Carmelitano; teologo e cronista dell'ordine (Lilla 1617 - Bruxelles 1677), così chiamato dal convento "Bonne Espérance" (presso Valenciennes), cui apparteneva. Prof. a Lovanio, superiore provinciale, è [...] specialmente noto per il suo Historicotheologicum Carmeli armamentarium (2 voll., 1669-77), in cui, contro i bollandisti, difende la tradizione che faceva risalire al profeta Elia la fondazione dell'ordine ...
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Giurista e uomo di stato belga (Herve 1796 - Bruxelles 1889), procuratore generale della Corte di cassazione (1836-71); ministro della Giustizia. Nominato ambasciatore a Roma, non ebbe il gradimento dalla [...] Santa Sede, il che suscitò una eco di proteste tale da persuadere il Vaticano ad accettare la nomina. Tra le opere: Le pouvoir judiciaire en Belgique (1852-57); Coutumes du pays, duché de Luxembourg et ...
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DU QUESNOY, François, detto il Fiammingo
Gerardo Casale
Nacque a Bruxelles all'inizio del 1597 dallo scultore Jerôme il Vecchio e da Elisabeth van Machen; fu battezzato nella parrocchia di S. Gudule [...] 'Arch. Spada, Firenze 1977, pp. 40, 85, 103, 230, 239, 307; L. Hadermann Misguich, in La sculpure au siècle de Rubens (catal.), Bruxelles 1977, pp. 70-84; p. Colman, ibid., p. 81; E. Dhanens, ibid., pp. 83 s.; R. Hoozel, ibid., p. 84; A. Sutherland ...
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Scrittore belga di lingua francese (Ougrée, Liegi, 1866 - Bruxelles 1945). Dopo aver compiuto i proprî studî a Liegi, si recò a Parigi dove si di stinse come critico e come poeta minuzioso e prezioso. [...] Le sue raccolte di poesie, Chantefable un peu naïve (1891), Clartés (1901), La flamme immortelle (1925), riflettono un animo sensibile alle preziosità e alle armonie verbali. Scrisse anche acute pagine ...
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Uomo politico e scrittore belga (Marcinelle, Hainaut, 1864 - Bruxelles 1936). Membro del Partito liberale progressista, poi di quello operaio (socialista), deputato socialista dal 1894, partecipò alle [...] lotte in favore del moto vallone e durante la prima guerra mondiale fu uno dei più attivi difensori delle sorti del suo paese. Dopo la pace, fu ministro delle Scienze e delle Arti (1919-21), delegato alla ...
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Scrittore belga (Maastricht 1806 - Saint-Josse-ten-Noode, Bruxelles, 1874), autore di scritti storici e di studî ritmici per dimostrare la necessità d'una riforma del verso destinato al canto. Di maggiore [...] interesse è la sua opera poetica, che in patria ebbe un riconoscimento solo postumo. In Primevères (1854) riunì tutta la sua produzione precedente; l'opera maggiore è il poema Les quatre incarnations du ...
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Matematico, pedagogista e uomo politico italiano (Catania 1916 - Bruxelles 1982), figlio di Giuseppe. Prof. di geometria analitica dal 1956 nell'univ. di Palermo, poi in quella di Roma, ove successivamente [...] passò alla cattedra di matematiche complementari. Tra le opere più propriamente tecniche: Geometria degli indivisibili (1959) e Istituzioni di algebra astratta (1965); più divulgative, La fondazione della ...
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Scrittore belga di lingua francese (Ollignies, Hainaut, 1905 - Bruxelles 1987). Membro, con P. Nougé e R. Magritte, del gruppo dei surrealisti belgi, nelle sue raccolte poetiche unì alla pratica della [...] scrittura automatica la propensione all'aforisma, al plagio, al collage e alla boutade (Les haches de la vie, 1937; Frappez au miroir, 1939; Textes automatiques, 1976). Un posto a sé occupano Mes inscriptions, ...
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Giurista e scrittore belga di lingua francese (n. Bruxelles 1939); studioso di diritto internazionale, si è occupato di problemi riguardanti la libertà di stampa, lo stato giuridico dei rifugiati politici, [...] la prescrizione dei crimini di guerra. Approdato alla letteratura con L'Inde ou l'Amérique (1969), romanzo in cui tentava di demistificare il concetto dell'innocenza dell'infanzia, dopo i racconti di Niveau ...
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Scrittore belga di lingua francese (Ghlin, Mons, 1869 - Bruxelles 1952). Entrato giovanissimo nella lotta politica, fu nel 1920 tra i fondatori del Partito comunista belga, dal quale fu espulso nel 1928 [...] con l'accusa di trockismo. Esordì come poeta sotto l'influenza di È. Verhaeren (L'enfant qui fut deçu, 1913), passando in seguito a poemi carichi di lirismo rivoluzionario (La guerre des hommes, 1920; ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...