Orafo, incisore, medaglista e pittore (n. Norimberga fra il 1488 e il 1490 circa - m. 1532), figlio dell'incisore Hans K. il Vecchio (1455 circa - 1519); fu, accanto a Wenzel Jamnitzer, il più importante [...] orafo del sec. 16º. Eseguì alcuni bellissimi boccali (Norimberga, Vienna), il coperchio di una coppa nel Museo Nazionale di Budapest, un altro, dorato, nel tesoro della chiesa di S. Antonio a Padova e numerose medaglie. ...
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Pittore (n. Camerino sec. 15º), operoso tra il 1435 e il 1480. Sensibile all'arte di Domenico Veneziano e di Piero della Francesca, dimostrò, tuttavia, una sua spiccata individualità. Tra le sue opere: [...] la Madonna del Pergolato (1447, Gall. naz. di Perugia), il polittico di Belforte sul Chienti (1468) e la tavola (1473) nel Museo di belle arti di Budapest. ...
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SCHÖFFER, Nicolas
Giovanna Casadei
Pittore e scultore ungherese, nato a Kalocsa il 6 settembre 1912. Rappresentante tra i più significativi dell'arte cinetica, ha contribuito al superamento delle classificazioni [...] le sue ricerche incentrate sul movimento nelle sue correlazioni con lo spazio, la luce e il tempo.
Dopo aver studiato a Budapest, dal 1936 a Parigi, completa i suoi studi all'École des beaux-arts (1937-39): i suoi dipinti, ispirati al costruttivismo ...
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Pittore ungherese (Kaposvár 1861 - ivi 1927). Studiò all'accademia di Monaco (1884), poi a Parigi (dove visse dal 1884 al 1902) con M. Munkácsy. Amico di A. Maillol, P. Bonnard, É. Vuillard, fu membro [...] tornò in Ungheria. Autore di quadri di genere, paesaggi e ritratti, resi con tocco impressionista e ampia sintesi plastica (Budapest, Galleria d'arte moderna: Donna a letto, 1892, Autoritratto, 1927, ecc.), eseguì anche disegni per arazzi e vetrate ...
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Pittore e disegnatore (Francoforte sul Meno 1799 - Stoccarda 1859). Più dei suoi quadri (soggetti storici e religiosi, ritratti di famiglia) sono notevoli i suoi disegni, in cui rivivono i modi degli antichi [...] , a Shakespeare, ecc.). Suo figlio Ferdinand (Vienna 1847 - ivi 1916), architetto, costruì, con H. Helmer, numerosi teatri a Vienna, Budapest, Graz, Fiume e in altre città dell'Impero austro-ungarico in forme rinascimentali e barocche e, da ultimo ...
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Pittore (Milano 1467 - ivi 1516); scolaro di Leonardo da Vinci, che lo ricorda in appunti e lettere, conservò la sua indipendenza di fronte al maestro, adottando un robusto e sobrio plasticismo d'impronta [...] del Foppa. Notevoli soprattutto i suoi ritratti, ma il suo capolavoro è la Madonna Casio (1500) al Louvre; ricordiamo inoltre la grande ancona di Lodi (1508), oggi nella galleria di Budapest. ...
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Pittore (Pesaro 1540 circa - Roma 1611). A Roma fu nella bottega di Taddeo e Federico Zuccari, e collaborò con quest'ultimo nel Casino di Pio IV in Vaticano (1561-63). Tra le opere, dipinti in chiese di [...] Roma (S. Maria della Consolazione e S. Maria in Aracoeli, 1565; S. Maria dell'Orto, 1591-95) e delle Marche e una Madonna e santi a Budapest, Szépművészeti Múzeum. ...
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Pittore (n. fra il 1440 e 1450 - m. Passavia 1507). Svolse la sua attività principale a Salisburgo e Passavia. Sono opera sua le otto tavole di un polittico proveniente da Salisburgo conservato nella Österreichische [...] di Salisburgo, con scene di poche figure di chiusa e semplice monumentalità. Si ricordano inoltre: una Annunciazione (Budapest, museo); una Adorazione (Venezia, Museo Civico); affreschi nel municipio di Passavia (iniziati da Rupprecht Fuederer) e un ...
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Pittore (Venezia 1480 circa - ivi 1531); fu dapprima rigido seguace dello stile di Antonello da Messina, semplificandone la forma in geometrico schema, da lui conosciuto attraverso Alvise Vivarini più [...] il C. è tutto pervaso dalle manifestazioni ultime, luminose, del Giambellino, come nelle sue Sacre Conversazioni di Budapest, di Glasgow, di Berlino, di Modena. Ma nella sua arte si inseriscono anche elementi giorgioneschi e tizianeschi, sebbene ...
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Pittore (Naarden, Olanda settentr., 1600-03 circa - Haarlem 1670) attivo ad Haarlem, zio di J. van Ruisdael. Risentì di E. van de Velde e P. de Molijn. Vicino a J. van Goyen, dipinse soprattutto scene [...] ; nella maturità usò un colore più ricco e una maggiore monumentalità compositiva (Dopo la pioggia, 1631, Budapest, Szépművészeti Múzeum; Paesaggio fluviale, 1649, Amsterdam, Rijksmuseum). Dipinse per breve tempo anche nature morte. Fu paesaggista ...
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dieta2
dièta2 s. f. [dal lat. mediev. dieta, der. di dies «giorno»]. – 1. Nome dato dapprima alle assemblee di alcuni popoli germanici (Franchi, Longobardi), e in seguito alle assemblee del Sacro Romano Impero, del regno di Polonia, e di altri...