente a Mahāvīra, detto Jina («vincitore», normalmente interpretato come «vincitore sulle passioni»), contemporaneo del Buddha e citato anche nel canone [...] sensibile è anche l’idea che essa sia sempre concettuale, contrariamente a quanto sostengono le scuole buddiste (➔ vikalpa). L’intuizione intellettuale (avadhi, generalmente tradotto con «chiaroveggenza») prescinde dalle limitazioni spazio-temporali ...
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Vasubandhu
Filosofo buddista indiano (4°-5° sec.). A V. la tradizione attribuisce tre classi di testi: l’Abhidharmakośa («Tesoro dell’Abhidarma», d’ora in poi AK) e il suo commento (testi filosofici [...] che si tratti di un’unica persona, convertitasi dal buddismo Abhidharma a quello Yogācāra. V. fu così probabilmente il filosofo buddista più influente della prima metà del primo millennio. L’AK riorganizzò dogmatica e scolastica e divenne un testo di ...
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AHICHCHATRA
M. Taddei
Antica capitale del Pāñchāla settentrionale, secondo il Mahābhārata, oggi rovine presso il villaggio di Ramnagar nel Rohilkhand, ora distretto di Bareli (Uttar Pradesh).
Vi furono [...] bhukti o provincia: la città era ancora fiorente e Hsüan-tsang, che la visitò in quegli anni, ci parla di dieci monasteri buddisti e di più di mille studenti seguaci del Hīnayāna; ma vi erano anche nove templi dei deva e numerosi erano i seguaci di ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] diverse: si avvicinò al malese e al birmano, e in brevi note rese conto delle redazioni di testi della letteratura buddista prodotte in tali ambienti linguistici. Inoltre, sulla scia del suo maestro Teza, che fu non solo valente classicista ma anche ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] del tragitto meridionale della via della seta.I motivi classici, attraversata l'A. centrale, si spinsero fino in Cina, dove la scultura buddista di epoca Wei (secc. 4°-6° d.C.) li assorbì, li adattò alle esigenze del suo gusto e li trasmise ancora a ...
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Il pluralismo religioso tra autonomie regionali e sperimentazioni localistiche
Enzo Pace
Giuseppe Giordan
Da una società a monopolio cattolico al pluralismo religioso
La società italiana, dal punto [...] migranti dallo Sri Lanka o dall’India, dalla Cina o dal Vietnam. Fu infatti nel 1985 che prese forma l’Unione buddista italiana (UBI) e, quasi dieci anni dopo, nel 1996, nacque l’Unione induista italiana (UII).
Il rapporto della società italiana con ...
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Nyaya
Nyāya
Termine sanscr. usato in varie accezioni, tra cui «pensiero metodico», «legge razionale», «argomento sistematico», e che indica il sistema filosofico fondato sul Nyāyasūtra («Gli aforismi [...] cui, per es., la cognizione di un’anfora sarà valida se è possibile portarvi dell’acqua, viene usato in epistemologia buddista come definizione della cognizione valida mentre è rifiutato dal N. in sede definitoria, in quanto consiste in un’inferenza ...
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Yogacara
Yogācāra
Corrente filosofica del buddismo Mahāyāna, anche detta Vijñānavāda («dottrina della [sola] coscienza»). Il termine significa «pratica dello yoga».
Storia
Il primo testo dello Y. è [...] credono tutti di vedere fiumi di pus o di subire punizioni terribili, poiché hanno il medesimo karma (le scuole buddiste dell’epoca concordavano infatti nel ritenere inferno, demoni e punizioni non luoghi fisici, bensì immagini mentali create dalla ...
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buddista
(o buddhista) s. m. e f. e agg. [dal nome di Budda] (pl. m. -i). – Seguace del buddismo; come agg.: popolazioni b.; religione b., il buddismo stesso.
buddistico
buddìstico (o buddhìstico) agg. (pl. m. -ci). – Relativo al buddismo: dottrina b.; studî b.; o che è proprio del buddismo, dei buddisti: un desiderio di b. annientamento delle sensazioni.