mon (o talaing)
mon
(o talaing) Popolazione del Myanmar meridionale, appartenente alla famiglia linguistica austro-asiatica, stanziata nella regione del Moulmein, attorno alla foce del fiume Salween, [...] della Lega per l’unità m. (1996). A partire dal 13° secolo i m. si convertirono dall’induismo e dal buddhismo mahayana al buddhismo theravada. La lingua m., o talaing, ha una scrittura propria; ne esistono documentazioni sin dal sec. 11° d.C. ed ...
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Popolazione della Siberia centro-orientale, occupante il territorio oggi chiamato Repubblica autonoma di Saha (➔), già Repubblica autonoma degli J. (o Iacuzia), e specialmente il medio e alto corso del [...] ’antica religione, in cui un ruolo centrale avevano le pratiche sciamanistiche, è stata in parte soppiantata da cristianesimo e buddhismo.
Dagli J. prende nome Jakutsk (255.784 ab. nel 2008), capitale della Repubblica autonoma di Saha, situata in una ...
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(o Tai) Popolazioni dell’Indocina, immigrate dalla Cina meridionale al principio dell’era volgare. I gruppi principali sono gli Shan del Myanmar, i Siamesi, i Lao della Thailandia e gli Ahom dell’Assam. [...] ’abitazione tradizionale di legno, di forma quadrangolare e sorretta da pali. Nel 12° sec. si diffuse fra i T. il buddhismo che soppiantò la religione precedente. Il gruppo più numeroso di T. è quello dei Siamesi, che ereditarono dagli Khmer (da essi ...
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Sciamanesimo
Roberte N. Hamayon
Introduzione
Lo sciamanesimo deve il suo nome a un tipo di operatore religioso, lo sciamano (termine derivato dal tunguso, una lingua siberiana), che sfugge a ogni definizione [...] Si osserva spesso una interpenetrazione tra un sostrato sciamanico e forme popolari di cristianesimo, di islamismo e di buddhismo, fondata sull'assimilazione degli spiriti delle anime dei morti ai santi. I culti dei santi favoriscono la sopravvivenza ...
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sincretismo Incontro fra culture diverse che genera mescolanze, interazioni e fusioni fra elementi culturali eterogenei. L’ambito in cui maggiormente è applicato tale concetto è quello religioso e la storia [...] Islam, dove si è imposto, conserva solo ai margini del suo sistema elementi di origine indigena.
Nel caso del buddhismo, concentrato più su una determinata maniera di vivere e su alcuni grandi temi filosofico-religiosi che non su questioni teologiche ...
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Cosmologia
Ioan M. Lewis
Introduzione
Con il termine 'cosmologia', derivato dal greco ϰόσμοϚ ('ordine', 'armonia', 'mondo'), si intende la conoscenza della struttura e dell'ordinamento dell'universo. [...] Cosmologia ed ecologia: uomo, animali e piante
La concezione dell'universo come un tutto vivente non si ritrova soltanto nel buddhismo e nell'induismo: essa è un tratto peculiare anche di molte cosmologie tribali in cui l'uomo ha un rapporto mistico ...
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uiguri
(o uighur) Tribù turche appartenenti alla confederazione dei ttele, note alle fonti cinesi dal tempo della dinastia Wei. Stanziate sulla Selenga (Mongolia), dal 7° sec. instaurarono un forte [...] fu la conversione del khagan Tengri Bogu e l’assunzione del manicheismo come religione di Stato nel 763, al posto del buddhismo; questo portò a Ordu Baliq un gran numero di sogdiani manichei che assunsero ruoli preminenti alla corte degli u.; la loro ...
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Tendenza di una dottrina (religiosa, politica ecc.) a proporsi come valida per tutti gli uomini. antropologia Nei loro studi sulle differenze culturali tra gli esseri umani, gli antropologi si sono posti [...] tantrismo e lo yoga si sono insediati al di fuori dell’India solo nella misura in cui sono stati assunti dal buddhismo, del quale hanno seguito la diffusione nell’Asia orientale; queste forme religiose, nelle quali non si riscontra una vera e propria ...
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Movimenti non-violenti
Anna Anfossi
La non-violenza: cenni storici
I movimenti non-violenti e lo stesso dibattito sul concetto di non-violenza sono fenomeni che hanno un rilievo sociopolitico nel mondo [...] tradizione del brahmanesimo più antico, e, nel VI-V secolo a.C., essi diventano uno degli elementi fondanti del buddhismo e del jainismo. Il termine sanscrito è ahimsā, espressione che, nella tradizione sia buddhista sia jainica, significa 'non far ...
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(indonesiano Jawa) Isola dell’Indonesia (129.307 km2 con 130.401.500 ab. nel 2007). Ha forma rettangolare molto allungata, con lunghezza massima, nel senso dei paralleli, di circa 1000 km e con larghezza [...] secoli dell’era volgare, e permeò gradatamente tutta la popolazione, introducendo tra l’altro la religione induista e il buddhismo, una raffinata architettura, l’impiego dell’elefante nei lavori, il cavallo, l’uso dei veicoli a ruota, la coltivazione ...
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buddismo
(o buddhismo) s. m. [dal nome di Budda]. – Dottrina etica e filosofica che ha avuto origine dagli insegnamenti di Gautama Budda, e che, presentandosi come dottrina di salvazione, ha assunto forma di religione, ancora oggi diffusa...
scintoismo
(o shintoismo) s. m. [dal giapp. shin-tō, propr. «via (to) di dio (shin)»]. – Tradizione religiosa e rituale giapponese, considerata religione nazionale a differenza del buddhismo, che è invece religione importata, seppure largamente...