Scrittore ungherese (Temesvár 1435 - Buda 1504). Francescano, difese nelle sue prediche (Stellarium, Pomerium), la religiosità medievale e le tradizioni ascetiche contro lo spirito liberale del Rinascimento. ...
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Poeta ungherese (Dióskál 1754 - Buda 1830); nelle sue poesie classicheggianti (Költemények "Poesie", 1816, 1817, 1819) si è ispirato a Orazio. Scrisse anche una notevole opera storica (Magyar századok [...] "Secoli ungheresi", 1808) ...
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Architetto ungherese (Buda 1847 - ivi 1928). Il suo nome è legato allo stile neobarocco monumentale della maggior parte degli edifici pubblici di Budapest (la Curia, il Politecnico, il Palazzo reale). ...
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Scrittore croato (Valpovo 1750 - Buda 1825). Autore di opere erudite (In veterem Croatorum patriam indagatio philologica, 1790; Specimen philologiae et geographiae Pannoniorum, 1795) che esercitarono influenza [...] sul movimento risorgimentale croato, di una versione completa della Sacra Scrittura (postuma, 1831); è ricordato altresì per una raccolta di poesie in latino e in croato (Fructus autumnales, 1791), che, ...
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Storico (Buda 1854 - Herceghalom 1916), prof. al Theresianum di Vienna, direttore generale nel ministero austro-ungarico delle Finanze, infine (1915) governatore civile della Serbia. Scrisse sulla Bosnia [...] (A rómaiak Boszniában "I Romani in Bosnia", 1904), sulla famiglia dei Blagay, sui Frangipane, sugli inizî dell'organizzazione dei confini militari. Altri scritti: A kamara haszna ("Il 'lucrum camerae'", ...
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Figlio (n. 1433 - m. Buda 1457) del reggente Giovanni H.; seguì il padre nelle lotte contro i Turchi, e (1453) fu nominato bano di Croazia e Slavonia. Dimessosi da tutte le cariche (1455) in conseguenza [...] della nomina di Ulrico di Cilli a capitano del regno, si rifiutò di consegnare al sovrano Ladislao V Postumo le fortezze reali, la cui amministrazione spettava a Ulrico. Ucciso Ulrico dai partigiani di ...
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Figlio (Buda 1540 - Alba Iulia 1571) di Giovanni I Szapolyai e di Isabella di Polonia, alla morte del padre (1540) aveva pochi mesi e poiché, secondo il trattato di Varadino (1538), l'Ungheria doveva passare [...] a Ferdinando d'Austria, Isabella si pose sotto la protezione di Solimano il Magnifico. Così la Transilvania rimase a G. S. col titolo di voivoda ed egli fu poi sempre dipendente dalla Turchia o dall'Austria. ...
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Figlio (Buda 1817 - Mentone 1867) dell'arciduca Giuseppe palatino d'Ungheria, percorse i territorî dell'Impero, presentando ampie relazioni con critiche all'operato del Metternich; divenne poi (1843) governatore [...] della Boemia e nel 1847, alla morte del padre, fu eletto palatino d'Ungheria. Nel 1848 appoggiò alcune richieste dei seguaci di Kossuth; poi si ritrasse: onde, sgradito in Ungheria e accusato a Vienna ...
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Scrittore politico (Pest 1755 - Buda 1795); capo dei giacobini ungheresi. Dopo essere stato a servizio di Leopoldo II (1790-92), fu poi abbandonato dal successore Francesco II; per questo si adoperò attraverso [...] due società segrete per fomentare una rivolta, sia contro la dinastia sia contro la nobiltà, riecheggiando nel suo Az ember és a polgár kátéja ("Catechismo dell'uomo e del cittadino") le idee della Rivoluzione ...
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Figlio naturale (Buda 1473 - Krapina 1504) di Mattia I Corvino, re d'Ungheria; alla morte del padre (1490) tentò di salire al trono impadronendosi della corona di Santo Stefano, ma, battuto, si sottomise [...] lo stesso anno a Ladislao di Boemia, eletto re d'Ungheria, che lo creò più tardi bano di Croazia (1495). Da allora partecipò alle lotte contro l'oligarchia dominante e si distinse per notevoli successi ...
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biodo
biódo (o biòdo; anche biódolo o biòdolo) s. m. [prob. lat. *budŭla, dim. del lat. tardo buda «ulva»]. – Nome comune di varie piante palustri (sala o schiancia, giunco da stuoie, giunco fiorito, e spec. il coltellaccio), con foglie lunghe,...