Pseudonimo dello scrittore francese Franz Wiener (Bruxelles 1877 - Neuilly-sur-Seine 1937). Esordì con una raccolta di poesie: Les nuits de 15 ans (1898). Fu giornalista e cronista teatrale a Parigi ed [...] ebbe successo con numerose commedie spigliate ed eleganti, tra cui: Chérubin (1901), La bonne intention (1905), Le bonheur, Mesdames! (1905), scrisse successivamente un dramma L'épervier (1914). Con M. ...
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Pseudonimo del poeta francese Georges-Eugène Faillet (Bruxelles 1872 - Parigi 1933). Il problema religioso da cui fu animata la sua prima raccolta poetica, Ixion (1903), andò attenuandosi nelle opere successive, [...] in un'accesa ispirazione naturalistica: Jeunes fleurs (1906), Frère Tranquille (1922), Le sacre des innocents (1927). Scrisse anche in prosa: Aphorismes (1908); Essai sur Shakespeare (1923) ...
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Scrittrice belga di lingua francese (Gand 1901 - Bruxelles 1992). Lasciata la professione di avvocato, si dedicò alla letteratura come autrice di opere teatrali (Le burlador, 1945, sulla natura androgina [...] di Don Giovanni; Tous les chemins mènent au ciel, 1947, preceduta da una Note sur l'extase lucide; Le roi lépreux, 1950), romanzi (La confession anonyme, apparso anonimo nel 1960, che ispirò ad A. Delvaux ...
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WOUTERS, Liliane
Raymond Trousson
Poetessa belga, nata a Bruxelles nel 1930. La marche forcée (1954) è testimonianza vigorosa di una sensualità grezza e insieme di un misticismo ardente, in cui si esprime [...] belga contemporanea.
Bibl.: R. Frickx-J. Burniaux, La littérature belge d'expression française, Parigi 1973; A. Jans, Lettres vivantes 1945-1975, Bruxelles 1975; Littérature française de Belgique, publié par R. Frickx et J. Uuno, Sheerbrooke 1979. ...
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Scrittore belga di lingua francese (Ougrée, Liegi, 1866 - Bruxelles 1945). Dopo aver compiuto i proprî studî a Liegi, si recò a Parigi dove si di stinse come critico e come poeta minuzioso e prezioso. [...] Le sue raccolte di poesie, Chantefable un peu naïve (1891), Clartés (1901), La flamme immortelle (1925), riflettono un animo sensibile alle preziosità e alle armonie verbali. Scrisse anche acute pagine ...
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Scrittore belga (Maastricht 1806 - Saint-Josse-ten-Noode, Bruxelles, 1874), autore di scritti storici e di studî ritmici per dimostrare la necessità d'una riforma del verso destinato al canto. Di maggiore [...] interesse è la sua opera poetica, che in patria ebbe un riconoscimento solo postumo. In Primevères (1854) riunì tutta la sua produzione precedente; l'opera maggiore è il poema Les quatre incarnations du ...
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Scrittore belga di lingua francese (Ollignies, Hainaut, 1905 - Bruxelles 1987). Membro, con P. Nougé e R. Magritte, del gruppo dei surrealisti belgi, nelle sue raccolte poetiche unì alla pratica della [...] scrittura automatica la propensione all'aforisma, al plagio, al collage e alla boutade (Les haches de la vie, 1937; Frappez au miroir, 1939; Textes automatiques, 1976). Un posto a sé occupano Mes inscriptions, ...
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Giurista e scrittore belga di lingua francese (n. Bruxelles 1939); studioso di diritto internazionale, si è occupato di problemi riguardanti la libertà di stampa, lo stato giuridico dei rifugiati politici, [...] la prescrizione dei crimini di guerra. Approdato alla letteratura con L'Inde ou l'Amérique (1969), romanzo in cui tentava di demistificare il concetto dell'innocenza dell'infanzia, dopo i racconti di Niveau ...
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Scrittore belga di lingua francese (Ghlin, Mons, 1869 - Bruxelles 1952). Entrato giovanissimo nella lotta politica, fu nel 1920 tra i fondatori del Partito comunista belga, dal quale fu espulso nel 1928 [...] con l'accusa di trockismo. Esordì come poeta sotto l'influenza di È. Verhaeren (L'enfant qui fut deçu, 1913), passando in seguito a poemi carichi di lirismo rivoluzionario (La guerre des hommes, 1920; ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...