vajrayāna Termine (in sanscrito «veicolo adamantino» o «della folgore») generalmente usato come equivalente di buddhismo tantrico, in quanto questo costituirebbe un ‘terzo veicolo’ capace di proporre una [...] via diretta alla liberazione (➔ tantrismo). In Tibet, dove fu introdotto dal monaco indiano Padmasaṃbhava, è detto anche lamaismo. Introdotto dapprima in Cina da Vajrabodhi (719), venne poi importato in ...
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HĪNAYĀNA (sanscrito "Piccolo Veicolo")
Ferdinando BELLONI-FILIPPI
NA È il nome del metodo (v. buddhismo) di liberazione conforme ai precetti dei Thera (scr. Sthavira), gli Anziani contemporanei del Buddha. [...] Non par dubbio che questa denominazione suonasse inferiorità rispetto alla carriera del futuro Buddha, intrapresa dai seguaci del Mahāyāna (v.).
Bibl.: Hastings, Encyclopaedia of Religion and Ethics, VI ...
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Scrittura sacra del lamaismo, letteralmente «il Verbo tradotto». Contiene soprattutto le traduzioni delle scritture sacre del buddhismo indiano e forma il canone del lamaismo tibetano. ...
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Vinaya-piṭaka Uno dei tre «canestri» (piṭaka), ossia le grandi sezioni del Tripiṭaka (➔) o canone pāli del buddhismo. È il «canestro della disciplina» e tratta delle regole relative all’accettazione degli [...] aspiranti alla vita religiosa, ai doveri dei monaci nella comunità; delle norme sul vestiario e di quelle concernenti le varie necessità della vita quotidiana, dei procedimenti disciplinari ...
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Shomu
Imperatore del Giappone (n. 701-m. Nara 756). Regnò dal 724 al 749. Ardente sostenitore del buddhismo, fece costruire il Todaiji di Nara e ordinò l’edificazione di un tempio buddhista in ogni provincia. [...] Nel 743 esonerò alcune tenute agricole dal sistema di restituzione periodico allo Stato delle terre (➔ Taika, riforma), dando avvio alla nascita dello . Abdicò in favore dell’imperatrice Koken ...
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Ubasoku Religiosi dello shintoismo popolare, che nell’8° sec. accolsero senza alcuna precisazione dogmatica alcuni aspetti elementari del buddhismo, realizzando così le prime forme spontanee di sincretismo [...] shinto-buddhistico da cui sarebbero nate in seguito le scuole sincretistiche dottrinariamente e disciplinarmente organizzate (➔ Ryōbu-shintō) ...
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(o Khalkha) Società mongola delle steppe del Gobi. Sono allevatori seminomadi di cavalli, cammelli, ovini e bovini, convertiti al buddhismo dal 13° secolo. ...
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Sutta-piṭaka Uno dei ‘tre canestri’ (tripiṭaka), cioè delle ampie collezioni di testi che costituiscono la letteratura canonica del buddhismo tramandata in lingua pāli. È il ‘canestro’ delle trattazioni [...] dottrinali esposte sotto forma di prediche o di dialoghi per illustrare i diversi punti della religione (dharma) buddhistica. Una delle parti più antiche è il Sutta-nipāta («Raccolta di aforismi») ...
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Kalinga
Regione dell’India orientale (od. Orissa). La sua sanguinosa conquista indusse il re maurya Ashoka a convertirsi al buddhismo. Anticamente occupata dalla tribù dei pulinda, vide la formazione [...] di regni regionali sotto Kharavela, gli Shailodbhava (5° sec.), i Bhaumakara (8° sec.), i Somavamshi (10° sec.), i Ganga orientali (12°-15° sec.) e i Gajapati ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. La Cina e le zone limitrofe
Michio Yano
La Cina e le zone limitrofe
Agli inizi del I millennio d.C. il buddhismo cominciò a diffondersi al di fuori dell'India [...] nell'India settentrionale da una famiglia di brahmani; dopo la morte dei genitori si recò in Cina, dove si convertì al buddhismo tantrico all'età di quindici anni, assumendo il nome cinese Bukong Jingang. Ardente adepto del culto di Mañjuśrī, uno dei ...
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buddismo
(o buddhismo) s. m. [dal nome di Budda]. – Dottrina etica e filosofica che ha avuto origine dagli insegnamenti di Gautama Budda, e che, presentandosi come dottrina di salvazione, ha assunto forma di religione, ancora oggi diffusa...
scintoismo
(o shintoismo) s. m. [dal giapp. shin-tō, propr. «via (to) di dio (shin)»]. – Tradizione religiosa e rituale giapponese, considerata religione nazionale a differenza del buddhismo, che è invece religione importata, seppure largamente...