Kalinga
Regione dell’India orientale (od. Orissa). La sua sanguinosa conquista indusse il re maurya Ashoka a convertirsi al buddhismo. Anticamente occupata dalla tribù dei pulinda, vide la formazione [...] di regni regionali sotto Kharavela, gli Shailodbhava (5° sec.), i Bhaumakara (8° sec.), i Somavamshi (10° sec.), i Ganga orientali (12°-15° sec.) e i Gajapati ...
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Chosen (o Tyosen)
Chosen
(o Tyosen) Nome giapponese della Corea, nonché dell’antica religione coreana sopravvissuta, in molte sue pratiche, anche dopo la diffusione del confucianesimo e del buddhismo. [...] Aspetti fondamentali di questa religione erano il culto degli antenati, la nozione di una moltitudine di spiriti, l’animazione delle cose della natura e le pratiche sciamaniche ...
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Città e oasi della Cina, nella regione autonoma del Xinjiang Uygur. Sede, all’epoca della dinastia Han, di un regno semindipendente, è storicamente importante perché fu via di introduzione del buddhismo [...] (ma anche della giada) in Cina. Fu visitata nel 1274 da Marco Polo, poi se ne persero per secoli le tracce. Nel 1902 fu localizzata da A. Stein, che vi condusse campagne di scavi riportando alla luce un ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] afferma la dinastia dei Seleucidi.
Impero Maurya (321-185 a.C.) in India; durante il regno di Aśoka (274-32) il buddhismo diviene religione ufficiale e si diffonde verso l’Indocina.
In Cina inizia sotto la dinastia Qin (221-206 a.C.) la costruzione ...
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Area sud-orientale dell’odierna prefettura di Nara (Giappone).
Storia
A partire dalla fine del 6° sec. fino a quasi tutto il secolo successivo fu centro politico e culturale del paese. Il momento della [...] sua massima fioritura coincise con l’introduzione del buddhismo, promosso dal potente clan dei Soga; tra il 588 e il 596 fu eretto l’imponente tempio di Asuka-dera (o Hoko-ji), esteso su un’area di circa 200 m di lato, cui seguì la costruzione di ...
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Città del Laos (55.300 ab. nel 2003), capoluogo della provincia omonima (16.875 km2 con 407.039 ab. nel 2005). È situata a 348 m s.l.m. poco a valle della confluenza del Mekong con il Nam Hou. Sede di [...] industrie tessili e del legno; attività commerciali, favorite dalla navigazione fluviale. Principale centro del buddhismo laotiano, vi sorgono 34 splendide pagode, meta di pellegrinaggi da ogni parte del paese.
Fondata verso il 1350 da genti ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] ’orzo o da altri cereali di minor prezzo; vengono poi i legumi, il pesce, le uova; la carne, sotto l’influenza del buddhismo e per deficienza dei pascoli, è poco diffusa. Lo shüyu, salsa nazionale preparata con la soia, entra quasi in ogni cibo. Le ...
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(cinese Tulufan) Cittadina della Cina (123.379 ab. nel 2000), nello Xinjiang Uygur, lungo il margine settentrionale dell’omonima depressione. È situata lungo la via che da Pechino porta a Ürümqi e nel [...] . Data la sua importanza lungo l’antica Via della seta, i dintorni sono ricchi di testimonianze artistiche legate alla diffusione del buddhismo e in particolare alla grande fioritura della pittura tra l’8° e il 9° sec.; negli affreschi conservati in ...
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Nome ufficiale della Thailandia fino al giugno 1939, poi dal 1945 al 1949.
I Siamesi, parte del gruppo occidentale dei Thai (➔) e originari dello Yunnan, sono un popolo stanziato nel bacino fluviale del [...] lingua ed elementi culturali, ma se ne distinguono per particolarità dell’abbigliamento e per il fervore religioso nei confronti del buddhismo, tanto che tutti gli uomini, all’età puberale, trascorrono un certo tempo in un monastero per una specie di ...
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Popolazioni mongoliche, sparse dai confini occidentali della Cina (Mongolia esterna, Turkestan cinese) fino alla regione di Astrahan′, a O del Mar Caspio, fra la riva destra del Volga e i due fiumi Manič. [...] tempo dalla presenza di sciamani, molto diffusi nell’area mongolica. Dal 13° sec. gran parte dei C. hanno aderito al buddhismo lamaistico.
I C. rimasti in Russia diedero vita, nel 1920, alla Repubblica autonoma dei C., ora repubblica autonoma della ...
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buddismo
(o buddhismo) s. m. [dal nome di Budda]. – Dottrina etica e filosofica che ha avuto origine dagli insegnamenti di Gautama Budda, e che, presentandosi come dottrina di salvazione, ha assunto forma di religione, ancora oggi diffusa...
scintoismo
(o shintoismo) s. m. [dal giapp. shin-tō, propr. «via (to) di dio (shin)»]. – Tradizione religiosa e rituale giapponese, considerata religione nazionale a differenza del buddhismo, che è invece religione importata, seppure largamente...