Termine dei testi canonici del buddhismo che, applicato al vivente, designa l’estinzione delle passioni; riferito al morto, la liberazione dalla rinascita e quindi l’annientamento. La felicità di questo [...] stato perfetto è puramente negativa e consiste nel cessare di ogni sensazione e quindi del dolore.
Principio del n. In psicanalisi, la tendenza ad abbassare, fino a ridurla a zero, la tensione provocata ...
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Chösen (o Tyosen) Nome giapponese della Corea e nome dell’antica religione coreana, rimasta viva in molte sue pratiche anche dopo l’accoglimento del confucianesimo e del buddhismo. Suoi aspetti fondamentali [...] erano il culto degli antenati, la nozione di una moltitudine di spiriti, l’animazione delle cose della natura e le pratiche sciamanistiche ...
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Tendai shū Setta buddhista giapponese fondata da Saichō (o, con altro nome, Dengyō Daishi) nel 9° sec. e derivata dalla scuola cinese fondata nel 6° sec. da Zhiyi sul Monte Tiantai, da cui trae il nome [...] (➔ Tiantai). Concepiva le varie forme storiche del buddhismo come tappe successive dell’educazione buddhista. Come altre sette dell’epoca, anche il T. promosse la vita monacale; ai suoi seguaci si consigliava di passare 12 anni in montagna, ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Estremo Oriente
Maria Carlotta Romano
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Cina
In tutto l'Estremo Oriente la generalizzata adozione di materiali deperibili [...] poi ne determinò lo sviluppo indipendente e allo stesso tempo parallelo a quello del taoismo e del confucianesimo. La crescita del buddhismo come religione e chiesa autonoma, tra il V ed il VI sec. d.C., segna l'avvento di nuovi culti e cerimonie ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] la prima volta strutturava lo spazio sacro con segni volutamente visibili e duraturi. Lo spazio sacro edificato è, per il buddhismo, l'area che ha al centro lo stūpa, l'accesso alla quale è un atto cosciente e deliberato, solitamente sottolineato ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] le mutò in altrettanti occhi. Non staremo qui ad approfondire il simbolismo, basti però sapere che le divinità arcaiche del buddhismo erano rappresentate con gli occhi sul dorso della mano e che la funzione simbolica dell'urna nella figura di Buddha ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] vari staterelli, il T. fu unificato ai primi del 7° sec. dal re Srong btsan sgam po. L’8° sec. vide la penetrazione del buddhismo indiano e una serie di guerre contro la Cina per il possesso del bacino del Tarim. Con l’inizio del 9° sec. la monarchia ...
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Religioni
Massimo Introvigne
Nuove religioni
Problemi di terminologia
Le problematiche relative alle nuove r. sono nate in ambiente cristiano occidentale e soltanto in seguito si sono estese anche a [...] orientale si ispira alle r. nate nel subcontinente indiano (induismo, buddhismo, ma anche jainismo, sikhismo, r. radhasoami); non mancano gruppi giapponesi che combinano buddhismo, shintoismo e religiosità popolare locale.
Si può distinguere fra i ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Estremo Oriente
Maria Carlotta Romano
Le aree e le tipologie sepolcrali
Cina
Nei siti riferibili alla cultura antico neolitica Cishan-Peiligang (6500-5000 a.C.) [...] le pratiche sincretiche di occultisti, medici e astrologi, e, dopo il II sec. d.C., arrivato dall'Asia Centrale, il buddhismo. In ogni caso, al centro di gran parte di tali posizioni filosofiche o religiose era la convinzione che l'individuo fosse ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] perché rifiuta l'autorità dei Veda e della tradizione dell'insegnamento vedico rappresentata dalla casta dei brahmani.
Il buddhismo nasce come contestazione del potere e del sapere sacri dei brahmani e, dunque, in prima approssimazione, esso si ...
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buddismo
(o buddhismo) s. m. [dal nome di Budda]. – Dottrina etica e filosofica che ha avuto origine dagli insegnamenti di Gautama Budda, e che, presentandosi come dottrina di salvazione, ha assunto forma di religione, ancora oggi diffusa...
scintoismo
(o shintoismo) s. m. [dal giapp. shin-tō, propr. «via (to) di dio (shin)»]. – Tradizione religiosa e rituale giapponese, considerata religione nazionale a differenza del buddhismo, che è invece religione importata, seppure largamente...